sabato 29 maggio 2010

L`ammissione del card. Bagnasco segna la volontà diffusa di un ripensamento sulla scia dei giudizi duri espressi di recente dal Papa (Franco)

Clicca qui per leggere il commento di Massimo Franco.

Leggo:


"Quando arrivarono le prime rivelazioni da Boston, in Usa, alla fine del 2002, l`approccio fu diverso. La Santa Sede riteneva di trovarsi di fronte ad un «problema americano». Non si pensava che avrebbe investito l`Europa...".

In realta' c'erano tutte le prove e tutti i mezzi per arrivare alla verita' gia' allora. Parliamo di abusi precedenti il 2002 quindi...
Non si e' semplicemente voluto procedere e grandi responsabilita' hanno anche i mass media.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Raffaella,
il tuo commento e' molto pesante e molto vero.
Andiamo un momento a vedere chi c'era nel 2002 a capo dei vari Dicasteri e proviamo a verificare questa ipotesi:
quanti nel 2002 si trovavano su una posizione mentale simile a quella dell'allora Card. Ratzinger?
Ho l'impressione che se ne troveranno pochi. La lettera di Castrillon e' significativa della forma mentis del tempo; se poi andiamo a vedere gli elogi a Maciel vien da piangere.
Quindi... c'e' solo da ringraziare il Padreterno che ha messo l'umile Giuseppino al posto dove sta' ora proprio per far crescere tutta la Chiesa anche in questo campo.