sabato 17 luglio 2010

Secondo Taino (Corriere) mettersi alla guida ubriachi è meno grave che coprire un abuso sessuale!

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Laura.
Strano concetto quello espresso dall'autore: mettersi alla guida ubriachi, coscienti di poter provocare la morte propria o altrui, e' meno grave che coprire un abuso sessuale. Ma guarda! Io la vedo in modo completamente diverso.

R.

3 commenti:

Maria R. ha detto...

Mah, io non voglio fare "graduazione" di peccati, ma di certo, attentare (potenzialmente) alla vita altrui guidando ubriachi, è peccato. (non uccidere-non commettere atti impuri....stanno tutti nei 10 comandamenti, eh!)

Fra l'altro, se io mi metto alla guida ubriaca sono responsabile delle mie azioni (tanto più se ricopro un ruolo per il quale dovrei essere "senza macchia"), mentre se devo giudicare un altro, la cosa è, in un certo senso, meno dipendente solo da me, ma anche da come mi riportano le informazioni, dalle mie capacità di giudizio...insomma, a volte si mischiano troppe carte, per sembrare oggi, l'unica cosa che minaccia la Chiesa, siano gli abusi...


Buona giornata a tutti

Fabio ha detto...

Anche la Chiesa vuole mettere un freno alle intercettazioni

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/07/16/anche-la-chiesa-vuol-mettere-un-freno-alle-intercettazioni/

gemma ha detto...

la violenza ad un bambino la valuto come fatto orribile, anche la sua uccisione da parte di un ubriaco al volante (nel caso in questione solo potenziale ma comunque possibile). Mi pare puerile fare una graduatoria dei mali delle chiese, giusto per far apparire meno gravi quelli di chi è più simpatico al commentatore. In entrambi i casi poi, chi abusa dei bambini e chi beve, è spesso recidivo