mercoledì 21 aprile 2010

Lettera aperta di George Weigel a Hans Küng (da assaporare)

Clicca qui per leggere il pepatissimo commento segnalatoci da Eufemia e Mariateresa. Qui una traduzione.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto sarebbe bello e profondamente onesto se qualcuno, in Italia e in Germania, decidesse di pubblicare la lettera aperta di Weigel a Kueng. Possibilmente con incipit in prima pagina.
Alessia

Anonimo ha detto...

Non lo faranno mai... troppo controproducente per i loro scopi

mariateresa ha detto...

con i quotidiani ci incartano il pesce, Alessia.Ma nella rete l'articolo gira, oh se gira.
E non tutti comunque hanno chinato il capo ossequiosi con Kung

http://bit.ly/bQmkfi

In una cosa in particolare ha ragione Weigel: è sul piano umano e della correttezza che Kung ha fatto vedere il suo vero volto. Un rancoroso pallone gonfiato e ora anche bugiardo.
E scusate se parlo per sfumature.

Anonimo ha detto...

sono un sacerdote: conosco l'inglese molto poco e la traduzione non solo è incomprensibile ma, per quel poco di cui mi sono reso conto, anche errata. Chiedo a chi è in grado di farlo di postare quanto prima una traduzione decente della lettera-aperta di Wiegel a Kung; gliene sarei sinceramente grato

Anonimo ha detto...

weigel che risponde a kung, mi chiedo quanti lettori dei giornali sarebbero interessati alla cosa.
questo è un dibattito d'elite.

Anonimo ha detto...

Secondo me le premesse di Kung potrebbero anche essere discusse ma le sue conclusioni sono viziate dall'invidia personale. Lui non accetta che il suo potere assoluto sui teologi negli ultimi 50 anni sia stato messo in forse dal suo ex amico. E allora tutti i pretesti sono buoni, celibato, divorzio, /aids, cellule staminali senza specificare che sono quelle embrionali, apertura verso l'aborto (come quella che era incinta ma solo un po'), dei divorziati, ecc.Se ci fosse una discussione sui dogmi di fede, sarebbe anche plausibile, ma attaccarsi solo al 6 comandamento è veramente pretestuoso. Eufemia

Anonimo ha detto...

Non è invidia. Si tratta, semplicemente di disperazione. L'uomo sta vedendo che i "frutti radiosi" della zizzania che aveva sparso durante e dopo il Concilio se ne stanno andando in fumo, paradossalmente proprio grazia al modo (tradizionalissimo ed autenticamente cristiano) con il quale il Papa vi sta reagendo. In sostanza, il Papa è oggi più autorevole di quanto fosse 10 o 20 anni fa, e questo lo infastidisce parecchio.

Anonimo ha detto...

This man is forced to lie in order to strenghten his view of the Catholic Church as a result of the Council. I mean that he understands that a consequence (a positive consequence) of this last scandal is the reinforcement of the Pope's authority over the National Bishops Conferences and over the Bishops themselves. A Pope that, for instance, can call the Bishops of a country, blame and threaten them, make them obey His orders (orders) or that is acting in a way that pushs also the more reluctant of the Curia's Bishops to spend beautiful words and take position in His support is exactly the opposite of what he hoped to obtain with the Council. For this, in my opinion, he has raised the tone of his desperate calls to the Counciliarists.

Emma Prosperini ha detto...

Le ragioni per cui una persona si comporta in un dato modo sono,principalmente da ricercare nella sua struttura psichica e non solo di adesso, bensì di sempre. Il dettaglio della decappottabile rossa è,per chi ha conosciuto Kueng,la chiave di tutte le sue azioni. Chi è giovane pensa che egli odi Benedetto XVI,non è vero. Lo stesso accadde per Paolo VI e per Woytila ed egli non odiò quest'ultimo tanto per il divieto impostogli quanto,a parer mio,perchè con la sua statura mediatica gli aveva rubato la scena.Quale modo migliore per superare l'odiata figura paterna che divenire colui che riforma e dirige TUTTE LE RELIGIONI del mondo? Etica mondiale....perchè non anche onnigalattica? E ritorniamo alla decappottabile rossa. Non c'è altro che trattarlo con spirito paterno e mi risulta che tanto ne ebbe con lui l'ex professore Joseph Ratzinger che credo sappia tante ma tante cose.