venerdì 19 novembre 2010

Presentato a Roma il romanzo verità "Ladro di luce" di Josefa Rhocco. E' la storia di un "femminiello" e del prete che lo salvò (Izzo)

EDITORIA: LA STORIA DI UN FEMMINIELLO E DEL PRETE CHE LO SALVO'

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 18 nov.

I giornalisti de La Stampa Marco Tosatti e Flavia Amabile hanno presentato questa sera, alla Libreria Ave di via della Conciliazione, "Ladro di luce", un romanzo verita' pubblicato da Serarcangeli.
Josefa Rhocco, l'autrice, ha inteso rispettare la privacy dello sfortunato protagonista della storia - un giovane ex prostituto da lei intervistato - modificandone il nome e ambientando la sua toccante vicenda nel Cilento, in un contesto cioe' diverso da quello dove realmente si e' svolta, cioe' il piccolo centro del Sud dal quale il ragazzo scappa dopo aver subito uno stupro. E dove pero' poi ritorna quando anche Napoli diventa un inferno per lui.
Negli anni '70, non c'erano ancora i trans e i "femminielli", adolescenti efebici e infelici, avevano un grande mercato.
Droga e prostituzione uccidono troppo vicino al giovane, e questo lo spinge a fuggire di nuovo per cercare l'aiuto del prete del suo paese, don Luigi: l'unica persona che - combattendo contro i pregiudizi dei benpensanti del luogo - aveva sempre mantenuto una porta aperta per il ragazzo, quella della piccola parrocchia "edificata su una roccia che se la guardi dal basso, laggiu' immerso nell'acqua, ti sembra un miracolo che possa mantenersi stabile".
Il sacerdote, del quale, prima di andare a perdersi in citta', aveva tradito la fiducia tentando un furto in sacrestia, nonostante tutto lo riceve a braccia aperte. E trova le parole per consolarlo: "sai - gli dice - Dio lassu' ti ama cosi' come sei, Lui non ti chiede niente".
Significativamente la copertina del libro propone un dettaglio della Crocifissione del Tintoretto.
Come la fronte del Cristo, grondano di dolore le parole che l'autrice ha raccolto dalla testimonianza dell'ex femminiello. Ma c'e' anche tanto lirismo nelle pagine del racconto, tanta ingenua sincerita'. E soprattutto - forse anche al di la' delle intenzioni di chi lo ha scritto, cone ha notato il vaticanista Tosatti - c'e' l'eco della speranza cristiana in questo piccolo libro che non si propone altro che raccontare il dramma di una vittima e il coraggio di chi lo ha aiutato a sopravvivere. In sala, tra il pubblico, c'erano stasera anche l'attrice Tosca D'Aquino, il conduttore di "A Sua Immagine" Rosario Carello e il produttore televisivo Massimo Martino.

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