martedì 31 agosto 2010

Gheddafi ha finalmente lasciato il suolo italiano...adios!

Una figura del genere per l'Italia non si vedeva da anni, forse da quando si sbarro' la porta della Sapienza al Papa.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

La Padania attacca Gheddafi: "L'Europa sia cristiana".
http://www.repubblica.it/politica/2010/08/31/news/la_padania_va_allattacco_leuropa_sia_cristiana-6641909/?rss

Alberto

SERAPHICUS ha detto...

No, non direi. Sono molti anni che si vedono analoghe figure quasi ogni giorno. In questo caso si vedeva in modo molto particolare quanto uno stato possa essere disposto ad abbassarsi per l'amor del denaro (d'altronde: anche questo si può osservare quasi tutti i giorni).
Sarebbe da ricordare la parola di uno statista famoso del 900: "Gli venderemo la corda alla quale li impiccheremo". Ecco cosa succede quando si perde ogni forma di radice, di buoncostume, di etica, di lungimiranza, di desiderio di verità, quando la "politica" si riduce a "affari", quando al posto delle idee, delle grandi e fondate concezioni della vita si mettono lo spettacolo, l'effimero, l'apparenza.

Anonimo ha detto...

Il vero problema è che da troppo, troppo tempo non vediamo un vero statista. Nani e ballerine, invece, a iosa e da troppo troppo tempo.
Alessia

sonny ha detto...

Salam al tappetaro.

Anonimo ha detto...

Il problema non è solo il nano: il problema sono anche alcuni alti prelati che in quel nano cercano e trovano il loro punto di riferimento politico, pensando magari di potersene avvantaggiare. Ma non comprendono che Berlusconi per il suo tornaconto personale farebbe qualsiasi cosa.

Oltre che trovo assurdo che un divorziato, affiliato alla p2, libertino impenitente sia tanto corteggiato dai vescovi!

Jacu

gemma ha detto...

il problema sono anche gli altri jacu, secondo la cui idea di laicità il Papa e la Chiesa dovrebbero intervenire solo sul sociale. Ogni intervento su vita e famiglia è percepito come indebita ingerenza, nei loro cortei il Papa e i vescovi sono sempre sbeffeggiati, il crocifisso è un ornamento superfluo, l'otto per mille un furto, l'insegnamento della religione cattolica qualcosa di cui liberarsi e l'università un luogo in cui tutti possono parlare tranne il Papa. Molti cattolici smarriti non sanno più dove volgersi, e questa è la triste realtà

Anonimo ha detto...

Concordo con Gemma e faccio a tutti una domanda alla quale spero arrivino risposte: chi, tra gli attuali leader politici, può realmente rappresentarci? Se la risposta è "nessuno", che fare? Forse è arrivato il momento di mettersi in gioco, di ascoltare i quotidiani appelli del Santo Padre ai giovani cattolici di impegnarsi in politica... e penso che lo dica anche perchè non intercetta dei validi interlocutori.
Magari, Raffaella, puoi creare un post per tale iniziativa....
Un abbraccio,
Nicola

Anonimo ha detto...

Concordo con Gemma e Nicola. E' ora di mettersi in gioco e di creare un movimento politico veramente cattolico, perché la realtà drammatica è che gli avversari del governo nell'attuale Parlamento (UDC compresa) riescono nell'impresa di dimostrarsi nei fatti e nelle decisioni concrete ancor meno cattolici di esso. Impresa certamente clamorosa. Ma tant'è, nella mia regione una mozione volta ad informare le donne sui rischi della RU 486 è stata bocciata a causa del voto contrario non solo della sinistra ma anche dell'IDV e dell'UDC. Si potrebbero fare altre centinaia di esempi.
Condivido il fatto che Raffaella non si sia mai voluta immischiare e che questo blog non è il luogo adatto, ma qualcosa bisognerà pur fare...
Alberto

Abelardo ha detto...

Gheddafi va via...
Bertone desaparecido...
Berlusconi 'mo va da Putin e poi vola da Mugabe...
Ma che bella Italia!

Anonimo ha detto...

Cari Gemma ed Anonimo,
creare ex novo una classe di politici di cattolici doc è molto difficile, per varie ragioni, e mi permetto di elencarne alcune:
1) i giovani,con qualche capacità, se "vengono lanciati nell'agone politico" da emissari o istituzioni della chiesa (tanto per non fare nome ne cito uno: Buttiglione)finiscono soprattutto per diventare più che dei "baciapile" dei baciapoltrone, dalle quali non li schioda neppure il buon Dio;
2) vengono eccessivamente condizionati dagli interventi di interferenza diretti od indiretti di cardinali, vescovi, monsignori, presbiteri, i quali pensano "che i cattolici da loro supportati siano al loro guinzaglio, pronti ad abbaiare quando i religiosi lo chiedano;
3) gli uomini politici di provenienza cattolica sono spesso "dilaniati" nell'animo dal timore di scontentare, nei nuovi provvedimenti da dottare, alcune categorie a beneficio di altre; l'incertezza determina in loro la sistematica difficoltà a decidere su qualsiasi cosa, a scegliere una linea di politica poco gratificante, anche se fondamentalmente giusta. Il risultato è la teoria, che fu a suo tempo di Aldo Moro ed altri, delle considette "parallele convergenti", con la quale, buttando alle ortiche la geometria, si pretendeva di incensare sia il diavolo sia l'acqua santa;
4) a mio avviso il politico cattolico "di valore" dovrebbe starsene lontano il più possibile dal Vaticano, vivendo la sua esperienza di uomo di potere nel rispetto sostanziale del Vangelo, ma senza dover rendere conto ogni volta alla Chiesa sui provvedimenti che propone, per il bene sostanziale del Paese, e che il parlamento poi eventuamente convertirà in legge; un governo italiano che subisca continuamente, per qualsiasi faccenda (es:l'espulsione dei clandestini) i rilievi sistematici dalle Gerarchie è sostanzialmente impossibilito a governare.
Queste sono alcune delle ragioni per cui i politici cattolici dotati di indubbie capacità e carismi (non i politici mezze calzette che aspettano sempre l'input della Chiesa prima di muoversi) faticano ad emergere e forse, non pochi di loro, neppure ci tengono ad emergere in queste condizioni.

Ambrosiano, ma cattolico ha detto...

Un giro di passerella ormai non lo si nega a nessuno!
Gheddafi può fare e dire quello che vuole in un'Europa che non ha riconosciuto le sue radici ebraico-cristiane, ma che si riconosce solo nella moneta!

Per quanto riguarda Berlusconi, io so che è fuori della comunione chi è risposato, tipo il cattolicissimo portatore di valori crist Casini: il premier, oltre a non aver più una seconda moglie, non ha nel simbolo del suo partito croci; si impegna soltanto nella difesa di alcuni valori "naturali" condivisi con la Chiesa.
Ai prelati non deve interessare altro: non vedo perchè non devono interloquire con lui se non segue il catechismo della chiesa!!!

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo delle 16.18, a mio avviso lo Spirito è uno solo! Non si può dire: "politici cattolici lontani dal Vaticano" perchè se in te vive lo stesso Spirito che anima oggi Benedetto XVI (e nei Cristiani realmente vive il medesimo Spirito che vive nella Chiesa) non posso che "pensarla" come il Santo Padre ma anche come il Parroco di periferia che vive il Vangelo. E se sono un politico, da politico ho uno sguardo di fede sulle cose per le quali sono chiamato a votare! In definitiva noi tutte le domeniche nel Credo diciamo "Credo la Chiesa, una Santa, Cattolica ed Apostolica"... "credo la Comunione dei Santi"... etc.... Mi chiedo: perchè il fronte "laicista" è unito e compatto nel difendere le proprie convinzioni ed il Cristiano si deve sempre fare la domanda se è un caprone o no? Lo Spirito Santo è uno e vive, è Dio e ci ha fatto la grazia immensa di vivere anche dentro di noi, poveri peccatori!
Saluti,
Nicola

Anonimo ha detto...

Riguardo i "nani" non alludevo esclusivamente al nano per antonomasia, ce ne sono, ahinoi molti altri, pure fra i vescovi
L'ho già detto manca un vero statista. Speriamo sia almeno in formazione. Per concludere, se ho interpretato bene cio che ho letto, non penso sarebbe una buona idea dare al blog degli amici di Papa Ratzinger un volto politico, oscurerebbe il motivo per cui e nato e la sua libertà di poterle cantare a tutti in modo chiaro come ora,
Alessia

gemma ha detto...

dal corriere di oggi, di Giuseppe De Rita:
"Il cattolico postmoderno e lo scarso peso in politica"

http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=TNCLB

Anonimo ha detto...

Assolutamente e pienamente d'accordo con te, Alessia. Da me è nata non l'iniziativa di dare un profilo politico al blog nel senso partitico ma di farci un servizio a vicenda: condividere il disagio del cattolico "non adulto" rispetto al voto e provare a disegnare un profilo del vero rappresentate del voto cattolico senza identificarlo necessariamente con una persona oggi nota (anche perchè mi par di capire che oggi non ci sia). Alla fine probabilmente tutti ci troveremo a votare il meno peggio ma ho anche il desiderio di essere un giorno (ci sarà mai?) contento di dare il mio voto a qualcuno che rispecchi quanto detto in precedenza da tutti noi. Detto questo ritiro ufficialmente la proposta di fare un "topic" sulla questione politica. Forse mi sono lasciato troppo andare e vi chiedo scusa.
Nicola

gemma ha detto...

la penso come te alessia, riguardo alla connotazione politica del blog. Quando qualcosa o qualcuno non ci convince, lo diciamo, indipendentemente che sia di destra o di sinistra o che indossi la talare. Mi fanno molto sorridere certe recensioni dei blog che leggo ogni tanto secondo le quali questo sarebbe un blog di destra. Ma sono a farle gli stessi che cosiderano papa Benedetto come uno di destra. Capiranno mai che il Papa non è politicamente etichettabile nè assimilabile? E che la difesa della vita non può essere di sinistra quando appartiene a derelitti ed immigrati e di destra quando è nascente o morente?

gemma ha detto...

non ci vedo nulla di male nicola nell'istituire una discussione su questo, che è ormai un problema non indifferente. In fondo un pò lo stiamo già facendo
Qui è bello anche perchè si propone, poi lella decide:)

Anonimo ha detto...

Giusto, è la nostra Lella la webmistress :-)))
Alessia

Anonimo ha detto...

quali sono i problemi dei cattolici in italia?
possono andare quando vogliono in una delle innumerevoli chiese sparse sul territorio, possono sposarsi in chiesa e non, possono girare col crocifisso addosso, possono fare un sacco di cose in piena libertà.
qual'è il problema?

Raffaella ha detto...

Qual e' la condizione dei Cattolici in Libia?
R.

gemma ha detto...

e qual'è il tuo problema anonimo se discutiamo fra noi da chi vorremmo essere rappresentati pensando al futuro?

euge ha detto...

Concordo totalmente con i post di gemma e di Nicola!

Anonimo ha detto...

primo: mi sembrava che qui ci si stesse lamentando dei politici italiani e dei problemi italiani. quindi, invece che rispondermi, si sposta il tiro sui problemi dei cattolici nel mondo.
secondo: l'italia è il paradiso dei cattolici. i politici combinano danni in ogni campo, ma non venitemi a dire che questi politi hanno in qualche modo reso la vita più difficile ai cattolici nell'esercizio della loro fede.

Anonimo ha detto...

io concordo perfettamente con anonimo delle 1618. Proprio perché autenticamente cristiano un vero politico cattolico dovrebbe stare lontano dal vaticano. L'uomo politico che si avvicini oqqi al vaticano come l'uomo vaticano che si avvicina al politico trasgrediscono entrambi il vangelo. ED é questo che chiede BenedettoXVI,credo fosse messori,che giustamente diceva che Ratzinger spesso non sicurava degli affari politici italioti,perché abituato in Baviera dove i politici senza suggerimenti della chiesa sapevano occuparsi veramente del bene comune. Poi il rispetto della vita dev'essere imprescindibile, ma la liberta di scelta dei cittadini quando questa non riguarda terzi dev'essere altresi garantita, anche se prevede comportamente non cattolici, divorzio per esempio,io sono contrario,ma la possibilità deve esserci anche se si deve sempre cercare di difendere il matrimonio. Il contrario riguarda l'embrione che é indifeso e va difeso dallo stato.

Max

Ambrosiano, ma cattolico ha detto...

Ma io sempre mi chiedo: quando si dice "i vescovi dichiarano", si parla del card Bagnasco, del card di Milano, di qualche portavoce o di qualche card o vescovo che ama "far" politica?
C'è qualcuno che mi sa rispondere?

Non sarebbe più normale che si riportasse il nome del dichiarante, senza generalizzare?
Il generalizzare mi sembra un tirar colpi ad avversari politici
usando i cattolici come "inutili scemi"
Sono i poteri forti che usano questi metodi o prelati massoni?