giovedì 21 ottobre 2010

Lettera del Delegato Pontificio ai Legionari di Cristo e ai membri consacrati del Regnum Christi (19 ottobre 2010)

Clicca qui per leggere il testo della Lettera di Mons. De Paolis.

La battaglia di Benedetto XVI contro la pedofilia nella Chiesa: il "caso" Maciel Degollado, la "visitazione apostolica" ordinata dal Papa nei confronti dei Legionari di Cristo e la nomina del "Delegato pontificio"

3 commenti:

SERAPHICUS ha detto...

Scusate, non capisco che cosa dice De Paolis Non so cosa vuole. E' una lettera - misteriosa, senza inizio, senza fine. Qualcuno mi puo' aiutare??

Confido nella mente tagliente e analitica di Raffaella.

Raffaella ha detto...

La definirei una lettera "interlocutoria".
Per ora nessuna decisione forte, ma tentativo di iniettare fiducia nei membri della Legione.
Va bene come "lettera degli abbracci". Ora pero' servono i fatti.
Per ora abbiamo letto solo parole. Credo che sia normale perche' la nomina del Delegato e' relativamente recente. Speriamo pero' in una accelerazione delle decisioni.
R.

Anonimo ha detto...

sottolineerei per lo meno qualche passaggio chiarificatore sul ruolo del Delegato in relazione ai tanto discussi superiori:

"con la nomina del Delegato Pontificio la Legione non viene commissariata, ma viene accompagnata nel suo cammino attraverso il Delegato Pontificio. Il Decreto Pontificio infatti, riconosce e conferma i superiori attuali. Questo significa da una parte che i superiori rimangono in carica a norma delle costituzioni; e dall’altra che essi devono procedere in armonia con lo stesso Delegato Pontificio"

"...il cammino ulteriore, che non consiste più in quello di visitatore o commissario, ma in quello di accompagnare il cammino di rinnovamento, particolarmente in vista di un Capitolo Straordinario che dovrà elaborare un testo costituzionale da sottoporre alla Sede Apostolica [...] E’ un compito che spetta a tutti e tutti pertanto devono essere coinvolti e responsabilizzati. Ma è evidente che tale compito compete soprattutto ai Superiori"

"Per gli Istituti religiosi in genere si lamenta che in nome del rinnovamento postconciliare richiesto dal Concilio, è venuta a mancare la disciplina e il senso dell’autorità, con una certa rilassatezza anche nella pratica dei consigli evangelici e con una crisi vocazionale impressionante, nonostante la ricchezza della teologia sulla vita religiosa che si è sviluppata in questo periodo; per i Legionari invece si tratta di aprirsi di più a questo rinnovamento postconciliare della disciplina e dell’esercizio dell’autorità" senza che si trasformi in "in indisciplinatezza e rilassatezza"

Ergo non attendiamoci novità calate dall'alto: si auspica che la nuova rotta venga dai Superiori stessi, supervisionati dal Delegato (paragrafi II.2-3). Modifiche e nuove costituzioni usciranno dal Capitolo, non attendiamoci news prima della sua indizione e conclusione. Si mette al bando chi auspicava lo scioglimento della congregazione (i "vaticini" al punto IV) o uno snaturamento, pur essendo necessaria una moderazione dellesercizio dell'autorità. I superiori sapevano della condotta di Maciel? Mi aspetto a breve un commento di Magister sul paragrafo III.2

JP