martedì 5 gennaio 2010

Le molteplici vite di Maciel Degollado. Il Vaticano vorrebbe salvare la Congregazione dei Legionari di Cristo (Joëlle Stolz per "Le Monde")


La battaglia del Papa contro la pedofilia ecclesiastica: il "caso" Maciel Degollado e la "visitazione apostolica" ordinata dal Papa nei confronti dei Legionari di Cristo

Clicca qui per leggere la traduzione dell'articolo "Le molteplici vite di padre Maciel" e qui per la traduzione di "Il Vaticano vuole salvare la congregazione, potente strumento di evangelizzazione".
Entrambi gli articoli sono stati scritti da Joëlle Stolz per "Le Monde".
Alcune precisazioni.
Nei testi sono contenute affermazioni piuttosto gravi di cui l'autrice si assume la piena responsabilita', in particolare quando insinua che al cardinale Ratzinge fu impedito (da chi?) di usare la "mano pesante" su Maciel.
Si tratta di un'accusa non da poco anche se in qualche modo confermata dal fatto che solo nel 2006, ad un anno soltanto dall'elezione di Joseph Ratzinger, si presero provvedimenti decisivi nei confronti della persona sopracitata.
Ricordo inoltre (perche' l'articolo non lo precisa) che fu lo stesso Benedetto XVI (in persona!) a togliere, nel 2006, il voto speciale che impediva ai Legionari di criticare o accusare i propri superiori (si legga qui).
Detto questo, risulta per me incompresibile come sia stato possibile perpetrare per decenni simili atrocita' continuando a godere non solo dell'assoluta' impunita' ma anche degli "osanna" delle alte sfere ecclesiastiche
.
Raffaella

12 commenti:

SERAPHICUS ha detto...

Ti risulta incomprensibile? Da un punto di vista meramente razionale e ideale: sì, può risultare incomprensibile. Non lo è affatto se si pensa a ciò che negli ultimi 25/30 anni era considerato "importante" nella chiesa. E la cosa più importante era: l'apparenza, l'apparire, seguire un'onda, seguire l'idea della massa, delle masse, parlare di "opera dello Spirito Santo" senza dare giustificazione alcuna, parlare di "carismi", di "vocazioni" senza interrogarsi sul significato di questi, di "movimenti" animati da una "nuova pentecoste" (senza interrogarsi mai di chi sarebbe questo "spirito", dove porta, cosa distrugge, cosa copre, e - lo ripeto - come si giustifica) ecc. ecc. Connettiamo questa situazione che oserei chiamare "di fine impero", con le piccole e grandi corruzioni di tutti i giorni, delle anime e di altro, allora si apre uno sguardo diverso sulla realtà. Non faceva "piacere" vedere una "realtà in costante crescita"? Non era bello riempire aule e stadi? Non era un segno del cielo vedere un Papa circondato da tante punte di lance di una lungamente evocata "nuova evangelizzazione"? Non era e non è forse un dato di fatto che spesso i cosiddetto "fini" oscurarono lo sguardo sui mezzi, per arrivare talvolta addirittura al cinico "il fini giustificano i mezzi"?
Questo caso - anche per i suoi risvolti patologici - è senz'altro particolare, se non unico nelle storia recente. Ma contiene altrettanto elementi notevoli per intraprendere una riflessione più ampia che è più che necessaria.

Raffaella ha detto...

Molto, molto, interessante ed un utilissimo punto di partenza per una discussione piu' che ampia.
R.

sonny ha detto...

Buongiorno Raffaella. Chi è il più grande "protettore" dei Legionari? Non sarà la stessa persona che da quattro anni circa ostacola in qualche modo il lavoro del suo successore? Scusa per l'esternazione e per il gossip, che non sono fortunatamente prerogrativa di questo blog, ma credo che la suddetta persona continui imperterrito a lavorare dietro le quinte.

Anonimo ha detto...

Da chi fu impedito al card. Ratzinger di usare la mano pesante con Maciel? Chi lo protesse?
Raffa ti rimando a questo:
-Fine della storia per il fondatore dei Legionari di Cristo
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/58361
Al fondo del pezzo trovi tutta una serie di links che, possiamo dire, gettano luce sull'intera faccenda e si fa anche chiaramente il nome del "protettore". Dubito fortemente che qualcuno smentirà mai la Stolz.
Alessia

Anonimo ha detto...

Vi manca un passaggio! Voi state buttando le colpe del padre sui figli! Io che ho avuto modo di frequentare e che frequento ancora diversi legionari ed appartenenti laici al movimento ho incontrato persone realmente amanti di Cristo e che vivono per Cristo! Punto! Voler fare della dietrologia sempre e comunque ingenera caos e non permette a chi sta facendo con pazienza ed umiltà il suo lavoro rieca nell'intento. Il Papa non ha bisogno di continue voci sospettose su tizio e caio ha bisogno di essre matao e che gli si lasci fare il proprio lavoro. Lo ha fatto con l'Irlanda lo farà con i Legionari e con i gesuiti ( vero!!!!) e via dicendo.
Maciel, quando saltò fuori lo scandalo, era ormai mezzo morto e fu confinato in Messico! Il fatto che avesse dei figli è uscito dopo la sua morte.
Quello che dovremmo fare, non è cercare colpevoli o fare della dietrologia, ma aiiutare quei 2500 sacerdoti che sono stati traditi a mantenere salda la loro fede! A loro Cristo si è svelato! A loro ha affidato una missione fondamentale: testimoniare Cristo!
Se ci sono continue ordinazione ( 100 circa negli ultimi due anni) si ci sono circa 500 seminaristi,nonostante tutto quello che salta fuori, ci sarà un motivo o no? Questo motivo si chiama Cristo che raddrizza il legno storto che è l'uomo!
Matteo Dellanoce
PS la solidarietà non è solo dare un pezzo di fame a chi non ha da mangiare ma essere vicini ai fratelli che soffrono nell'anima per colpe non loro!

SERAPHICUS ha detto...

Piccole rettifiche: innanzitutto non parliamo di 2500 sacerdoti legionari, ma di ca. 850 (ci sarebbe da chiedersi perché sono solo 850, visto che tutti parlano sempre della "grande crescita"; ma forse fa più comodo sbandierare delle cifre che rifletterci sul loro contenuto). La megalomania sembra essere endemica (vedi: "masse" di prima)

E poi arriviamo al argomento "chiave" che spesso e volentieri viene sbandierato: "Se ci sono continue ordinazione ( 100 circa negli ultimi due anni) si ci sono circa 500 seminaristi,nonostante tutto quello che salta fuori, ci sarà un motivo o no? Questo motivo si chiama Cristo che raddrizza il legno storto che è l'uomo!"

Qui si tratta di una grave affermazione che riguarda direttamente il da me citato problema della "giustificazione". Il problema è se da una albero marcio possono crescere frutti buoni e quali sono i motivi per cui l'albero è marcio. Che ci saranno molti che sono stati ingannato è fuori dubbio. E' altrettanto fuori dubbio che - prima di "affidare" decine di migliaia di persone a un "movimento" come Regnum Christi - ci sarebbe voluto un maggiore controllo.

Ripeto: insistere in questo modo sdolcinato e in questo contesto criminoso e patologico sul "legno storto" che Cristo raddrizzerebbe, siginifica semplicemente voler chiudere gli occhi. La verità può fare male, e non c'è scritto da nessuna parte che tale dolore debba essere evitato o attenuato.

Come accennavo prima: si capisce da se che questo problema non riguarda soltanto questa realtà ecclesiastica. Riguarda l'intera galassia di movimenti e quant'altro. Riguarda tutte le realtà che si sono date alle apparenza, ai modernismi, agli entusiasmi senza interrogarsi adeguatamente sulla verità del loro agire.

Dunque: per favore, smettiamolo con questi appelli lacrimosi alla "solidarietà". Un vero gesto di solidarietà nei confronti di centinaia di migliaia di fedeli ingannati in vario modo sarebbe avere il coraggio di farla finita sia con un certo linguaggio sia con un certo sguardo immotivato e ingiustificabile su una realtà che sempre di più si rivela essere deplorevole, traditrice, apostatica di fronte alla vera fede della chiesa.

Anonimo ha detto...

E la solidarietà nei confronti delle vittime? Accuse e denunce circolavano da anni. Ricordo che gli addebiti a carico di p. Maciel e alla sua Congregazione sono gravissimi: abusi sessuali commessi da sacerdoti su minori di 18 anni, assoluzione di complici in peccati contro il sesto comandamento, incitamento a simili atti da parte dello stesso confessore. L'ultima accusa a Maciel, quella di aver seminato figli qua e là, pare quasi ridicola al confronto.
Mi fido del nostro Papa che saprà esaminare le radici, eliminare le foglie malate, potare dove serve, conservare il tessuto sano e, se Dio vorrà, magari con l'aiuto di un sant'uomo in grado di farsene carico, procedere ad avviare i Legionari di Cristo verso una radicale purificazione e successiva rinascita. Se Dio vorrà.
Alessia

Anonimo ha detto...

Caro Seraphicus vado per ordine.
1) esiste una Visita Apostolica che dovrà dare il suo verdetto e che sicuramente sarà per il bene di tutti (Legionari e Chiesa Cattolica);
2) indipendentemente dai pregiusdizi è innegabile che il movimento dei Legionari di Cristo abbia un notevole numero di vocazioni (dare un'occhiata ai seminari diocesani del Nord Italia per un confronto). Da notare anche che il Papa alla S.Messa della notte di Natale, con un gesto molto paterno, ha affidato agli studenti della Congregazione il servizio liturgico);
3) l'opera che la suddetta congregazione svolge a livello formativo è di rara conformità al Catechismo della Chiesa Cattolica e al Magistero di Santa Romana Chiesa (se vi sono eccezioni - io non ne conosco - sarebbe comunque come accade in tutti gli ordini e le congregazioni. O no?)
4) l'affermazione che tutti i movimenti che "si sono dati all'apparenza abbiano questo problema" mi pare un tantino qualunquistica e generica. A chi ti riferisci e in che senso?
5) è fuor di dubbio che vi debba essere solidarietà alle vittime, così come a coloro che hanno maturato seriamente la loro vocazione all'interno dei Legionari. Così come resta vero il fatto che Dio, perchè è Onnipotente, può scrivere "dritto anche sulle nostre righe storte"
6) per tutti: di dietrologia ci si può anche ammalare. Sopratutto perchè solitamente è pregiudiziale. Se amiamo la Chiesa è necessario sì fare chiarezza, ma anche evitare di contribuire a buttare fango nella melma del web dove mi pare non manchino i detrattori della Cattolica. Se vi sono complici all'interno della Curia Romana che hanno giocato sporco non sarebbe la prima volta, nè l'ultima.

La questione che brucia è sempre la solita: "predicare bene e razzolare male". Lancio una provocazione: chi predica male (teologie eretiche), ma magari è irreprensibile moralmente come lo dobbiamo valutare rispetto alla salute della Chiesa?
Cordialmente

gemma ha detto...

non mi addentro su questioni teologiche perchè non è il mio mestiere e non sono all'altezza, ma dal punto di vista dei fedeli quello degli scandali di pedofilia è un dente che duole molto. I media e certa parte anticlericale hanno naturalmente sfruttato a dovere la questione, ci sono presunti cattolici dissidenti (sempre regolarmente anonimi) che in libreria ci campano, con pubblicazioni sempre in bella vista, dai titoli ridondanti, stile sangue pontificio, o simili. E la gente attinge, e quando va bene si limita a dissacrare sul web, quando va peggio, va peggio, fino all'odio. Difficile restare indifferenti, partecipare alle innumerevoli discussioni livorose con chi attinge a certe fonti come fossero verità inappellabili. Il complotto diventa per definizione sempre vero, i racconti anonimi coraggiose denunce. Non è sete di giustizialismo a tutti i costi, ma se il fronte ufficiale non fa chiarezza con coraggio, quello vero, ne fanno le spese anche tutti quelli onesti che sono finiti nel fango loro malgrado, solo per comune appartenenza ad un ordine o ad una diocesi.

Anonimo ha detto...

La Chiesa ha pagato 500 milioni di dollari in cause per pedofialia e simili...cosa facciamo? Sopprimiamo la Chiesa.
Quel che lei dimentica, con tutto il rispetto, è che dal marcionasce la vita. Nella sofferenza c'è la speranza. l'idialliaco è lei!
Un seme marcisce! Da li nascono i frutti! Ma nella Chiesa è entrato il fumo di Satana dell'invidia per cui a prescindere dai meriti si cercano dei colpevoli! Una neo-inquisizione tautologica che non aiuta di certo i fedeli.
Vada all'UPRA e si faccia un percorso formativo e poi mi dica se lo trova in un qualsiasi seminario diocesano! io ne dubito! Con questo non giudico nessuno...cosa che mi sembra faccia Lei!
Matteo Dellanoce

Anonimo ha detto...

Anche il vescovo Lugo presidente del Paraguay è stato costretto a riconoscere i figli abbandonati e la rivista francese Golias lo ha incensato. Però il caso Maciel è troppo grosso e non credo che troverà nemmeno un avvocato d'ufficio. Eufemia

un passante ha detto...

Lugo non lo attaccherebbero mai i media che contanto. E' un progressista, uno della teologia della liberazione. Non vorrei sbagliarmi, ma mi pare che anche qualche madre dei suoi figli non è che fosse poi maggiorenne all'epoca della relazione col vescovo.