mercoledì 30 dicembre 2009

Damilano scrive un articolo-fiume contro il Papa o contro Bertone? Leggiamo fra le righe...in ogni caso non è questo il modo di trattare il Pontefice!


Clicca qui per leggere il lunghissimo articolo di Damilano segnalatoci da Alessia.
Qualche considerazione.
Si tratta di un pezzo che non mostra alcun rispetto per il Santo Padre. Si utilizza l'incidente della Messa di Natale per dimostrare la fragilita' del Pontificato, argomento di per se' assurdo. Sarebbe come dire che l'attentato del 1981 ha pregiudicato il resto del Regno di Papa Wojtyla. Sappiamo che non e' stato cosi'...anzi!
Caro Damilano e cari signori del gruppo Espresso, non attacca! Il 2009 e' stato l'anno piu' importante e significativo che la Chiesa abbia visto da decenni a questa parte. E' questo che da' fastidio? Ci dispiace tanto...
E' ovvio che un articolo del genere non puo' che farci imbestialire ma in fondo, proprio in fondo, puo' anche essere istruttivo.
Non dice cose nuove in realta', ma conferma cio' che molti di noi pensano.
Non possiamo non concordare con Damilano quando scrive che il Santo Padre si disinteressa di giochetti politici e di cordate.
E' vero! Il Papa vola talmente alto da non sfiorare nemmeno le misere beghe interne ai Sacri Palazzi (ammesso che esistano davvero).
Il Papa scrive? E che cosa deve fare un Pontefice? Fare scrivere ad altri discorsi ed omelie?
Caro Damilano, noi Cattolici abbiamo bisogno di tornare all'ABC! Abbiamo bisogno del Papa che ci spieghi i fondamenti della nostra fede che abbiamo perso per strada o che nessuno ci ha mai fatto capire.
La lettera del Papa ai vescovi e' stato il documento piu' illuminante che un fedele abbia mai avuto la fortuna di leggere, paragonabile alle Lettere di San Paolo.
Li' c'e' tutto Joseph Ratzinger.
Il Papa e' solo? No! Milioni di fedeli sono con lui, pregano per lui, gioiscono e si preoccupano con lui e per lui.
Preti, vescovi e cardinali "oppositori" non contano proprio nulla, ma saranno giudicati (non da noi ovviamente!) nella misura in cui saranno stati capaci di stare in comunione con il Papa e non con i media.
Leggendo bene l'articolo si deduce che il vero obiettivo non e' tanto Benedetto XVI (verso il quale comunque non si lesinano offese e cattiverie), ma il cardinale Bertone.
Le rane dalla bocca larga che tanto amabilmente hanno parlato con Damilano, probabilmente chiedendo di rimanere anonimi, dovrebbero guardarsi allo specchio e...finite voi la frase.
In tutta onesta' non puo' che farmi piacere sapere che il Papa se ne infischia delle cordate e dei giochetti.
E' la conferma che non sbagliato a dedicargli questo blog ed a riservargli un affetto filiale che nessuno potra' mai fare venire meno.
Avanti cosi' con retroscena e cattiverie. Personalmente volo piu' in alto insieme agli amici del blog ed al Papa
.
Raffaella

Vedi anche:

Camillo (Ruini) superstar. Scriverà i testi della Via Crucis, custodirà l’opera di Ratzinger e deciderà su Medjugorje. Melloni pro Bertone vs Ruini

26 commenti:

Anonimo ha detto...

Piccola correzione! Con il Papa ci sta qualche centinaio di milioni di persone!
Per il resto un Papa che è attaccato dagli uomini del mondo è un Papa autentico vicario di cristo!
Altro dal card. tettamanzi e dal suo ex che cercano il consenso del mondo e vogliono trasformare la Chiesa nella "sinagoga di satana" di giovannea memoria!
io stò con Benedetto!
Matteo Dellanoce

euge ha detto...

Si appunto Raffaella voliamo in alto senza abbassarci a certi livelli che contemplano il chiacchiericcio da vecchie comari di paese.
L'incidente del 24 un segno di debolezza ma di chi? Non certo del Papa se c'era qualcuno debole quella sera era la signorina che ha scambiato il Papa per un bambolotto; questo episodio per essere reso più sinistro, è stato paragonato alla caduta di calcinacci del 75 che investì Paolo VI: Ma, dico vi rendete conto che razza di accostamenti forzati che fanno taluni? L'unica cosa che auspico è ola sostituzione ed anche in fretta, di chi dirige la Prefettura Pontificia. Per il resto è il solito cumulo di chiacchiere che trovano il loro fondamento, nella riabilitazione della messa in latino, i lefrevriani etc etc. è proprio vero che quando non ci sono argomenti si devono inventare.
Raffaella il Papa sa benissimo di non essere solo tanti lo odiano ma, tantissimi lo amano; basta vedere i presenti nelle celebrazione, alle edienze ed agli Angelus epoi........ I blog, come questo nato dall'effetto, dal rispetto e dalla fiducia senza se e senza ma, in Benedetto XVI.
- BENEDETTO XVI NEL CUORE -

mariateresa ha detto...

Cara Raffaella, questo Damilano è un commentatore sommamente sgradevole, un esperto dell’amalgama, cioè della tendenza a mischiare gli ingredienti più disparati per ottenere un risultato culinario scontato.
E il risultato che lui vuole ottenere è evidente: lanciare del buano contro Bertone, enfatizzare in modo nevrastenico le difficoltà nella Chiesa e sottolineare rabbiosamente, perché è questo l’avverbio che può descrivere l’articolo, che la Chiesa italiana non è schierata con la sua parte politica. La stessa cosa che un giorno sì e l’altro pure fa Politi sul nuovo quotidiano che lo ospita. Altro non interessa, solo questa scontata e stonata canzone. Fossi in Damilano farei delle riflessioni serie su cosa è diventata la sinistra in Italia, con questi toni e queste analisi da barbiere.
Ormai queste figure di commentatori possono sperare solo in un altro conclave e viene detto apertamente. Anche in questo caso, come in tanti altri che abbiamo verificato in questi 5 anni, vengono usare servate più o meno meschine raccolte in Curia. Che questi resoconti siano fedeli mi permetto di dubitare. Ma una cosa mi sembra evidente:l’era Bertone ha lasciato disoccupati un certo numero di persone che si passano il tempo partecipando a Radio serva e credendosi importanti, forse, per l’attenzione loro accordata. Pfui.
L’incidente a Benedetto è solo il pretesto per questo povero articolo, uguale a tanti altri, e per fissare la linea ad aderenti e simpatizzanti: e cioè che anche se Benedetto governa con polso fermo e risolutamente, è comunque solo e anziano e quindi…
E’ un articolo penosamente fazioso. Come quello che scrisse dopo l’uscita di Gesù di Nazareth. Poveraccio.

mariateresa ha detto...

ah, aggiungo anche che nell'articolo ci sono delle balle, cioè delle ricostruzioni che sono delle balle.Si mette insieme il lusco e il brusco contando sul fatto che i lettori mangino biada a pranzo e facciano muuu.

Diabolicus ha detto...

Altro dal card. tettamanzi e dal suo ex che cercano il consenso del mondo e vogliono trasformare la Chiesa nella "sinagoga di satana" di giovannea memoria!


Ben detto Matteo

don Marco (fuochista) ha detto...

So i fochi di Capodanno, sti signori devono pur sparare qualcosa!!! XD

Anonimo ha detto...

Anche la marcia su Roma partì Damilano (il duce in vagone letto). Nella capitale si dice "nun ce vojono sta'".Eufemia

Anonimo ha detto...

Mi conforta immensamente vedere al serenità che traspare dal volto del nostro Papa. Egli è protetto e guidato dallo spirito Santo. Cosa possono dei poveri ranocchi frustrati? Nulla! Cosa può un povero gufetto/rospetto di pennivendolo, raccoglitore di pattume da da pescheria? Nulla! Parla della fragilità fisica di Benedetto alle soglie degli 83 anni. Cosa scriverà quando starà per compierne 90, avrà seppellito un bel po' di papabili e non e, soprattutto, grazie al un lavoro portato avanti con costanza e senza cedimenti, con l'aiuto di forze giovani e fresche, avrà reso la Chiesa già diversa da oggi?
Alessia

Anonimo ha detto...

a proposito di quel articolo:
come si dice al mio paese "I cani abbaiono ,ma il corovano va"

Angel

Il papa è il mio padre spirituale ha detto...

Sono veramente contenta che il nostro caro Santo Padre scriva da sè i discorsi, infatti si nota: almeno in questo non può essere strumentalizzato, ma dice schiettamente e limpidamente ciò che ritiene giusto.
Meno male che egli trascuri le "chiacchiere" dei giornalisti e i "giochi" politici!!!
I media sono contro di lui? Se il mondo lo odia è segno che il Pontefice sta percorrendo la strada giusta! Nessuna meraviglia, dunque!
Non ho voglia di leggere l'articolo di Damilano, non voglio rovinarmi il buon umore, anzi adesso copio su mp3 l'udienza del Santo Padre e mi ricarico spiritualmente.

Anonimo ha detto...

Non ho alcuna simpatia per i convincimenti e le esternazioni giornalistiche di Damilano, un prodotto (il Damilano) mediocre dell'indottrinamento culturale del progressismo radical scich, sostanzialmente anticattolico. Tuttavia, su di un dettaglio, posso parzialmente concordare: Papa Ratzinger dovrà effettuare una "bella pulizia" nelle gerarchie della Chiesa se vorrà riportare il cattolicesimo alla credibilità che esso aveva prima della riforma conciliare, la cui applicazione, a mio avviso, è stata troppo disinvolta e condizionata dal secolarismo relativista incipiente degli ultimi 50 anni.

Michele ha detto...

Sono d'accordo con l'anonimo delle 18.06. Il papa (inteso come ufficio e non come singola persona) è "un re che non governa" essendo il potere in mano alla segreteria di stato, come voluto da Paolo VI. Mi pare ormai indilazionabile una riforma della Curia.

Maria R. ha detto...

Prima cosa: un pezzo fortemente disarmonico. Si parte dalla lettura apocalittica dell'attentato in Vaticano (ma dai....la donna vestita di rosso e i calcinacci di Paolo VI, mi meraviglio non abbia tirato fuori anche Papa Luciani!) per poi fare un ritratto "politico" degli alti vertici ecclesiastici. Cosa comunque tipica dello stile dell'espresso, per cui non mi meraviglio piu' di tanto.

Seconda cosa: che questo giornalista avesse il dono della preveggenza e che fosse l'unico ad essere cosi' bene informato su cosa si dica dentro il Vaticano (vedi l'acrostico nuovo formato Sdb), non lo sapevo ancora....forse non lo sanno nemmeno gli altri vaticanisti!

Terza cosa: forse un pizzico di verità, su alcune cose...c'è...E' innegabile che sul piano "gestionale", la congregazione salesiana abbia acquisito potere.
E' innegabile che il Card. Martini sia molto liberal....

Tutto il resto, per me che non sono molto informata sull'interno-curia (per fortuna o per sfortuna???non l'ho capito ancora!), mi pare solo un tentativo di fare vedere (ma in modo troppo prolisso) che ad avviso del sig. Damiliano, la Chiesa fa acqua.
Ma penso che la gente semplice, leggendo questo pezzo, non ci capirà un tubo, quelli con un po' di studio in piu' e di conoscenza del Papa, si scambieranno commenti come noi, infine, gli intellettuali che usano male l'intelligenza,bhè, poveretti loro....

Raffaella, ma non potremmo fondare anche noi un giornale???? Ognuno dei lettori del blog cura una rubrica e forse riusciamo a dire cose piu' sensate e intelligenti di tanti giornalisti di professione! ;)

Anonimo ha detto...

Dalla Caritas in Veritate in poi l'ACEA ha aumentato la tassa RSU al Vaticano e il grande vecchio del gruppo Espresso ha capito! Il cestino del Papa è pieno degli scritti e delle istanze dei prelati cattoprogressisti della corte di Repubblica. Il 2009 è stato l'anno del tentativo di condizionare il Papa attraverso l'uso politico di molti vescovi e cardinali. Il 2010 sarà quello dell'attacco frontale a BXVI ed i prelati della corte non potranno che "andare finalmente in pensione".
Mazzarino da ALMA PREX

Anonimo ha detto...

Il papa è lasciato da solo?
Dipende: se si considerano i vescovi e le conferenze episcopali questo è vero. Ma i vescovi non sono la Chiesa. E per qualche migliaio di vescovi che lasciano da solo il papa ci sono centinaia di milioni di fedeli che lo sostengono.

Per quanto riguarda lo scrivere:

il papa scrive molto e di suo pugno?
Scripta manent, verba volant.
Dopo decine di secoli noi ancora ci nutriamo di ciò che scrissero i Padri della Chiesa.

Fabiola ha detto...

Anche a me sembra che l'articolo voglia colpire la Chiesa, una chiesa avvertita, di nuovo, come un pericolo per le "magnifiche sorti e progressive" della parte per la quale Damilano pensa (?) e scrive.
In definitiva, come sempre, si tratta di basse questioni di potere e di politica, le uniche lenti attraverso le quali si usa, da quelle parti, interpretare qualsiasi cosa, non disponendo di altro: quindi attribuendo anche agli altri la stessa ottica che appartiene a chi scrive.
Anche l'evocazione finale di un prossimo conclave come i funesti presagi dell'inizio dell'articolo dicono della solidità (sic) del criterio interpretativo. Del resto, credo che i lettori dell'Espresso abbiano avuto quello che cercano. Contenti loro.Grazie a Dio, il Papa, la Chiesa e il mondo sono in ben altre mani.

massimo ha detto...

aggredire così il Papa e la chiesa non è altro che un segno di debolezza e paura.
bene,bene,bene,articolo,rabbioso,pieno di insulsaggini,povera stampa.poveri giornalisti.
Benedetto XVI dà fastidio.

euge ha detto...

Hai ragione caro massimo...... sto seguendo ora la replica dell'udienza su Telepace un vero momento di gioia e di affetto per Benedetto XVI che smuove le coscienze, i cervelli ammuffiti e le coscienze arpionate all'illusione di un progressismo che non ha senso.
Certo che Benedetto XVI da fastidio ma, solo a chi vorrebbe una chiesa sottomessa, che parla a comando e che si plasmasse non secondo i disegni di Dio ma quelli degli uomini.
Un articolo sul quale è doveroso esprimere un giudizio senza perderci tempo..... non ne vale la pena!

massimo ha detto...

euge mi hai interpretato perfettamente,la chiesa e Benedetto la si attacca quando e quanto non è conformista con il "mondo".
temo molto la chiesa lodata,applaudiata perchè "aperta",i facili consensi,politically ...........ecc.....diceva Totò: ho detto tutto.

gemma ha detto...

ma si ma si...ne leggi uno e li hai letti tutti. Politi, Zizola, Damilano... Tanto, il repertorio è sempre lo stesso. Prendi 4 scontenti rigorosamente anonimi (sicuri che il Vangelo insegni questo?), gli scandali di cui sono pieni trattati in bella vista nelle librerie (peccato che perlopiù riguardino gli anni fiorenti del passato e non della disastrosa chiesa del presente), il segretario di stato invadente (non può mancare in un noir vaticano che si rispetti) e la sua corte (tra cui stranamente compare Mariadiaga...ma non era uno dei candidati progressisti dato per vicino alla teologia della liberazione? Vuoi vedere che l'appartenenza salesiana lo ha declassato dal progresso?). Prima era l'opus dei a tenere banco nei trattati di dietrologia vaticana, tanto che Dan Brown ci si è pure arricchito, con il codice da vinci. Ora sono i salesiani (a quando il codice don Bosco?). I vescovi buoni (naturalmente quelli che piacciono agli scriventi) si stracciano le vesti disperati e fanno quel che possono per frenare questa deriva. Si sa, secondo questi tormentoni con Ratzinger la dottrina della Chiesa è cambiata, si è chiusa al mondo: stanno talmente ripetendo questo ritornello che quelli che seguivano il Papa solo quando incontrava Bob Dylan, mentre sfogliano il giornale col cappuccino in mano, sono convinti che prima i divorziati potessero comunicarsi, i gay convivere anche per la chiesa, le donne prendere la pillola del giorno dopo tutte le volte che volevano e i terminali scegliere il momento migliore per tornare alla casa del padre. Tutta colpa di questo papa se ora la chiesa reagisce così duramente di fronte alle questioni etiche e in una preghiera auspica la conversione degli ebrei. D'altronde, lo dicono gli opinionisti o quelli che rispondono alle lettere sui giornali. Quelli del giornale e cappuccino naturalmente non ricordano, perchè non praticavano o credevano a modo loro, ma la chiesa era sicuramente fiorente, anche se non attirava la loro attenzione, perchè lo dicono gli editorialisti e di loro ci si fida. E' triste, ma la realtà è questa, e certa gente ci campa sui titoli sparati, le notizie approssimate, le frasi fatte ripetute, l'attacco alla forma per non affrontare i contenuti, che non hanno, non al punto almeno da sortire l'odio ad personam contro il papa, che è evidente supera di gran lunga quello contro la chiesa tutta. Allora ci si attacca al contorno e all'intrigo di palazzo

gemma ha detto...

ll papa scrive, certo, e meno male! Magari potesse farlo anche di più, perchè per molti è un piacere leggerlo. Ma chi scrive è pericoloso, perchè espone il suo pensiero ragionato, lo argomenta, fa cultura. Il pensiero scritto resta ai posteri, apparentemente meno dei gesti ma i gesti sono destinati ad affievolirsi passato il ricordo e l'emozione o venuto meno l'esito positivo sull'onda dei corsi e ricorsi della storia. I libri sono nero su bianco, si potranno criticare ma anche amare, relegare in un angolo o censurare, oscurare, ma restano e cambiando mode ed epoche tornare attuali. E per criticare il pensiero, soprattutto se forte, ci vuole altrettanto pensiero forte. Se non c'è, non resta che sputare sulla copertina o sull'abito di chi l'ha scritto, attaccandosi magari alle stole o all'anello che indossa provando a discettare su ciò che rappresentano, cosa più semplice da fare e presagendo chissà quali sventure medioevali.
Detto questo, scusate se mi dilungo, c’è francamente qualche fedelissimo di Bertone che anch’io mi chiedo fino a che punto lo sia anche del Papa. Mentre mi pare molto forzato il paragone coi calcinacci e la solitudine di Paolo VI. E dell'attentato a Giovanni Paolo II cosa ne facciamo? Presagio di fragilità è prossimo declino del pontificato anche allora? E mi dispiace molto per Damilano, ma difficilmente i dubbi attanagliano Benedetto XVI e ne condizionano le decisioni. In quanto alla "mala gestione del discorso di Ratisbona"...nessuno avrebbe potuto "gestirlo", perchè nessun notabile clericale può almeno fin qui gestire la libertà di pensiero ratzingeriana. L'unica mala gestione in quel caso è stata la codardia dell'occidente e dei suoi cultori della libertà a senso alternato.
Che poi infine si concluda con i consigli per il prossimo conclave da parte di chi ha guidato per anni una delle diocesi più in crisi di tutto l'occidente, la dice lunga sulla lucidità di tutta questa analisi sulla salute della chiesa ratzingeriana

un passante ha detto...

fraglità, fine del regno bla bla bla...provi Damilano e i suoi monsignori di riferimento a fare una caduta di quel tipo, rialzarsi subito e proseguire a fare quel che faceva prima come un bimbo di quattro anni
La ragazza era vestita di rosso anche lo scorso natale, quando già ci aveva provato a dare vita al presagio. Anche i presagi fanno le prove, poi a seconda dei casi, riescono o falliscono. Ehhh non ci sono più nemmeno i presagi di una volta...

euge ha detto...

grande gemma!!!!!! :-))))))))))

Andrìa ha detto...

...non si può pretendere molto di più da chi parla della Chiesa come se fosse uno dei tanti poteri sovranazionali del mondo.
Quando si sente parlare, o si legge, di Vescovi, Cardinali o Papi di destra o di sinistra, conservatori o progressisti, c'è solo da ridere, o da piangere. Alla Chiesa e al Papa non interessa ciò che è di destra o di sinistra, ciò che è progressista o reazionario. Alla Chiesa e al Papa interessa ciò che è bene e ciò che è male, ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che è virtù e ciò che è vizio, ciò che salva e ciò che condanna, ciò che è divino e ciò che è diabolico. La Chiesa la possiamo paragonare a Cristo stesso nel suo essere veramente uomo e veramente Dio. Come Lui anche la Chiesa è veramente umana e veramente divina. Ma come far capire queste cose agli stupidi?

Anonimo ha detto...

anche damilano scrive...

un passante ha detto...

la chiesa è senza guida??? Una chiesa che in poco tempo ha revocato una scomunica, deciso di accogliere parte degli anglicani, allontanato il fondatore carismatico di un' importante gruppo religioso...un libro su Gesù di Nazareth e un altro in arrivo (ogni tanto la chiesa deve parlare anche di lui, o lasciare l'esclusiva ad Augias e Pesce?), tre encicliche, omelie e discorsi scritti di proprio pugno (che guida sarebbe chi demanda sui contenutI?)... Che questa guida non piaccia ad alcuni è risaputo, che non prenda le decisioni che auspicano altrettanto, ma che arrivino a dire che se ne sta chiuso nell'eremo a scrivere, lasciando la chiesa senza guida...