venerdì 30 aprile 2010

Dal Belgio accuse (già smontate) a Mons. Leonard. Gravi invece quelle al card. Danneels da un prete "dissidente". Dalla Cei linea chiara (Repubblica)

Clicca qui per leggere il primo articolo e qui il secondo segnalatici da Eufemia.

Prima del 2001 era la diocesi ad essere competente in materia di pedofilia, non Roma.
La cosa infatti e' confermata dalla risposta del Supremo Tribunale della Signatura Apostolica. (non la CDF evidentemente) che si dichiarava incompetente. Grave, quindi, se confermato, il comportamento del Primate emerito del Belgio
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Occhio prima di dire che le accuse di questo Deville al card. Daneels sono fondate. Non mi pare che si dica nell'articolo che Rick Deville, pur avendo solo 65, è già un "prete ritirato", secondo siti stranieri. Non si sa quando e a che cosa sarebbe dovuto questo "ritiro".
http://www.expatica.com/be/news/belgian-news/300-abuse-complaints-unpunished-by-Belgian-bishops_61091.html

Alberto

Raffaella ha detto...

Grazie Alberto!

Bastardlurker ha detto...

Caso Murphy

9 aprile 1997

Il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica ribadisce la competenza della CDF sul caso.

http://documents.nytimes.com/reverend-lawrence-c-murphy-abuse-case#document/p42

Raffaella ha detto...

Non per pedofilia ma per il crimen sollicitationis.
R.

Anonimo ha detto...

Il manifesto spara sull'ottimo neoprimate che tra i molti difetti a pure quello di essere ratzingeriano, ma tace sulle accuse che stanno piovendo sull'emerito. Beh, l'emerito è progressista ed è così aperto sui temi di bioetica.
Alessia

Luisa ha detto...

L`ex-vescovo di Bruges, Mons. Vangheluwe, ha abusato di suo nipote, un`altra accusa sembra essere senza fondamento, Mons. Danneels, suo grande amico,all`epoca ha forse girato gli occhi altrove, accusato, oggi dice di non ricordarsi, e all`inizio aprile ha tentato di trovare un accordo con la famiglia del giovane, senza avvertire nè Mons. Léonard, nè la CDF,senza dubbio ha ancora una volta agito per amicizia...
Chissà, se la famiglia avesse accettato, se non avesse deciso di informare tutti i vescovi, forse il vescovo di Bruges sarebbe ancora al suo posto.
Comunque malgrado il suo crimine orrendo e sconvolgente, resta vescovo e riceverà una pensione dallo Stato belga!
In un Paese che è già stato nel passato scosso in modo drammatico da affari di pedofilia, le ferite non sono cicatrizzate, in un Paese in cui il cattolicesimo è all`agonia grazie alla "gestione" progressista che ha chiuso gli occhi anche di fronte alle derive etiche, quando non le ha incoraggiate come all`università "cattolica" di Lovanio, mons. Léonard è un bersaglio ideale che molti tenteranno di abbattere.
Nel frattempo la Commissione per il trattamento delle querele per abuso sessuale da parte di sacerdoti, ha ricevuto in una settimana 120 chiamate.

Anonimo ha detto...

Leggendo questo articolo dell'oriunda Donadio sul NYT, sembra che la famosa lettera di Castrillon sia stata concordata col card. Ratzinger, perché i due si erano incontrati, secondo l'Ap. A parte che incontrarsi per il mezzo chilometro quadro del Vaticano non è così difficile, la giornalista, che vive a Roma, sembra un pochino più preparata delle schiere delle erinni dei paesi freddi.Eufemia http://www.nytimes.com/2010/04/30/world/europe/30pope.html