giovedì 15 luglio 2010

Naturalmente il NYT cita solo opinioni negative, criticando la norma sull'ordinazione delle donne, il mancato obbligo di denuncia e la prescrizione

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Alberto.
Tutto come da copione...
Una domanda: e Polanski?

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Nessuna sorpresa.
Queste norme si fanno per giustizia non per la compiacenza dei giornali.Il NYT poi ormai ci ha messo la faccia, qualsiasi elogio potrebbe essere considerato un passo indietro.

Antonio

Anonimo ha detto...

Però (repetita iuvant) sembra aver capito che la competenza è passata alla CDF nel 2001!
Alberto

Anonimo ha detto...

Polanski? What's Polanski, una birra?
Dai Raffae', gia' che abbiano riconosciuto la data del 2001 e' un grosso polpettone da trangugiare tutto intero! :)

Raffaella ha detto...

:-))

Anonimo ha detto...

Alcune considerazioni di Fr. Z:
http://wdtprs.com/blog/2010/07/some-comments-on-the-new-norms-concerning-graviora-delicta/
Alessia

Anonimo ha detto...

adesso Polanski è diventato il mostro capro espiatorio per tutte le occasioni??

Raffaella ha detto...

Nessuno ha mai definito mostro Polanski ma stai sicuro che ci occuperemo non tanto di lui quanto del suo "caso" emblema dell'ipocrisia mediatica.
R.

Anonimo ha detto...

perchè ipocrisia?
la stampa dovrebbe usare le stesse misure per un regista che ha trasgredito tutta la vita e per il papa?
la stampa sarà anche ipocrita, ma per ben altri motivi.

Raffaella ha detto...

Che c'entra il Papa?
Qui non parliamo del Papa ma dei preti pedofili.
A reato identico (pedofilia) deve corrispondere trattamento identico altrimenti e' ipocrisia, perbenismo e politica dei due pesi e due misure (assoluzione per un regista, condanna senza appello per qualsiasi prete).
R.

Anonimo ha detto...

i media non sono la giustizia penale.
un prete e un regista come polanski non sono la stessa cosa e mediaticamente sono trattati diversamente. è normale.
ricordati il detto:
la notizia è l'uomo che morde il cane, non viceversa.

Raffaella ha detto...

Giusto! Per questo evidenziamo le contraddizioni :-)
R.

gemma ha detto...

fatemi capire...c'è qui qualcuno che vorrebbe dire che ciò che conta è stabilire quando la violenza su una ragazzina fa più obbrobrio, nella fattispecie se a commetterla è un prete o un regista? E in base a questo la giustizia deve agire? Ciò che conta è il diritto di un bambino o ragazzino a non essere abusato, indipendentemente da chi ne abusa. Al centro deve esserci la persona lesa, sempre. E su questo deve intervenire la giustizia. Non sul giudizio morale della società ipocrita. Poi ci si può indignare più o meno quanto si vuole, ma se un prete stupratore è più rivoltante di un regista maledetto, non è che il danno subito dalle vittime sia diverso. E su questo deve fare giustizia lo Stato, non sulla necessità di infliggere una punizione esemplare al prete in quanto tale

gemma ha detto...

ps. il problema non è il due pesi e due misure della stampa, di cui in fondo ci può fregare il giusto. Il problema è il comportamento dello stato Svizzero

Anonimo ha detto...

Gli svizzeri sono specializzati a vendere buchi, anche nel formaggio... figurarsi quelli legislativi. :)

Anonimo ha detto...

gemma tu sposti la discussione da un altra parte. non è corretto.
si parlava di media, non di chi ha diritto di fare abusi ai minori.