sabato 20 febbraio 2010

In difesa di Mons. Fisichella (Messainlatino e Fides et Forma)

Clicca qui per leggere il commento di Messainlatino e qui per quello di Fides et Forma.

4 commenti:

Guilherme ha detto...

Cara Raffaella,
sono un sacerdote brasiliano, e accompagno ogni giorno i post del tuo blog. Lo faccio con molto piacere. Mi aiuti tanto a accompagnare le notizie del nostro Santo e Amato Papa Benedetto. Ma vorrei dirti una mia opinione su tutto questo affare di Mons. Fisichella:
Mons. Rino Fisichella mi sembra un uomo molto intelligente e fedele al Papa. Lo ho conosciuto pure personalmente quando sono vissuto a Roma e sempre ho avuto molta stima per lui.
In questo caso, però, della bambina brasiliana, sembra che lui sia molto sbagliato. Non si può mai - pure con la bellissima intenzione di diffendere il Santo Padre - andare contro la verità. Qui in Brasile si è parlato moltissimo del caso della bambina, come puoi immaginare. Credo che il vescovo di Recife non sia stato fortunato nel suo rapporto con i mezzi di comunicazione. Ma una cosa è cadere nelle trappole dei nemici del Papa e l'altra (che mi sembra, ha fatto mons. Fisichella) è dire una menzogna, andare contro Cristo, per difendere il Papa. Neanche il Papa vuole una cosa simile! Il Santo Padre vuole la verità! E come ha dimostrato tantissime volte, non ha paura di dire la verità. Un suo collaboratore, come Mons. Fisichella, dovrebbe camminare nella stessa maniera. Torno a dire: una cosa è cadere nelle trapole dei nemici del Papa e l'altra è utilizzare le sue stesse arme: le menzogne.
Nel suo articolo del 15 marzo 2009 dice infatti: "stiamo dalla tua parte. Condividiamo con te la sofferenza che hai provato, vorremmo fare di tutto per restituirti la dignità di cui sei stata privata e l'amore di cui avrai ancora più bisogno. Sono altri che meritano la scomunica e il nostro perdono, non quanti ti hanno permesso di vivere e ti aiuteranno a recuperare la speranza e la fiducia".
Nel caso di questa bambina, non c'era nessun rischio per la sua vita. Pure se ci fosse, sapiamo che non si può ammazzare una persona per salvare altra. I bambini del catechismo sanno che i fini non giustificano i mezzi. Il capo della Academia per Vita pure dovrebbe saperlo.
E addiritura, mons. Fisichella non si è comunicato con il suo fratello vescovo Mons. Sobrinho, prima di scrivere il suo articolo che ha girato il mondo.
In poche parole: è andato contro la verità, contro in can. 1398 del Codice di Diritto Canonico, contro la carità con un suo confratello nel episcopato. Credo che non sia così che si deve diffendere il Papa.
Grazie. Auguri per il tuo bellissimo lavoro. Che Dio ti benedica.

Raffaella ha detto...

Grazie per il commento, padre :-)
Raffaella

Anonimo ha detto...

Non metto in discussione la buona fede del prelato brasiliano. Ma, oggettivamente, è difficile, dal punto di vista medico, ritenere che una gravidanza di una bambina di 11 anni non sia a rischio della propria vita. Se, vogliamo rimuovere il cervello - per intestardirci in difficili questioni dottrinali e perentorie asserzioni etiche assunte come "certezze umane" perché ritenute provenienti da Dio, senza reali prove - possiamo anche farlo e criticare Mons. Fisichella. Ma questo modo di stigmatizzare i suoi pronunciamenti in materia, mi sembra astratto, demagogico, fondamentalista, da "ignorantissima" inquisizione medioevale. L'equivalente, in tempi passati, del rogo di Giovanna d'Arco.

Guilherme ha detto...

Caro Anonimo,
Non c'è bisogno di arrabiarti e di offendere. Parliamo con calma e carità. Se capisci il portoghese, ti consiglio di leggere questo sito:
http://www.providaanapolis.org.br/ondegeme.htm
Ti saluto con affetto. Preghiamo insieme per il Papa. Dio ti benedica.