venerdì 21 maggio 2010

Propaganda Fide, Balducci e gli alti prelati. La trasparenza di Papa Benedetto e del card. Diaz. Si pensa ad un commissariamento? (Damilano e Pardo)

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A parte lo stile di Damilano che personalmente non mi e' mai piaciuto, c'e' qualche nome su cui riflettere :-)
Nonostante la mancanza di chiarezza sulle date a cui si riferiscono i fatti, direi che l'Espresso per una volta riconosce a Papa Benedetto un'azione di trasparenza che non ha precedenti. L'arrivo del card. Diaz a Propaganda Fide ha mischiato parecchie carte. Quando a Vespa, l'Espresso sappia che le puntate di Porta a Porta su Papa Benedetto si contano sulle dita di una mano. E' vero che spesso la trasmissione parla di Chiesa, ma non si occupa di certo di Papa Ratzinger. Anche in occasione del viaggio a Fatima, solo un quarto e' stato dedicato al Pontefice regnante. Comunque l'articolo e' interessante ed e' fra le righe che occorre leggere.


Vedi anche:

Con Balducci casa mia non c'entra di Bruno Vespa

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessantima intervista di Zenit a Bertocchi, coautore di "Indagine sulla pedofilia nella Chiesa"
http://www.rassegnastampa-totustuus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=3834
Alberto

Anonimo ha detto...

questa l'avevate colta?
è agli atti: "Monsignor" Franco Camaldo, cerimoniere pontificio, dichiara, di aver "partecipato a una operazione per comprare a Marino, nei Castelli romani, la villa principesca che era appartenuta a Carlo Ponti e Sofia Loren per farne la sede di una associazione massonica". !!!!

..ha ragione il sagace articolista che non nomina mai i framassoni, ci vorrebbe un esorcista!!

PR

Anonimo ha detto...

Oh card. Sepe personalmente presente...

Perché Benedetto non commissaria anche Napoli?

Jacu

Anonimo ha detto...

Si sa ma non si nomina. Non so se avete visto l'ultima versione cinematografica di Sherlock Holmes: si mostra dall'inizio alla fine la massoneria, ma non la si nomina MAI. Dettaglio curioso.

JP

Anonimo ha detto...

Come dice Raffaella bisogna leggere tra le righe e capire più da quello che non si dice che da ciò che si dice.
Che il cardinal Sepe gestì Propaganda Fide in maniera molto "allegra" lo sanno anche le pietre.

Il Papa dovrebbe commissionare a qualche agenzia specializzata un progetto per creare un meccanismo di controllo dell'operato di Propaganda Fide ( e dell'Apsa ma anche un programma di controllo dell'operato delle varie diuocesi e istituzioni cattoliche).

Propaganda ha un grossissimo patrimonio peché grossissimo è il lavoro di aiuto che fa alle missioni. Ma dopo il Concilio lo slancio missionario s'è non dico arrestato ma certamente ridimensionato; e se prima del Concilio un missionario portava il Vangelo oggi è più preoccupato a trovare soldi per infrastrutture o per iniziare o favorire il progresso economico delle terre di missione!

Nostro Signore però non ha detto di andare a costruire strade o ponti in terre povere!

Bisogna ritornare al Vangelo, al suo primato.
Propagganda Fide è nata per aiutare la propagazione della fede, a questo deve ritornare e in questa ottica deve amministrare e far fruttare il propio patrimonio, nel rispetto di tutti, dei Comandamenti di Dio e delle leggi degli Stati.
In onestà e trasparenza.
Il Vangelo e la sua propagazione è di questo che ha bisogno, non di operazioni immobiliari clientelari e allegrotte (che tanto piacevano a Sepe) e investimenti poco etici o spregiudicati.

Antonello

Anonimo ha detto...

Da cattolico, da credente, da sostenitore di Benedetto XVI rimango comunque sconcertato per la facilità con la quale alti prelati, nonostante ne combinino di tutti i colori, la passino sempre liscia!
Card. Sepe va a braccetto con faccendieri corrotti e che gli succede: ottiene Napoli, dove fa il bello e il brutto tempo; rimane cardinale (quindi entra in conclave) ecc. Avrebbero dovuto cacciarlo a pedate!! Essere cardinale non dovrebbe essere una protezione in più verso l'impunità ma una responsabilità maggiore, una spinta all'onestà e all'esempio!
Dal di fuori sembra che ci sia troppa indulgenza verso gli altri prelati che commettono gravi mancanze.
Sembra che la curia sia un'associazione al di sopra della moralità e della legge, lege soluti!
E poi andiamolo a dire a "noi siamo chiesa" che non è vero che Roma è corrotta ...

Jacu

Anonimo ha detto...

Jacu, nella Chiesa vige una norma:
"promoveatur ut amoveatur".

Non so se sia una buona regola, so però che è usata quasi sempre, soprattutto nel postconcilio.

I tempi in cui un Pio XI "scardinalava" per molto meno sono, ahinoi, finiti.

Anonimo ha detto...

Ti segnalo questo, Raffa.
http://www.repubblica.it/politica/2010/05/22/news/bogo-anemone-4253709/
Ieri sera a Exit vi è stata un'inchiesta sulla proprietà immobiliari della Chiesa che è stato un autentico pugno nello stomaco.
Alessia