mercoledì 24 novembre 2010

Con quel maglione nero sotto l’abito bianco. Luigi Accattoli commenta il suo incontro di ieri con il Santo Padre

Clicca qui per leggere le impressioni e la "cronaca" (deliziosa) dell'incontro di Luigi Accattoli con il Papa subito dopo la presentazione de "Luce del mondo".

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Intervista del Nationale Catholic Register al card. Burke: "Che cosa il Papa voleva dire davvero".

http://www.ncregister.com/daily-news/cardinal-burke-what-the-pope-really-meant?utm_source=NCRegister.com&utm_medium=email&utm_campaign=91b079492b-RSS_DAILY_EMAIL#When:04:05:32Z

Tutta da leggere. Qualche estratto:
In nessun modo il Papa vuol dire che la prostituzione è moralmente accettabile, né che l'uso del preservativo è moralmente accettabile. Parla di un inizio della liberazione dalla schiavitù del sesso e di un segno di qualche risveglio morale.
Il Papa è il principale fondamento dell'unità della Chiesa. Il dialogo con gli Ortodossi non si risolve finché lo ritengono solo come uno dei Patriarchi.
Penso che la prima caratteristica per cui la gente lo ama sia la sua bontà.
Voglio essere un cardinale che sta al 100% con il Santo Padre.

Alberto

Anonimo ha detto...

http://sperarepertutti.blog.lastampa.it/sperare_per_tutti/2010/11/i-pompieri-e-il-profilattico.html
Alessia

Anonimo ha detto...

Il nostro Papa è infinitamente superiore a qualsivoglia suo collaboratore. Anche i migliori, come il card. Burke, quando si dimostrano più papisti del Papa.
Questo tentativo di interpretarlo(o smentirlo?) il è penoso.
Alessia

Alice ha detto...

"Parla di un inizio della liberazione dalla schiavitù del sesso e di un segno di qualche risveglio morale."
Non ho letto tutto l'articolo ma questa frase mi pare corretta.
Comunque stasera ho preso il libro, l'hanno mandato solo nel pomeriggio, pare sia stato problema di corriere.

Anonimo ha detto...

Alessia, non vedo perché Lei debba -in questo caso, sì, 'più papista del papa'- insultare gratuitamente il davvero eminente Cardinale Burke, presa dallo zelo nel difendere il regnante Pontefice. Inoltre, dirò di più: ritengo che finalmente, in Burke ormai divenuto Cardinale, il Papa avrà la possibilità di avere d'ora in poiin Curia un "Ratzinger di Ratzinger"..

Anonimo ha detto...

Su una cosa posso convenire con quello che mi sembra il pensiero di Alessia. La spiegazione di Burke (che peraltro ho riportato per fretta molto male in quanto sottolinea anche l’importanza della preoccupazione di non infettare l’altra persona) sembra meno chiara della risposta del Papa (e che potrebbe tradursi – il Papa perdoni il mio pressapochismo - è meno peggio commettere un solo peccato mortale che commetterne due, specie se il secondo è un omicidio). Dottrina non nuova, già espressa per esempio da S. Alfonso, dal card. Barragan e dalla stessa Humanae Vitae (“se è lecito, talvolta, tollerare un minor male morale al fine di evitare un male maggiore” ecc., HV 14) e ampiamente applicata in Confessionale.
Bisogna però considerare che Burke rispondeva a un giornalista subito dopo le anticipazioni dell’O.R. e l’immediato battage mediatico che parlava addirittura di “libertà di prostituirsi purché col preservativo”, interpretazione che non poteva non smentire (non era ancora pubblicata la nota di Lombardi).
Più interessante mi pare invece l’altra parte dell’intervista, dove per esempio dissente da Mons. Muller sulla vicinanza di una soluzione dello scisma con gli Ortodossi. Non ho l'autorità per dire se abbia ragione, e quanto la sua coincida con quella del Papa, ma è una posizione autorevole da non sottovalutare.
Quanto a questa espressione oggi abusata (essere più papisti del Papa), mi pare che siamo a volte noi a rischiare di esserlo. Persino nel libro “Gesù di Nazareth” (altissima e ponderosa espressione del dottorato di Ratzinger) il Papa scrive: “Non ho di sicuro bisogno di dire espressamente che questo non è in alcun modo un atto magisteriale. Perciò ognuno è libero di contraddirmi”. Un’intervista non solo non è un atto di Magistero infallibile ma nemmeno uno di Magistero ordinario. Che un Cardinale non possa non dico contraddirlo ma nemmeno interpretarlo (più o meno correttamente) a domanda di chiarimenti di un giornalista o di un fedele non mi pare affatto corrispondere all’opinione del Papa. Ancor meno corrisponde all’opinione del Papa il dileggio generalizzato di tutti i Cardinali e Vescovi, spesso qui trattati da minus habentes o peggio.
Alberto