venerdì 26 marzo 2010

Comunicato sulla situazione della Legione di Cristo e del Regnum Christi


La battaglia del Papa contro la pedofilia nella Chiesa: il "caso" Maciel Degollado e la "visitazione apostolica" ordinata dal Papa nei confronti dei Legionari di Cristo

Comunicato sulla situazione della Legione di Cristo e del Regnum Christi

Emesso dal Consiglio generale e dai direttori territoriali della Congregazione

ROMA, venerdì, 26 marzo 2010 (ZENIT.org).

Pubblichiamo il comunicato sulle presenti circostanze della Legione di Cristo e del Movimento Regnum Christi, emesso dal Consiglio generale e dai direttori territoriali della Congregazione religiosa il 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione del Signore, al termine della riunione annuale tenutasi a Roma.

* * *

Introduzione

Approfittando dell’occasione della riunione annuale dei direttori territoriali con il direttore generale e il suo consiglio, vogliamo dirigerci ai nostri fratelli legionari di Cristo, ai consacrati, alle consacrate e a tutti i membri del Movimento Regnum Christi, ai familiari e agli amici che ci accompagnano in questo momento della nostra storia, e a tutti coloro che sono stati lesi, feriti o scandalizzati per le riprovevoli azioni del nostro fondatore, P. Marcial Maciel Degollado, L.C.
C’è voluto tempo per assimilare questi fatti della sua vita. Per molti – soprattutto per le vittime – questo tempo è stato troppo lungo e doloroso.
In alcune occasioni non abbiamo potuto o saputo venire incontro a tutti come sarebbe stato necessario e come, di fatto, desideravamo. Per questo sentiamo la necessità di divulgare questo comunicato.


1. In merito ad alcuni fatti della vita del nostro fondatore, P. Marcial Maciel, L.C. (1920-2008)

Abbiamo pensato e sperato che le accuse presentate contro il nostro fondatore fossero false e infondate, dato che non corrispondevano all’esperienza che avevamo della sua persona e della sua opera. Ciò nonostante, il 19 maggio 2006 è stata divulgata una comunicazione della Sala Stampa della Santa Sede come conclusione dell’investigazione canonica che la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) aveva iniziato nel 2004. In quell’occasione, la CDF era arrivata alla certezza morale sufficiente per imporre sanzioni canoniche gravi corrispondenti alle accuse fatte contro P. Maciel, tra le quali si includevano atti di abuso sessuale a danni di seminaristi minori. Pertanto, profondamente costernati dobbiamo dire che questi fatti sono accaduti.
Infatti, “ la Congregazione per la Dottrina della Fede, […] ha deciso – tenendo conto sia dell’età avanzata del Rev.do Maciel che della sua salute cagionevole – di rinunciare ad un processo canonico e di invitare il Padre ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico. Il Santo Padre ha approvato queste decisioni” (Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, 19 maggio 2006).
Successivamente abbiamo saputo che ha avuto una figlia nel contesto di una relazione prolungata e stabile con una donna e altri gravi comportamenti. Più avanti sono apparse altre due persone, tra loro fratelli, che affermano di essere suoi figli, frutto di una relazione con un’altra donna.
Riproviamo questi atti e tutti quelli contrari ai doveri di cristiano, religioso e sacerdote nella vita del P. Maciel e affermiamo che non corrispondono a quello che ci sforziamo di vivere nella Legione di Cristo e nel Regnum Christi.

2. La Legione di Cristo e il Movimento Regnum Christi davanti a questi fatti

Esprimiamo ancora una volta il nostro dolore e rammarico a tutte e ad ognuna delle persone che sono state danneggiate dalle azioni del nostro fondatore.
Partecipiamo alla sofferenza che questo scandalo ha causato alla Chiesa e ci affligge e ci addolora profondamente.
Vogliamo chiedere perdono a tutte quelle persone che lo hanno accusato nel passato e ai quali non si diede credito o non si seppe ascoltare perché in quel momento non potevamo immaginarci questi comportamenti. Se risultasse che ci sia stata qualche collaborazione colpevole, agiremo secondo i principi di giustizia e carità cristiane responsabilizzando queste persone dei loro atti.
Chiediamo perdono anche ai nostri familiari, amici, benefattori e a tutte le persone di buona volontà che hanno potuto sentire che sia stata ferita la loro fiducia.
D’altra parte, come membri del corpo mistico di Cristo, sentiamo la necessità di espiare con spirito cristiano le sue mancanze e lo scandalo che hanno causato. Per questo invitiamo coloro che formano parte della nostra famiglia religiosa a intensificare la loro preghiera e sacrificio.
È anche un nostro dovere cristiano e sacerdotale continuare a venire incontro alle persone che sono state in qualche modo lese. Ad esse va la nostra maggiore sollecitudine e continuiamo ad offrire il nostro aiuto pastorale e spirituale di cui abbiano bisogno. In questo modo cerchiamo di contribuire alla necessaria riconciliazione cristiana. Al tempo stesso siamo coscienti che Gesù Cristo è l’unico capace di sanare definitivamente e di “fare nuove tutte le cose” (cfr. Ap 21,5).
Dio nei suoi misteriosi disegni ha scelto P. Maciel come strumento per fondare la Legione di Cristo e il Movimento Regnum Christi e ringraziamo Dio per il bene che ha compiuto. Allo stesso tempo accettiamo con dolore che davanti alla gravità delle sue mancanze, non possiamo guardare la sua persona come modello di vita cristiana o sacerdotale.
Ispirandoci nell’esempio di Cristo che condanna il peccato che condanna il peccato ma cerca di salvare il peccatore e convinti del significato e della bellezza del perdono, raccomandiamo il nostro fondatore all’amore misericordioso di Dio.

3. La visita apostolica

Desideriamo esprimere la nostra gratitudine al Santo Padre, Papa Benedetto XVI, non solo per averci rinnovato “la sua solidarietà e la sua preghiera in questi momenti delicati” (cfr. Lettera del Cardinal Tarcisio Bertone, S.D.B., al P. Álvaro Corcuera, 10 marzo 2009) ma anche per averci offerto lo strumento della Visita Apostolica per aiutarci a “superare le difficoltà esistenti” (ibid.). In questo modo ci auguriamo di dare i passi necessari per consolidare i fondamenti, la formazione e la vita quotidiana dei legionari di Cristo e dei membri del Movimento Regnum Christi.
Ringraziamo i cinque visitatori apostolici, Mons. Ricardo Blázquez, Mons. Charles J. Chaput, OFM Cap., Mons. Ricardo Ezzatti, SDB, Mons. Giuseppe Versaldi e Mons. Ricardo Watty, MSSp per tutto il lavoro che hanno realizzato con tanta dedizione e sollecitudine paterna.
Accoglieremo con obbedienza filiale le indicazioni e le raccomandazioni del Santo Padre frutto della Visita Apostolica e ci impegniamo a metterle in pratica.

4. Verso il futuro

Dal Capitolo Generale celebrato nel gennaio del 2005, quando fu eletto P. Álvaro Corcuera, L.C. come direttore generale, abbiamo cercato di guidare la Legione di Cristo e Regnum Christi mantenendoci fedeli a tutto ciò che abbiamo ricevuto da Dio ed è stato approvato dalla Chiesa. Riconosciamo con umile gratitudine le benedizioni e i frutti che il Signore ci ha concesso fino ad ora ed assumiamo la responsabilità di approfondire nella comprensione della nostra storia, del nostro carisma e della nostra spiritualità.
Affrontiamo il futuro con speranza sicuri che le nostre vite si appoggiano unicamente su Dio. Confidiamo pienamente in Lui e nell’onnipotenza del suo amore che, come dice San Paolo, “fa concorrere tutte le cose per il bene di coloro che lo amano” (Rom 8,28). Sappiamo che in questo cammino conteremo sull’assistenza dello Spirito Santo e con la materna guida della Chiesa.
Il nostro obiettivo, come individui e come istituzione è amare Cristo, vivere nel suo vangelo ed estendere per il mondo il suo Regno di pace e d’amore. Siamo coscienti che, per ottenere ciò, abbiamo bisogno di un costante rinnovamento, personale e comunitario, nella fedeltà alla tradizione della vita consacrata con il fine di servire meglio la Chiesa e la società. Quest’ultimo periodo ci ha aiutato a riflettere sulla nostra identità e missione e, al tempo stesso, ci ha spinti a rivedere con semplicità e umiltà diversi aspetti della nostra vita istituzionale.

Siamo decisi, tra le altre cose, a:

- Continuare a cercare la riconciliazione e l’incontro con coloro che hanno sofferto,
- fare la verità sulla nostra storia,
- continuare ad offrire sicurezza, soprattutto per i minorenni, nelle nostre istituzioni e attività, sia per quanto riguarda gli ambienti che i procedimenti,
- crescere nello spirito di servizio disinteressato alla Chiesa e alle persone,
- collaborare meglio con tutti i pastori e con altre istituzioni all’interno della Chiesa,
- migliorare la nostra comunicazione,
- continuare a vigilare sull’applicazione delle verifiche e delle procedure amministrative a tutti i livelli e continuare ad applicare un adeguato sistema di verifiche,
- raddoppiare il nostro impegno nella missione di offrire il vangelo di Gesù Cristo al maggior numero possibile di persone,
- e, soprattutto, cercare la santità di vita con rinnovato impegno condotti per mano dalla Chiesa.

Conclusione

Non possiamo terminare questo comunicato senza ringraziare le migliaia di legionari, consacrati e consacrate e tutti i membri del Regnum Christi che con profonda generosità hanno donato e donano le loro vite a Dio al servizio della Chiesa e della società, così come coloro che collaborano nei centri e nelle opere apostoliche. Grazie a loro e al loro lavoro, possiamo dire che Gesù Cristo è oggi più conosciuto ed amato in questo mondo. Allo stesso modo esprimiamo la nostra gratitudine a tutte le persone che ci hanno in ogni momento sostenuti con la loro fede, le loro preghiere e la loro sofferenza unita a quella di Cristo.
Firmiamo questo comunicato oggi, 25 marzo, Solennità dell’Annunciazione del Signore. Che lui ci conceda, per intercessione di sua Madre, la Beata Vergine Maria, la grazia di approfondire nel mistero dell’Amore di Dio fatto uomo e di viverlo e trasmetterlo con rinnovato fervore.

P. Álvaro Corcuera, L.C., direttore generale
P. Luis Garza, L.C., vicario generale
P. Francisco Mateos, L.C., consigliere generale
P. Michael Ryan, L.C., consigliere generale
P. Joseph Burtka, L.C., consigliere generale
P. Evaristo Sada, L.C., segretario generale
P. José Cárdenas, L.C., direttore territoriale del Cile e dell’Argentina
P. José Manuel Otaolaurruchi, L.C., direttore territoriale del Venezuela e Colombia
P. Manuel Aromir, L.C., direttore territoriale del Brasile
P. Rodolfo Mayagoitia, L.C., direttore territoriale del Messico e Centro America
P. Leonardo Núñez, L.C., direttore territoriale di Monterrey
P. Scott Reilly, L.C., direttore territoriale di Atlanta
P. Julio Martí, L.C., direttore territoriale di New York
P. Jesús María Delgado, L.C., direttore territoriale della Spagna
P. Jacobo Muñoz, L.C., direttore territoriale della Francia e dell’Irlanda
P. Sylvester Heereman, direttore territoriale della Germania e Centro Europa

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lombardi, Eufemia
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR - L'allora arcivescovo
di Monaco, Joseph Ratzinger, ''non sapeva della decisione di
reinserire il sacerdote H nell'attivita' pastorale
parrocchiale'' e ''ogni altra versione'' e' una ''mera
speculazione'': lo ha detto il portavoce vaticano, padre
Federico Lombardi, rispondendo agli articoli del New York
Times.(ANSA).

Anonimo ha detto...

strani giorni...
ce ne vorrà prima che si capisca quello che sta accadendo