martedì 27 aprile 2010

Pedofilia nella Chiesa, una intelligente ed arguta lettera a "Libero". Sconcertante la risposta di Mario Giordano


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Qualche osservazione.
Innanzitutto mi fa davvero piacere constatare che i lettori iniziano a porsi intelligenti ed argute domande. In sostanza l'interessata chiede: perche' lo scandalo della pedofilia si scatena in tutta la sua veemenza solo ora pur riferendosi ad episodi avvenuti sotto precedenti Pontificati? Perche' i media non hanno fatto "indagini" nei 27 anni precedenti l'elezione di Benedetto XVI?
Questa e' la domanda fondamentale! Questa e' la vera chiave di volta di tutta la questione. Una domanda scomoda a cui nessuno vuole dare una risposta.
Giordano, deludendomi moltissimo, infatti, non fornisce un'adeguata spiegazione alla domanda, ma parte per la tangente accusando il Vaticano di non sapere comunicare dopo la partenza di Navarro.
In sostanza: il problema della Santa Sede non sarebbero i preti pedofili (che sono una realta', non una montatura mediatica!), ma la crisi di immagine della Chiesa.
Affermare una cosa del genere e' gravissimo!
Intendiamoci: la risposta di Giordano ha un senso e in fondo c'e' un barlume di verita' nelle parole che ha usato.
Tuttavia noi lettori siamo chiamati a trarre delle amarissime conseguenze.
In definitiva si insinua che grandi "esperti di comunicazione" avrebbero impedito la bufera.
Ecco la tragedia della societa' attuale: non conta cio' che si e' o si fa. Conta solo l'immagine e la capacita' di "vendersi" al grande pubblico.
Non importa che Papa Benedetto sia il Pontefice che piu', nella storia, ha combattuto contro la pedofilia nella Chiesa. Conta solo il fatto che egli ha permesso che i panni sporchi venissero lavati sulla pubblica piazza mediatica.
C'e' una contraddizione di fondo in tutto questo!
Che cosa si preferisce? Un Vaticano che gestisce la comunicazione come l'ufficio stampa dell'attore americano di grido o un Vaticano che, sotto la guida di un Papa Santo, ha deciso di sollevare tutti i tappeti dei seminari, delle diocesi e della curia romana per prendere la scopa e lo straccio e togliere la sporcizia?
La comunicazione va benissimo, ma la polvere ed il letame, lasciati sotto i tappeti, prima o poi danno allergia e puzzano.
Probabilmente, con Benedetto XVI, e' arrivato il tempo delle massaie (bellissima l'espressione di Angela Ambrogetti) che si rimboccano le maniche e, alla faccia dell'immagine, stanno profumando la Chiesa del futuro.
Purtroppo le massaie o, meglio, la massaia agisce quasi in solitudine caricandosi tutte le responsabilita'. Non e' giusto ma sappiamo che Joseph Ratzinger e' abituato a reggere certi pesi. Non a caso e' sempre stato il parafulmine di e per tutti.
Che cosa intende Giordano quando scrive che "negli ultimi tempi" la Chiesa ha commesso degli errori? Quali ultimi tempi? Citiamo qualche data.
Giordano pensa male in un senso, mentre io (e penso anche chi ha scritto la lettera) pensa male in un altro :-)
Attenzione perche' i fedeli e, evidentemente, anche i lettori di Libero iniziano a farsi delle domande sui tempi di certi attacchi mediatici.
Stamattina, cari amici, vi stupiro'!
Ho trovato alcuni articoli interessanti e choccanti! :-)

R.

p.s. la lettera del Papa agli Irlandesi e' del 2010. Nel 2006 ci fu il discorso ai vescovi.

11 commenti:

Maria R. ha detto...

La parte sul "difetto d'immagine" è a dir poco assurda. Come se il Papa dovesse ricorrere a società specializzate, tipo quelle che nelle grandi catene di supermarket, sanno dirti in quale posto sistemare la merce, cosi' quella inutile te la vendono per prima, mentre l'altra te la devi andare a cercare, saltando sulle scaffalature! No, questa mi pare una motivazione priva di senso. La gente semplice, probabilmente seguiva poco Navarro Valls e segue poco Federico Lombardi.
Nel mondo dell'immagine, la Chiesa non può seguire l'onda e presentarsi in vestito di seta, con i microfoni attaccati dappertutto...sarebbe la nostra fine! (magari, un pò più di precisione e tempestività, questo si ;)
Il punto è che c'è l'accanimento dei media, l'accanimento di una fetta di Chiesa (religiosi e non) e in questo, la parte finale della risposta è meno brutta della prima. Chi è senza peccato, scagli la prima pietra. E tutti hanno in mano massi grossi come case!

Anonimo ha detto...

questa della gestione del marketing vaticano fa il paio con quella del "carisma" mediatico wojtyliano della scorsa settimana

Anonimo ha detto...

La risposta di Giordano mi sembra piuttosto reticente e, se mi permesso, sciocca. Inoltre, non è vero che l'errore di coprire i preti pedofili sia degli ultimi tempi. Cosa intende Giordano con ultimi tempi?
Ha ragione anonimo la "gestione marketing" fa il paio con "carisma wojtylano".
Alessia

don Marco (dittologo) ha detto...

a me sembrano le classiche risposte di chi non sa cosa dire ma vuole dire la sua e deve riempire le pagine, ... e cerca di dire.....

gemma ha detto...

devo dire la verità, comincio ad essere un pò stanca di questa interpretazione di un fenomeno che, comunque lo si voglia vedere, deriva da seri problemi della chiesa che non si possono ricondurre solo al presente, alla capacità comunicativa e all'immagine.
Giordano parte nell'analisi del problema dicendo di essere convinto che la chiesa ha commesso errori negli ultimi tempi..ultimi tempi? Quali ultimi tempi se le coperture risalgono ad anni fa e la maggior parte delle vittime sono ormai padri di famiglia? Mi dispiace, ma la sensazione che ci sia un periodo della chiesa che non si può e vuole analizzare è forte. Se il secondo errore è quello della comunicazione, si vuol forse insidiare che il primo, quello degli spostamenti e delle coperture, si riferisce anch'esso a questo ristretto quinquennio di pontificato? Dire che con Navarro Valls, noto tra l'altro per alcuni racconti non sempre attinenti alla realtà, la santa sede ha perso la capacità di raccontarsi al mondo, è un'offesa non solo al papa attuale ma anche alla profondità di quello passato e a chi ascolta e fiducioso si beve tutto in buona fede. Col "metafisico teologo professor Ratzinger" poi sarebbe il caso che qualcuno di coloro che scrivono della sua persona usando stereotipi cominciasse a scusarsi ogni tanto, o quantomeno a pensarci due volte prima di dipingerlo come un fantoccio inanimato, dal momento che sta soffrendo in maniera spropositata anche per colpe non sue. Sul fatto che la chiesa, una chiesa fatta di uomini capaci di tali nefandezze sia stata tanto brava a gestire i rapporti (con Dio?) e con gli uomini, ci andrei piano prima di dirlo. Evidentemente prima o poi Dio e gli uomini presentano il conto, e se lo fanno non è solo perchè è venuta meno l'immagine o il papa piace meno, ma perchè ve ne è motivo e i tempi sono maturi, anche se l'accanimento della stampa è davvero spropositato. Ma possibile che tutta la sporcizia (evidentemente accumulata) si riversi su Ratzinger solo perchè è un teologo che non sa comunicare e non ha accanto Navarro come curatore d'immagine? Che risposta è? Dei pedofili si parla perchè esistono, nella nuova comunicazione esiste anche il web e forse il vaso è colmo. In quanto a Ratzinger, non si è aperto nessun tiro al bersaglio, perchè il tiro a Ratzinger c'è sempre stato, anche quando spettava a a lui l'incombenza di punire i teologi dissidenti e di dire le cose scomode sulla dottrina. Non c'era nessun Navarro a comunicare la parte ostica della dottrina ma il solito Ratzinger su cui già il giorno dell'elezione si era accumulato tanto e tale odio da bastare fino alla fine del suo pontificato. A Ratzinger non servirebbe Navarro ma ciò che lui ha rappresentato per il precedente pontificato. I presunti errori di comunicazione, quelli che non gli si perdona, sono il deciso no all'aborto, alle unioni omosessuali , all'abolizione del celibato, ribaditi da lui in persona, e non da note del suo prefetto della cdf.
Una risposta che mi lascia l'amaro in bocca quella di Giordano, come a dire ancora una volta che non importa quel che sei ma come ti vendi o ti vendono. Non importa ciò che la chiesa è, che i sacerdoti sono, l'importante è che sappia divulgare la sua immagine, che ci sia un Navarro che sappia gestire i suoi rapporti con gli uomini.., poi se ci sono preti che insidiano i figli degli uomini e vescovi che li proteggono, pazienza, purchè si sappia comunicare. Sta tutto lì il problema. Una specie di patto comunicativo tra il papa e i media che garantisca l'immunità, che ora evidentemente è saltato.
Machissenefrega della comunicazione, se mi devo vergognare di ciò in cui credo e se so che mi raccontano delle balle? Voglio la verità, per brutta che sia. E non ne posso più di giornalisti che guardano alla chiesa come ad una rappresentazione teatrale e di stampa investigativa forte solo con chi ritiene debole d'immagine

Anonimo ha detto...

Concordo con l'analisi di Gemma. Sono immensamente grata al nostro Papa Benedetto per aver fatto saltare questo "patto".
Alessia

Luisa ha detto...

Negli ultimi tempi?
Negli ultimi tempi, grazie a Papa Benedetto, si sta desinsabbiando.
In tempi più remoti, senza dubbio, molti vescovi hanno mal "gestito" i casi che conoscevano, ed era in quei tempi di insabbiature sistematiche che il portavoce era Navarro Vals, il grande comunicatore, che sapeva "vendere " bene il "prodotto " Chiesa.
Quel passaggio manca di logica, è il meno che si possa dire.
Oggi il Papa sta conducendo un`operazione di pulizia, dura, logorante, oggi non si tratta di vendere, di piacere al mondo, di comunicare secondo i tempi e i dettami conformi al mediaticamente corretto, ma di comunicare con chiarezza, fermezza e competenza.
Che in questo senso la comunicazione vaticana abbia bisogno di essere rispolverata è anche vero, ma il legame che Giordano fa con il "prima" di Navarro Vals e "l`ora" dove Navarro non c`è più è fuorviante .

Anonimo ha detto...

Ovviamente Navarro Vals era un grande comunicatore...metteva la spazzatura sotto i tappetini... mediatici.
Ma se Navarro Vals in Curia era uno degli amici di Maciel!
Preghiamo per il nostro amato Santo Padre Benedetto XVI che guarda solo Cristo e la sua Croce.
Per grazia di Dio la Plebs Dei Sancta è sempre e solo col Papa!

DANTE PASTORELLI ha detto...

Ma non è stato lo stesso Papa a dir che non è solo, ma ben aiutato dai cardinali?

euge ha detto...

Caro dante con tutto il rispetto secondo te il Vicario di Cristo cosa avrebbe dovuto dire?

" SONO CIRCONDATO DA SERPENTI?"

Per il resto condivido l'analisi di gemma dall'inizio alla fine!

calogero_57 ha detto...

"(...) un Vaticano che, sotto la guida di un Papa Santo, ha deciso di sollevare tutti i tappeti dei seminari, delle diocesi e della curia romana per prendere la scopa e lo straccio e togliere la sporcizia?"
Mi è piaciuta molto quest'immagine di pulizie "straordinarie" durante l'anno santo sacerdotale. Speriamo che il Santo Padre continui. Quante altre cose ci sarebbero da spazzare via.