martedì 19 ottobre 2010

Il governo ci ripensa, dal 2014 addio esenzione Ici per la Chiesa (Repubblica). Bene!

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Va benissimo. Si carichi la Chiesa anche di questo peso, ma ci si aspetti delle conseguenze. Come ho gia' detto piu' volte, si pensi alla chiusura di centri di accoglienza, centri per tossicodipendenti, mense, caritas...
Si doti ogni persona attualmente assistita dalla Chiesa di un biglietto con gli indirizzi dei maggiori quotidiani, di molti deputati (italiani e soprattutto europei) a cui rivolgersi per avere i servizi.

A me va benissimo che la Chiesa si occupi solo della cura pastorale dei fedeli cattolici. Non so quanto vada bene allo Stato.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon giorno Raffaella. hai perfettamente ragione! se tutti gli enti e istituti e comunità e case famiglia, ecc. appartanenti alla Chiesa chiudessero per l'impossibilità di sostenersi, scoppierebbe un'emergenza sociale nel Paese difficilmente gestibile, anche dal più virtuoso dei governi. E poi, ci dimentichiamo che lo stesso "privilegio" attualmente lo hanno sedicenti associazioni come scuole di danza, palestre e affini, che tutto sono meno che associazioni senza fini di lucro e che comunque non apportano alcun vantaggio al bene comune? Ma come si fa ad essere così miopi, solo per attaccare la Chiesa cattolica!!! Maria Pia

Anonimo ha detto...

Infatti penso sarebbe giusto far pagare Ici e Iva a tutti. E detrarre le spese per l'istruzione privata, come si fa per le degenze e le visite mediche, almeno per la scuola dell'obbligo. Comunque di solito dove la Chiesa non ha privilegi i fedeli sono di più e contribuiscono al suo mantenimento più volentieri. Eufemia

Anonimo ha detto...

Intanto il radicale Turco, la cui radio campa senza pubblicità e coi soldi pubblici, già mette le mani davanti. Eufemia
CHIESA. ICI, M.TURCO (PD): ANCI E ALBERGATORI BATTANO UN COLPO


(DIRE) Roma, 19 ott. - "La norma del decreto sul federalismo
fiscale, approvato dal governo, che dal 2014 abolisce l'esenzione
dall'Ici per gli enti ecclesiastici e' in pericolo".
Lo dice il deputato radicale del Pd Maurizio Turco, ai microfoni
di CNRmedia: "Abbiamo la certezza che il testo sara' cambiato,
anche se i senatori e i deputati radicali si batteranno fino in
fondo. Io pero' spero- aggiunge Turco- che esca allo scoperto
l'Anci. I comuni italiani, solo di Ici relativa ad immobili
utilizzati a fini commerciali censiti, rinunciano a mezzo
miliardo di euro all'anno. L'Anci non ha niente da dire? E
l'Associazione albergatori di Roma? Come mai non ha nulla da dire
di fronte a tutti questi ex luoghi di culto diventati alberghi, e
che pero' non pagano le tasse come gli alberghi?".
Conclude Turco: "C'e' qualcosa di incomprensibile. Tra l'altro
la Chiesa cattolica italiana di 8 per mille incassa un miliardo
di euro l'anno e ne fa quello che vuole".

(Com/Pol/ Dire)
16:30 19-10-10

Raffaella ha detto...

Un vero peccato lasciare cadere quella norma.
Forza! Sia approvata in modo che possiamo distribuire i buoni mensa al piu' presto :-)
R.

Anonimo ha detto...

il vero scandalo esenzioni sono:circoli privati:tasse 0 e vanno dai ristoranti, alle discoteche ai club per scambisti tutto senza dichiarare nulla. l'unione discoteche, ristoratori, pub eccetera che fa?

agriturismi, nessun obbligo di esporre i prezzi e di fare fattura, nessuno denuncia niente , ho parecchi amici che fanno quest'attività :una vera miniera d'oro e una vera truffa allo stato

stabilimenti balneari loro pagano zero e un ristoratore di fronte a 10 metri, ha tutte le tasse e le norme igieniche da rispettare

vogliamo parlare dei circoli arci?

guarda cas si attacca colo l'unico esentato che usa i soldi risparmiati per fini sociali.

sono però d'accordissimo per l'ici alla Chiesa di quelle case ricevute in donazione per opere di bene, da cui però il vicariato non si é fatto scrupolo di cacciare intere famiglie per mettere affitti a prezzo di mercato.(eh si sotto prezzo si vendono solo interi palazzi a ministri e associati). In quel caso non vedo perché la Chiesa dovrebbe essere esentata rispetto a qualsiasi cittadino

Max