mercoledì 1 settembre 2010

La Sicilia: ribelle e devota (Nino Barraco)

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Da Siciliano: basta con le litanie dei profeti dei nostri tempi! Non basta essere un galantuomo, un fedele servitore dello Stato, per essere un martire nel senso cristiano. Ci siamo messi a fare gli educatori della società civile e abbiamo dimenticato di annunciare Gesù Cristo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti qui. La nosra gente è superstiziosa e pagana, ma noi crediamo che sia ancora religiosa. Il contenitore è rimasto quello della religiosità, ma il contenuto è...sparito. Che ce ne facciamo del contenitore? E, cosa più grave, guardandolo ci illudiamo ancora che la Sicilia sia cristiana. Ma in quale isola vive Barraco? O, meglio, da quale prospettiva vede le cose? A me pare che osservi dall'angolo di visuale dei cattocomunisti...

Anonimo ha detto...

Infatti!
B.P. Lodi