venerdì 16 luglio 2010

Si nota una certa preoccupazione in Zizola per la trasformazione della CDF in un "megapotere giudiziario"

Clicca qui per leggere l'editoriale di Zizola.
Chiara la preoccupazione per l'aumento dei potere attribuiti alla Congregazione per la dottrina della fede. Cari commentatori, volevate un intervento del Papa che si caricasse di ogni responsabilita'? Eccoci, ma il ritorno al centralismo romano non riguardera' solo la pedofilia
.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

I vaticanisti liberal progressisti stanno facendo corto circuito :))
Alberto

Raffaella ha detto...

:-)))

Anonimo ha detto...

Da notare che Mixa non guidava ubriaco e che le accuse di matrattamenti e malversazioni non sono sfociate in nessuna denuncia. Eufemia
Apc-* Pedofilia/ In Germania si dimette vescova luterana Jepsen
Considerata responsabile di aver insabbiato accuse a un pastore

Amburgo, 16 lug. (Ap) - Accusata di non aver reagito con
sufficiente energia alle accuse di pedofilia rivolte ad un
pastore protestante, si è dimessa ad Amburgo, in Germania, la
vescova luterana Maria Jepsen. Jepsen, 65 anni, è stata la prima
donna ad essere stata eletta vescovo nella Chiesa luterana
tedesca."La mia credibilità è messa in dubbio"

Roma, 16 lug. (Apcom) - "La mia credibilità è messa in dubbio. Di
conseguenza non mi vedo nella condizione di annunciare la Buona
novella così come avevo promesso dinanzi a Dio al momento della
mia ordinazione come pastore prima e come vescovo poi", ha detto
la vescova luterana in una conferenza stampa convocata ad Amburgo
per comunicare alla stampa la decisione delle proprie dimissioni.

E' dalla fine della scorsa settimana che in Germania sono
cresciute le critiche nei confronti dei Maria Jepsen. A quanto
riportato dalla stampa tedesca, la vescova sarebbe stata
avvertita sin dagli anni Novanta delle accuse di pedofilia nei
confronti di un pastore di Ahrensburg (Schleswig-Holstein), che
avrebbe abusato sessualmente negli anni Settanta ed Ottanta di
tre dei suoi cinque figliastri e di una altra ragazza che faceva
parte di un gruppo giovanile.

In Germania si tratta del terzo vescovo che si dimette nel giro
di pochi mesi. Ad aprile si è dimesso il vescovo cattolico di
Augusta, Walter Mixa, con l'accusa di maltrattamenti fisici,
alcolismo e malversazioni finanziarie. A inizio dell'anno,
invece, era stata un'altra vescova protestante a dimettersi:
Margot Kaessmann ha lasciato la guida della Chiesa luterana
tedesca dopo essere stata sorpresa al volante in stato di ebrezza.

Ska

realista ha detto...

alla fine sono quasi tafazziani i cultori della chiesa insabbiatrice in balia dei tribunali. Più la chiesa viene attaccata ed è costretta a guardarsi dentro, più mali si scoprono da curare. E più si inaspriscono i controlli e meno si tollerano le devianze
Come se non bastasse, alla fine di tutta la polemica scatenata anche grazie all'aiuto della stampa anticlericale o simpatizzante della chiesa dissidente-progressista, uno di quelli che maggiormente ne è uscito con le ossa rotte è stato proprio Daneels, uno dei loro beniamini. E, risultato finale della continua accusa nei confronti della cdf presunta insabbiatrice, è stato l'aumento dei poteri della stessa odiata cdf
Per la serie, prendi su e porta a casa

Anonimo ha detto...

Si decidano!
Se il Papa non fa nulla, si lamentano che non agisce.
Se finalmente compie i giusti passi che gli permettono di agire, anche nei confronti di vescovi e cardinali, si lamentano che accentra potere nelle sue mani.
Jacu

Fabio ha detto...

E' Pietro la roccia cui tutti noi dobbiamo fare riferimento. E’ venuto il tempo in cui la Chiesa deve stringersi come non mai attorno a Pietro.
Il mondo è in preda alle lobby e alle ideologie più devastanti e l’uomo è in pericolo.
Ma dove c'è Pietro c'è la verità e, di conseguenza, la libertà. (“La verità vi farà liberi”). Inoltre, contro Pietro “le porte degli inferi non prevarranno”. Il Papato è destinato a crescere in autorevolezza agli occhi del mondo. Per questo è aspramente combattuto. Ma vincerà.

Anonimo ha detto...

Bella la citazione di Giovanni XXIII: in fin dei conti per Zizola "l'inferno di qua" che vivono le vittime di abusi non conta (cfr. Polanski).
Un po' alla volta esce fuori l'ipocrisia di fondo di questa bella gente che si spaccia da giornalisti... bravi, continuate cosi'.

marlene ha detto...

zizola ha scritto anche dei buoni articoli quindi non mi riferisco a lui ma in generale è ormai chiaro che le vittime hanno sempre contato poco.
lo scopo di certa stampa è sempre stato quello di distruggere il papa.
ora si ritrovano con un bel boccone amaro.

realista ha detto...

eppure il misericordioso, riformatore Giovanni XXIII, quello che nei commenti di Zizola tante cose non le avrebbe mai fatte (sono stati costruiti trattati su ciò che avrebbe o non avrebbe fatto se fosse vissuto oltre il Concilio), si è tenuto fino all'ultimo sia il cardinale Ottaviani che il sant'uffizio (di cui era a capo il Papa stesso e non Ottaviani, prima delle disposizioni successive di Paolo VI)
Ma poi, cosa si intende per soffio di misericordia? La sola tolleranza nei confronti delle eresie che piacciono?

un passante ha detto...

hanno fatto un gran casino per avere maggiore giustizialismo ed è arrivato il suppostone, anche con l'aiuto delle inchieste del NYT contro il prefetto della cdf, che tutto avrebbe potuto a sentir loro e nulla faceva, e delle denunce degli amici radicali. Aggiungerei al commento di realista: si è voluta la bicicletta targata cdf responsabile e vigilante su tutto? Ora si pedali! Impossibile pensare che la pulizia una volta iniziata non riguardasse tutto

massimo ha detto...

questa volta ha fatto un articolo orrido,finisce con far capire che non ha chiaro il concetto di eucarestia e concelebrazione(ribadito anche dal concilio)della chiesa cattolica,veramente questa volta è andato in tilt,non si tratta di libertà di pensiero,si tratta di deficit nel conoscere la dottrina della chiesa.un vaticanista deve conoscere(diverso da aderire o condividere la dottrina)la dottrina di chi vuoi parlare.........sono deluso.

euge ha detto...

Sapendo, come Zizola vede Benedetto XVI, praticamente come il fumo agli occhi, non ci si poteva aspettare che questo articolo!

Anonimo ha detto...

"....il ritorno al centralismo romano non riguardera' solo la pedofilia." E' proprio questo che li atterrisce, Raffaella. Cosa vuoi che gliene fregi delle misure che verranno prese nei confronti di qualche prete invertito e depravato! Ed è per questo che non la pianteranno, anche quando tutti i preti pedofili fossero ai ceppi in qualche segreta vaticana.