Clicca qui per leggere l'articolo di Gian Guido Vecchi. In tutta' onesta' sono molto perplessa sull'opportunita' di dare in pasto ai media un epistolario privato, ma tant'e'...
Colgo l'occasione per riaffermare che il blog non ha intenzione di fornire alcuna, ulteriore, pubblicita' all'uomo che tento' di assassinare Giovanni Paolo II nel maggio del 1981. Il soggetto uscira' dal carcere fra pochi giorni. Leggo qua e la' molti articoli che rischiano di trasformare questa persona in un novello eroe mediatico. Personalmente non ho alcuna intenzione di evidenziare questo ennesimo teatrino per cui, in questo spazio, non si parlera' dell'argomento. Ovviamente i media devono essere pronti, in questa come in altre occasioni, ad assumersi tutte le responsabilita' (morali, etiche, civili) nel caso volessero dare corda a certi personaggi.
R.
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8 commenti:
Penso che piu' o meno tutti gli scritti spirituali dei Santi nascano come "redazioni private", ma quanto bene hanno fatto (e faranno ancora!) agli uomini di ogni tempo?
Tante conversioni sono passate e passeranno proprio dai diari, daligli epistolari, dagli scritti vari di uomini e donne di fede.
Privare il mondo di una ricchezza spirituale cosi', mi parrebbe un danno, non un vantaggio, in nome di una "riservatezza" eccessiva.
Ovvio, un conto è capire la motivazione reale che spinge qualcuno alla pubblicazione (pubblicità, soldi, fama etc etc o vero interesse "spirituale), ma un altro è anche valutare positivamente i frutti che ne derivano!
ma Giovanni Paolo II non è ancora stato proclamato Santo, proprio per tutelare il suo procedimento di canonizzazione potrebbe essere opportuna maggior cautela, maggior prudenza?
chi pubblica questo epistolario? Il Vaticano? La Poltawska? non ho capito bene, scusate
Bhè, gli scritti spirituali che circolano non sono sempre e solo quelli dei Santi, ma anche, come dicevo prima, di "uomini e donne di fede", che possono stimolare ad una vita cristiana piu' piena!
ognuno ha la sua sensibilità, quindi capisco il suo entusiasmo, Maria, all'idea di poter leggere la testimonianza di fede e di amicizia del Venerabile Giovanni Paolo II, mi chiedo solo perché proprio adesso questa pubblicazione: inoltre non posso dimenticarmi, che nel suo testamento lo stesso Karol Wojtyla aveva manifestato la volontà (non rispettata) che i suoi scritti privati venissero distrutti. Nessuno vuole una riservatezza "eccessiva", ma mi chiedo se lo scoop editoriale, così rapido e d'effetto, sia la sola alternativa.
"Come sparare al Papa e diventare milionari" chiarisce bene il caso Agcà questo articolo de "Il Giornale"
http://www.ilgiornale.it/esteri/come_sparare_papa__e_diventare_milionari__il_ritorno_ali_agca/vaticano-giovanni_paolo_ii-ali_agca/11-01-2010/articolo-id=412815-page=0-comments=1
senza troppa enfasi, ovviamente
Trovo tutta questa situazione riguardo all'attentatore di Giovanni Paolo II decisamente squallida ed offensiva; hai ragione Raffaella e condivido pienamente, la tua decisione nel non trattare l'argomento come sono pronti a fare coloro che su questi personaggi, fondano i guadagni per i loro giornalucoli.
Altresì sono contrariata dal fatto che si mandi in pasto alla stampa, lo scritto privato tra Giovanni Paolo II e questa signora polacca. Prima che qualcuno mi lanci cortelli spiego perchè sono contraria:
Il mio disappunto, sta nel fatto che, Giovanni Paolo II aveva lasciato scritto nel suo testamento che i suoi scritti privati dovevano essere distrutti e questo non è un mistero; stiamo vedendo come la volontà del Pontefice non sia stata per nulla ne tutelata da chi doveva farlo, ne tanto meno rispettata. Lo trovo molto grave. Credo che non sia questo il modo più idoneo per mostrare affetto e riconoscenza, ad un Pontefice
che tanti dicono di amare.
Io penso che il riferimento agli scritti privati da bruciare, fosse relativo a materiale che si trovava in Vaticano, come diari, lettere non spedite e simili.
Il mio non è entusiasmo, nè sentimentalismo privo di ragionevolezza. Tanto piu' che questi scritti saranno stati sicuramente analizzati proprio durante la causa di beatificazione, ragion per cui, se fossero stati bruciati, si sarebbe perso un tassello importante per la ricostruzione "spirituale" della vita del Papa.
Il fatto che si chieda di bruciare i propri scritti, non è nuovo nella vita spirituale di molti, già salito agli altari!
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