mercoledì 14 aprile 2010

Una domanda affettuosa alle vittime dei preti pedofili (Raffaella)

Ho letto con molta attenzione la dichiarazione dell'associazione "La Caramella Buona".
Capisco il punto di vista del presidente Mirabile e lo rispetto.
Mi auguro che tutti i ragazzi abusati possano trovare un po' di serenita' e di pace anche attraverso opportuni risarcimenti.
Chi mi conosce sa quanto io sia sempre stata dura ed inflessibile contro i preti pedofili e quanto abbia sempre appoggiato la politica di "pulizia" inaugurata (inaugurata!) da Joseph Ratzinger.
Il blog e' sempre stato dalla parte dei piccoli offesi.
Non troverete mai infatti, in questo spazio, alcun commento irrispettoso verso le vittime dei preti pedofili che vanno sempre incoraggiate a denunciare alla magistratura, prima che ai vescovi.
Alle vittime, pero', vorrei domandare: perche' siete cosi' duri con il Papa solo adesso?
Se le violenze del prete citato da Mirabile si sono perpetrate per trent'anni, perche' non vi siete rivolti prima al Papa (ovviamente non Benedetto XVI eletto cinque anni fa)?
Non e' una polemica. Mi piacerebbe pero' sapere se in passato le vittime hanno trovato un muro da parte dei media o se sono stati incoraggiati a parlare proprio da Papa Benedetto. Il fatto che possa esserci stato un muro di gomma da parte dei media mi sconvolge, ma si fa strada nella mia mente
.
R.

4 commenti:

sonny ha detto...

Cara Raffaella, credo che tu abbia toccato uno dei nervi scoperti di tutta questa vicenda. L'esperienza dei risarcimenti miliardari negli USA e la nascita di studi legali specializzati, dovrebbe insegnarci qualcosa. Ovviamente, anche da parte mia, lungi dal voler colpevolizzare le vittime dei preti pedofili, però anch'io come Raffaella mi chiedo il perchè di questo polverone solo ora?

Anonimo ha detto...

Un conto sono le vittime dei pedofili, un conto sono le associazioni che lucrano su di esse. Nessuno ha mai impedito alle vittime di adire la magistratura ordinaria. Che non raccontino storie.
Alberto

Anonimo ha detto...

A proposito di polveroni. Venerdi 16 aprile sarà il compleanno del nostro Papa e, per diabolica coincidenza, si aprirà a Ratisbona il processo al Vescovo Willliamson per le sue affermazioni negazioniste. Patrice de Plunkett ha già espresso tutta la sua preoccupazione nel suo blog e io mi unisco a lui.
Alessia

Maria R. ha detto...

Quoto Alberto. Che il clima di "silenzio" che una volta andava per la maggiore, abbia potuto "intimorire" qualcuno dal denunciare è un conto, ma le denunce non si sporgono ai giornali o alla tv, ci sono altre sedi apposite. Ovvio che il "clima" attuale abbia reso più "redditizia" la strumentalizzazione di cui scrive sempre Alberto. Insomma, prima non interessava "difendere" perchè forse si pensava di guadagnarci meno (o meglio, si è puntato al guadagno diocesano), ora si vuole il guadagno più grosso e quindi si è aspettato il momento "giusto"!
Non diamo ai media tutta questa rilevanza, come se fossero in grado di "bloccare" l'azione umana!