venerdì 28 maggio 2010

Lettera aperta al Cuore del Santo Padre in occasione del 33° Anniversario della sua Ordinazione Episcopale (Suor Benedetta)


Riceviamo e con grandissimo piacere e gratitudine pubblichiamo questa straordinaria e commovente lettera aperta di Suor Benedetta al Santo Padre in occasione del 33° Anniversario della sua Ordinazione Episcopale che ricorre proprio oggi, 28 maggio.
Grazie di cuore per avere diviso questo testo con noi
.
R.

Papa Benedetto - Il Prescelto di Dio

5 anni al Timone della Chiesa, al servizio dell'Amore e della Verità

Padre Santo dilettissimo, O Dolce Cristo in terra! Quanti nobili sentimenti aleggiano nel mio cuore in questo momento nei Suoi confronti: venerazione, ammirazione, intenso amore filiale, profonda riconoscenza, forte attaccamento alla mia Chiesa e al mio Pastore, il Successore di Pietro, al quale io, insieme ad una moltitudine di fedeli, desidero dimostrare forte solidarietà in questo delicato momento in cui la Barca di Pietro è chiamata a solcare mare in tempesta. Non ho timore in questa Barca. So che CHI è al timone è una persona esperta, saggia, prudente, forte e coraggiosa, e che conosce la rotta giusta per condurci al porto sicuro. Possiamo fidarci ed essere tranquilli: Egli è UNA ROCCIA GRANITICA su cui Cristo ha edificato la sua Chiesa!

Un uomo intrepido, tenace, che non fugge per paura davanti ai lupi perché sa di essere sostenuto dalla grazia del Signore che lo ha scelto per guidare il suo gregge, con mitezza e fermezza: "Pietro, mi ami tu? Pasci le mie pecore!" "Seguimi! Servo buono e fedele! Ti darò le chiavi del Regno!" Sa di poter contare sulla forza della preghiera di tutti noi, suoi figli spirituali e dell'intercessione di tutti i Santi.

Padre Santo amatissimo, sin da piccolo Lei ha sentito la chiamata di Gesù e con generosità Gli ha dato tutto se stesso. Ha serbato nell' intimo del cuore il desiderio di consacrarsi totalmente a lui nel Sacerdozio. Attratto dalla bellezza della Liturgia, si è lasciato sedurre dalle cose di Dio e si è donato a Lui fino in fondo! La musica, l'arte, la natura e le sue creature parlano di Dio, conducono a Lui. Cresciuto nelle cose semplici, ha saputo apprezzare il valore di ogni cosa nella loro genuinità. La fede profonda che è stata intessuta in Lei sin dai primi giorni della Sua vita è come un "respiro d'ossigeno" che aiuta a superare i momenti difficili della vita. Tempi duri ne ha conosciuti molti: ha vissuto la Seconda Guerra Mondiale in qualità di giovane soldato in servizio obbligatorio. Ha conosciuto l'orrore di quei tempi bellici. Ha sperimentato l'angoscia e lo sgomento di chi vede la morte in faccia. Condizioni di vita durissime, la fame, il freddo, la prigionia sono esperienze del Suo bagaglio storico causate dall'odio e dall'ingiustizia assurdi di un Regime militare fanatico. La fede è stata la Sua forza!

Il Signore vegliava su di Lei, su colui che già aveva scelto per compiere grandi cose nella sua Vigna e per il quale stava preparando un posto tra i suoi prediletti. Tornato a casa, era provato nel profondo ma, sano e salvo. La lode di ringraziamento è salita a Dio in un atto di riconoscenza ancora più pieno, al rientro anche del Suo fratello. La "confessione pubblica" del Suo desiderio di diventare sacerdote, in quella famosa notte dinanzi agli Ufficiali nazisti, poteva condurLa alla morte certa. Ma era verso Dio come una promessa, qualora fosse uscito vivo da quel conflitto mondiale. Ha sfidato la morte per testimoniare la Sua fede e Dio L'ha benedetto in modo speciale! Ripresi gli studi e la formazione sacerdotale, il Signore guidava i Suoi passi e La plasmava con il suo Spirito. Le prove e le difficoltà non sono mancate. Ma la Sua fede e la Sua determinazione ad andare avanti con fedeltà ed impegno, ad ogni costo, L'hanno accompagnato sempre ed aiutato a superare gli ostacoli.

Il giorno della Sua consacrazione sacerdotale, ha pronunciato il suo "Adsum" consacrandosi al Signore "per sempre" al servizio della Chiesa, accettando TUTTO ciò che Egli avrebbe voluto per la Sua vita. IL Suo Sì generoso ha toccato il cuore di Dio, che sapeva che poteva chiederLe molto perché aveva tanto da dare. Infatti, tutto ciò che ha fatto nella vita è stato compiuto con massimo impegno, senza badare a sacrifici e senza risparmio di energie, dando così risultati sorprendenti e tante soddisfazioni: insegnamento, partecipazione al Concilio Vaticano II, pubblicazioni di libri... "Insigne Maestro." "Bocca d'oro." "Mirabile pastore." Rapidamente il Suo nome diventò sinonimo di qualità, di affabilità e di nobiltà, sia sul piano teologico, sia accademico ed ecclesiale. Ma il Signore, passo dopo passo La stava conducendo dove LUI voleva: "Seguimi!" Giunto all'età matura, allorché credeva di aver finalmente raggiunto una Sua visione teologica e di dare ad essa un personale contributo, stabilendosi in una piccola casa da Lei fatta costruire a Pentling, tranquilla periferia di Ratisbona dove insegnava, dopo aver insegnato nelle più prestigiose Università germaniche, pensava di aver finalmente terminato i Suoi spostamenti e di godersi momenti di tranquillità. Ma ecco arrivare un'altra richiesta dal Signore: "Seguimi, mio servo buono e fedele! Pasci le mie pecore!"

Un nuovo sacrificio, un nuovo distacco, una nuova missione: guidare il gregge dell'Arcidiocesi di Monaco e Frisinga.
Dubbi, timori. Ma il Signore, nella persona del Santo Padre, Paolo VI, aveva posato su di Lei il suo sguardo di predilezione: "Di uno come Lei, abbiamo bisogno!" Gli impegni di cui Era rivestito erano tanti per cui ha dovuto lavorare alacremente per riuscire a terminare tutto entro la data fissata per la Consacrazione Episcopale. Il giorno 28 maggio 1977 fu particolarmente bello. Nella Cattedrale di Monaco magnificamente adornata, Ha sperimentato la realtà del Sacramento. Con la Sua Consacrazione Episcopale, come Lei si esprime, è cominciato "l'adesso" della Sua vita. Il Ministero Episcopale che solo un mese dopo si è colorato di porpora cardinalizia, è ciò che ha segnato il "tempo presente" che con tutte le Sue forze ed alta competenza si è sempre prodigato a compiere bene e senza risparmio di energie. Questa Sua nuova missione, anche se breve, ha arricchito il Suo bagaglio di esperienze: lavoro pastorale, conferenze episcopali, conclavi... Ma il Signore L'attendeva altrove, sempre più, vicino al suo cuore. "Seguimi!" Un altro sacrificio, un altro distacco, un'altra delicata missione: guidare l'Alto Dicastero della Congregazione per la Dottrina della Fede, in Vaticano. Servire la Chiesa nel cuore della Chiesa. Essere stretto collaboratore del Santo Padre, Giovanni Paolo II, il quale La voleva al suo fianco nel suo Ministero Petrino. L'amicizia e l'intesa che vi univa si rafforzava giorno dopo giorno e il Santo Padre nutriva grande ammirazione, stima e fiducia nei Suoi confronti. "Seguimi!"

Dopo quasi un quarto di secolo di mirabile servizio, con grandi soddisfazioni certo, ma non senza prove, fatiche, angustie e tribolazioni, prezzo per la qualità del Suo operare nella Vigna del Signore, Egli l'aspettava sulla riva del lago per consegnarLe le chiavi del Regno, il timone della Barca di Pietro, chiamata a solcare in acque talvolta tranquille ma spesso tempestose... "Seguimi!" "Pietro, mi ami tu? Pasci le mie pecore!" Forte e coraggioso, nonostante la pena nel cuore per la perdita di un grande amico, ha confortato con le Sue parole milioni di fedeli rattristati per la partenza di Giovanni Paolo II alla Casa del Padre.

Poi, con un po' di trepidazione nel cuore ma comunque tranquillo e sereno, ha indetto e guidato il Conclave nel quale lo Spirito Santo doveva indicare ai Cardinali quale tra loro Dio aveva scelto per guidare il suo gregge. La ghigliottina si avvicinava, opprimente e tetra. "Signore, proprio io?" "Seguimi!" "Ti prego, non rifiutare!" "Joseph Ratzinger" "Adsum!" "Accetti la tua elezione a Sommo Pontefice?" "Obbedendo a Dio e a voi, Cardinali che mi avete eletto, accetto!" "Habemus Papam!" "Benedictus XVI" "Viva il Papa!" "Be-ne-detto!" "Dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i Signori Cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella Vigna del Signore."

No. Non poteva essere possibile! Eppure sì, era tutto vero. Ancora doveva prendere confidenza con la realtà: "Joseph, ti chiamerai Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa!" "Ti chiamerai Benedetto e con te compierò grandi cose!" Joseph, Benedetto, Vicario di Cristo, Successore di Pietro, Vescovo di Roma, Pastore della chiesa Universale, Servo dei servi di Dio... "Adsum!" "Eccomi Signore, dammi la tua forza e si compia in me la tua Volontà!" Sì, come ha detto Maria, che La tiene per mano, La guida nel Suo Ministero e La conforta in ogni tribolazione. Sono già passati cinque anni, eppure sembra ieri! Cinque anni fa, disse del Servo di Dio Giovanni Paolo II: "Sento la sua presenza vicino a me; sento la sua mano che stringe la mia e mi dice: -Non avere paura!-" Quest'affermazione è molto attuale: Lei NON E' SOLO! Noi, Suoi figli, siamo sempre con Lei, sia nei momenti tranquilli che nelle tribolazioni! Senta vicino il nostro profondo amore filiale e la nostra orante riconoscenza per tutto il bene che compie, con gioia e senza risparmio di energie, per l'evangelizzazione, per la pace, per diffondere L'Amore e la Verità di Cristo sino ai confini del mondo! In tutta la Sua vita non si è mai tirato indietro dinanzi alle difficoltà; neanche adesso e mai, fuggirà per paura di fronte ai lupi! Noi abbiamo fiducia in Lei e con Lei, nella Barca di Pietro, ci sentiamo al sicuro... anche in acque burrascose! "Andiamo avanti ! Maria, nostra Madre sta dalla nostra parte!"

Grazie, Padre Santo, per il Suo mirabile esempio di forza, coraggio e serenità in mezzo alle avversità.

Grazie, per il Suo amore di padre.

Grazie, per i Suoi preziosi insegnamenti.

Grazie per la Sua fede.

Grazie per l'impegno di insegnarci a pregare.

Grazie per il Suo Sì di cinque anni fa, di guidare la Chiesa.

Grazie per tutte le volte che ha detto Sì a Dio e ancora lo dirà.

Grazie, per quello che è: una persona meravigliosa! Mite e umile, fermo e tenace.

Grazie! Riceva il nostro vivo amore filiale!

Grazie Gesù, per il dono di Papa Benedetto, per il dono di un così grande Pastore! Dagli la tua forza, la tua grazie, il tuo Spirito!

Grazie! AD MULTOS ANNOS!

6 commenti:

stefania ha detto...

Bellissima lettera, Suor Benedetta. Grazie per aver dato voce al nostro cuore. AUGURI SANTO PADRE!
stefania

Anonimo ha detto...

Ti Segnalo questa riflessione del Prof. Alberto Giannino:
L'ultimo violentissimo attacco della massoneria a Benedetto XVI
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=52287&idsezione=4
Alessia

laura ha detto...

Grazie, Suor Benedetta e grazie Padre Santo! Che il Signore Le dia il centuplo.............

Francesco ha detto...

Scusa per la mia ignoranza, ma chi é Suor Benedetta?

Grazie Mille!

Raffaella ha detto...

E' una carissima amica del blog che ci segue da tanto tempo.
Non sono autorizzata a divulgare il cognome ne' l'ordine :-)
R.

Francesco ha detto...

Grazie, Raffaella!