venerdì 18 dicembre 2009

Un nuovo caso Linz nei Paesi Baschi? Un manipolo di preti si oppone al nuovo vescovo di San Sebastiàn: troppo conservatore...(Messainlatino)

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Concordo con i nostri amici: non ci sara' un altro vergognoso "caso Wagner" perche' l'episcopato spagnolo, a differenza di quello austriaco, e' coeso ed in linea con il Magistero di Papa Benedetto. Per quanto riguarda i "ribelli" c'e' molto lavoro da fare in Africa! Le loro forze potrebbero essere ben spese presso i nostri fratelli che non perdono il loro tempo a distingere fra conservatori e progressisti
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3 commenti:

massimo ha detto...

mi unisco a te Raffa in questa proposta,la mia diocesi cerca sacerdoti senza se e senza ma per andare in un territorio della diocesi gemmellata di Iringa in Tanzania,ci sono circa 36.000 cattolici africani con solo due preti e tre diaconi,devono curare 8parrocchie,catechismo,messa,confessioni,due centri medici per la popolazione specializzati in malattie infettive, un centro di formazione per infermiere,uno per l'educazione agroalimentare e agricola un ospedale per i bambini dove ancora si muore troppo per cause a noi ormai sconosciute.....
c'è bisogno di sacerdoti per le scuole,il seminario locale che non ha le sedie per le lezioni,se questo gruppo di sacerdoti vuole unirsi per partire subito,basta sapere un pò di inglese,ma bisogna lavorare là,si prega molto,è un posto pericoloso,dove i catechisti africani sono anche capo villaggio e in nome di Cristo e del Vangelo difendono la loro gente dai predoni e dalle malesorti fino a dare la vita,sappiano che quindi anche loro dovranno dare l'esempio.
nel frattempo ci sarebbe un carico di farmaci antriretrovirali e materiali per l'agricoltura da caricare su un cargo,vogliono i loro reverendi venir dare una mano?

mariateresa ha detto...

se vi interessa questa saga sul vescovo Munilla c'è il sito
http://www.periodistadigital.com/religion/ che è affidabile il giusto ma qualche informazione la dà. La faccenda non mi sembra identica a Linz se non per il fatto che dei preti si mobilitano contro un vescovo, un fatto deprimente e penoso. Ma in questo caso spagnolo, se ho capito bene hanno un peso determinante le questioni del nazionalismo catalano e questo Munilla ha il difetto, se ho capito bene, di non essere un nazionalista.Invece , in questi paesi, preti e vescovi hanno fatto parrocchia a parte, letteralmente e non vogliono sentir parlare di pacificazione.
Comunque sia non credo che una chiesa basca che fa gli affari suoi vada da nessuna parte. Anche su religion digital ci sono interventi di persone che testimoniano che Munilla è un ottima persona. C'è anche chi, sempre tra confratelli, sta montando uno scandalo, per fare pressioni e mandarlo via. Mi vengono in mente S. Paolo e le difficoltà delle prime comunità cristiane. Ben 2000 anni fa.

Anonimo ha detto...

I nazionalisti baschi hanno anche votato a favore della recente legge sull'aborto. E meno male che i baschi francesi hanno un vescovo, Aillet, come si deve. Eufemia