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Il "blog degli amici di Papa Ratzinger", già "Papa Ratzinger blog [3], vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione
3 commenti:
Buongiorno Raffaella,
c'e' da notare una cosa in tutto questo affaire di Wikileaks: come si formano "opinioni e posizioni ufficiali" dal nulla o quasi. E una volta che quella "ufficiale" e' definita, la frittata che si e' fatta puo' andare avanti per anni.
2.500.000 persone che accedevano a quelle informazioni sono quasi come tutti i dipendenti pubblici italiani! Quindi non mi paiono tanto segrete. Inoltre gli americani ci azzeccano poco (si veda le presunte armi chimiche di Saddam Hussein). Io cico solo che dopo la morte di Woitila quello che notai di piu'(al funerale ecc.) era il cardinal Ratzinger. Ora, non mi intendo di gerarchie vaticane, ma non si puo' dire che era un cardinale anonimo (come fu Woitila, per l'opinione pubblica, alla sua elezione del 78).
Parere mio si intende....(e nel 78 avevo 10 anni!).
Alberto2
Gli americani ora come allora si basano molto sugli articoli di John Allen, il quale nel frattempo si è alquanto redento. Ma dopo la botta del conclave nessun altra rivelazione, se non gli autogol episodici cui sono appesi i poveri giornalisti. E lo Spiegel che ce n'ha per tutti, per pareggiare i conti con il Papa, deve rivangare il caso H. (Meno male che Tettamanzi no sa l'inglese). Eufemia
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