venerdì 19 novembre 2010

Pochissima rilevanza sui giornali di ieri all'appello del Papa per Asia Bibi. Evidentemente c'è una gerarchia anche fra donne condannate a morte

Una sola parola: vergognoso!

Ecco le testate che hanno riferito dell'appello:


AVVENIRE del 18/11/2010 SPARTIACQUE PER GLI UOMINI E LE NAZIONI (SCAGLIONE FULVIO)

FOGLIO del 18/11/2010 QUALCOSA SI MUOVE PER ASIA BIBI, CONDANNATA A MORTE PERCHE' CRISTIANA (DE MATTEO GIUIA)

MESSAGGERO del 18/11/2010 IL PRESIDENTE TALABANI "GRAZIA" TAREQ AZIZ IL PAPA: "LIBERATE ASIA BIBI" (BERTI MARCO)

RIFORMISTA del 18/11/2010 L'APPELLO DEL PAPA PER ASIA, LA "BLASFEMA" (PELOSO FRANCESCO)

2 commenti:

gemma ha detto...

senza evidentemente, è un dato appurato. E ne prendiamo atto. Nessuno tocchi Caino ma dell'Abele cristiano nei salotti non frega niente a nessuno, anche perchè queste per la maggior parte dell'occidente sono solo beghe religiose, di gente fuori moda che un pò se le va a cercare. Forse se avesse assassinato qualcuno, si sarebbero mossi quantomeno i radicali...
E che dire della questione del Nobel cinese per la pace? Di fronte agli interessi economici la voce grossa con la Cina è durata poco. Giusto qualche bau iniziale per non perdere la faccia, poi...a cuccia!

Anonimo ha detto...

In tv ieri a "uno Mattina" ne hanno parlato e Frattini ha annunciato la riapertura delle indagini, considerandolo un passo importante. io però non l'ho visto quindi non so dire. Poi al tg1 delle 13.30 hanno fatto un servizio, riportando appunto il collegamento di Uno mattina. Per il resto... non so. Comunque avete ragione a dire che la mobilitazione in ambienti non cattolici è decisamente inferiore rispetto a quella per Sakineh. non possono certo mettere in luce positiva il Papa e i cattolici, andrebbe contro la loro "missione", no?!! Maria Pia