domenica 10 gennaio 2010

Mons. Negri: la protezione dei martiri massacrati in Egitto aiuti Vescovi e Sacerdoti ad uscire dal politicamente e dal mass-mediaticamente corretto


Su segnalazione della nostra Fabiola leggiamo questo straordinario messaggio di Mons. Negri in occasione del martirio dei sei cristiani copti assassinati in Egitto (a cui ieri si e' aggiunta una settima vittima, una donna). Si tratta di un omaggio ai defunti ma anche di uno sprone al clero.
R.

Messaggio di S.E. Luigi Negri per il martirio di sei cristiani copti assassinati in Egitto

08/01/2010

Il Vescovo di San Marino-Montefeltro Mons. Luigi Negri vive con tutta la profondità del suo cuore il terribile e straordinario evento del martirio dei sette cristiani copti e dei nove feriti, accaduto in questi giorni in Egitto. Ringraziamo questi martiri perché ci testimoniano con il loro sangue che la fede vale più della vita e che il cristianesimo è solo una sequela di Cristo che muore e risorge, trascinando in questa straordinaria avventura di novità tutti coloro che credono in Lui e lo riconoscono Signore della loro vita e della loro morte. E’ una tristezza infinita, la nostra, ma sostenuta dalla consapevolezza lieta che Cristo parla oggi agli uomini, in maniera persuasiva, proprio attraverso la testimonianza del martirio.
I cristiani della nostra comunità sappiano alimentare, come i cristiani della grande epoca dei martiri, devozione ed affetto verso ciascuno di questi martiri, cominciando a sentirli e a venerarli come singolari protettori del nostro cammino di fede e di missione.
Che la loro protezione aiuti Vescovi e Sacerdoti (in questo anno sacerdotale) ad uscire dal politicamente e dal mass-mediaticamente corretto, per ritrovare anche nelle parole la forza dell’annuncio di quel Cristo che è l’unica ragione di vita per ogni uomo.
Pennabilli, 8 Gennaio 2010

+Luigi Negri
Vescovo di San Marino-Montefeltro

3 commenti:

sam ha detto...

Ecco un buon Pastore.
Caritas in Veritate.

euge ha detto...

MAGARI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma essere protagonisti sui giarnaloni è una tentazione a cui tanti prelati e sacerdoti, non riescono proprio a rinunciare.

Anonimo ha detto...

Un buon pastore, come il Vescovo di San Marino, è come "una rondine isolata", che non prova necessariamente l'arrivo della primavera. Nella Chiesa Cattolica, purtroppo, molti volatili dalla corta vista, surclassano le poche rondini rimaste, che contano come il due di picche quando la briscola è quadri. Nel frattempo i cristiani continuano ad essere ammazzati come cani. Alla faccia del dialogo delle religioni.