lunedì 11 gennaio 2010

Mons. Pino De Masi: cade come un macigno pesante sulla testa di tutti il monito di Benedetto XVI contro la violenza (Sir)


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MONS. DE MASI (OPPIDO MAMERTINA-PALMI), BENE IL “DURO MONITO” DEL PAPA

“Nella giornata della riflessione, finiti gli scontri e ultimati i trasferimenti, mentre si abbattono i campi degli immigrati, cade come un macigno pesante sulla testa di tutti il monito di Benedetto XVI” contro la violenza.
E’ quanto ha detto al Sir mons. Pino De Masi, vicario generale della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, commentando le parole del Papa pronunciate ieri sul tema immigrazione. “Un duro monito – aggiunge mons. Demasi - innanzitutto per i governanti, che in questi anni hanno fatto finta di non vedere e hanno permesso che la ‘ndrangheta gestisse nella Piana di Gioia Tauro il mercato degli immigrati, riducendoli a schiavi, costringendoli a vivere come bestie e ad essere sottopagati”.
Un “duro monito - spiega il sacerdote – per tutti coloro che, a diverso titolo, hanno collaborato a questa turpe operazione di sfruttamento e di ingiustizia” e per quei cittadini che, mentre “non hanno risposto mai con la violenza e neppure con il ricorso alla legge a vessazioni di ogni tipo dei mafiosi di turno che magari hanno bruciato loro le macchine o infranto le vetrine dei negozi per costringerli a pagare il pizzo, hanno invece questa volta risposto violentemente” con la “caccia al negro” a chi aveva “osato ribellarsi, sia pure in modo non certo accettabile, per tutelare i propri diritti e la propria dignità infranta”. Quello del Papa – conclude – è anche un “duro monito” per tutti i credenti, visto che “in questi anni non abbiamo saputo o voluto coniugare la carità con la ricerca e la pratica della giustizia. Che le parole del Papa servano a tutti a ricordarci che non è possibile più, all’alba del terzo millennio, costruire un inferno chiamato Rosarno”.

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