sabato 5 giugno 2010

Cipro, le chiese profanate. Appello di Chrysostomos II (Tosatti)

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Chissa' come mai la "crema della crema" degli "intellettuali" occidentali si occupa solo del muro eretto da Israele e non dice una parola su Cipro...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il patriarca cipriota è uomo senza peli sulla lingua, accidenti! Tanto di cappello. Perchè i media occidentali tacciono? Per due motivi:
1. Chi tocca l'islam muore (non in senso metaforico)
2. La turchia è in piena espansione economica ed è o sarà a breve attraversata da importantissimi gasdotti che porteranno in occidente il tanto prezioso gas caucasico....tutto chiaro? Cosa volete che importi al capitalismo plutocratico dei poveri cristiani ciprioti: nulla!

Anonimo ha detto...

La vedo durissima, ma sono convinto che prima o poi la Turchia lascerà Cipro; non se per quale causa, ma la lascerà.
Le parole di Crisostomos II provengono da chi è ferito nel più profondo dell'animo da 34 anni di occupazione militare turca e dalla sistematica demolizione, da parte turca, di tutto il patrimonio culturale cristiano.

Il comportamento turco a Cipro non è un caso isolato ma mostra il vero carattere dell'Islam: distruggere, annientare, cancellare, uccidere.



Che bisogno c'è di profanare le chiese e di vendere le icone?

Che bisogno c'è di trasformare le chiese in stalle?
Nessun bisogno, solo l'appagamento della sete di distruzione e di soprafazione islamica.

A Cipro l'Islam manifesta il suo vero volto, che è totalmente intollerante, per natura, per essenza costitutiva.

Magdi Allam, che l'Islam lo conosce certo meglio di noi, cosa dice?

La vedova di Theo Van Gogh, che era ed è rimasta musulmana, cosa dice?


Cassandre inascoltate da un occidente a cui interessano solo gli affari, il danaro, la ricchezza.

E nella sua sete di affari, di danaro, di ricchezze, l'occidente morirà, soffocato, strangolato dall'avanzata islamica.

Crisostomos vive già sulla propia pelle tutto questo, come lo vive l'agonizzante patriarcato di Costantinopoli, strangolato dalla intolleranza islamica e che sta sopravvvivendo solo grazie agli aiuti economici di Roma.

Se l'intolleranza islamica calpesta ed offende potrebbe però anche compattare le forze occidentali più intelligenti; e potrebbe compattare anche l'ortodossia e il cattolicesimo.

Benedetto XVI si incanala in questo spazio esistente tra l'intolleranza islamica e il torpore occidentale.