martedì 9 febbraio 2010

Statera su Repubblica si dedica alle presunte lotte di potere fra Bertone e Bagnasco ma in realtà snocciola un attacco (a tratti offensivo) al Papa


Clicca qui per leggere quella che sembra la prima parte di una inchiesta.

Riflessioni
Francamente inizio a stancarmi di leggere di giochi e giochetti all'interno delle "sacre" mura. Ha ragione Lerner che ieri sera ha fatto una considerazione molto intelligente, da uomo appartenente alla fede ebraica e, quindi, esterno alla Chiesa Cattolica: se la Santa Sede non chiarira' tutto questo pasticcio, i Cattolici non perderanno di certo la fede per colpa di questi impicci, ma potrebbe prodursi nei fedeli una certa delusione ed un certo disincanto nei confronti della gerarchia.
Concordo perfettamente solo che penso che ormai sia tardi per qualsiasi tipo di dichiarazione.
Sono passate due o tre settimane dall'inizio del "caso" e nessuno e' ha detto ne' "a" ne' "ba". Ora siamo fuori tempo massimo e, non a caso, i fedeli semplici, quelli presenti anche ieri sera da Lerner (parleremo in mattina della trasmissione) invocano l'intervento diretto del Papa, ormai l'unica autorita' morale riconosciuta.
Mi dispiace dirlo ma e' questa la sensazione che si respira.
Detto questo, Statera non mi incanta.
Il suo editoriale non e' tanto una critica a Bertone quanto un indiretto attacco frontale al Santo Padre.
Ci sono frasi al limite dell'offesa personale.
Se fossi io il direttore della sala stampa farei fuoco e fiamme pretendendo una rettifica immediata e le scuse del quotidiano di De Benedetti.
Abbiamo un Papa straordinario ma purtroppo lo vediamo molto solo.
Leggo nell'editoriale:

"Il segretario papale, il cinquantatreenne bavarese Georg Gaenswein, che sembra una reincarnazione di Suor Pasqualina di Pio XII ma meno "politica", il quale protestò per la sua imitazione fatta da Fiorello e per quella del papa di Crozza, fa scudo come una badante a un papa che si dice lavori ormai poche ore al giorno e soprattutto dedito a gratificare la sua vocazione "omeleta", tutto preso dalle omelie più che agli intrecci periclitanti di potere che percorrono i sacri palazzi e vanno giù giù nelle partite di potere fino a quelle per il rinnovo nella carica di rettore dell'Università Cattolica di Milano del professore ruiniano Lorenzo Ornaghi".

Affermare che il Papa si occupa piu' delle omelie che degli schifosi giochetti e' un complimento, ma parlare del suo segretario come di una "badante" (e io lo scrivo fra virgolette) ad un Pontefice che "ormai" (e uso anche qui le virgolette) lavora poche ore al giorno e' un'offesa grave su cui la Santa Sede dovrebbe dire la sua. Almeno su questo abbia un po' di dignita' e scriva due righe!
Chi e' stato a Roma anche una sola volta ha visto le finestre dello studio del Papa illuminate fino a tarda sera; chi ascolta Benedetto XVI pronunciare discorsi, omelie e catechesi capisce immediatamente che cosa e' frutto del suo ingegno (la parte piu' bella e straordinaria) e che cosa sgorga dalla penna dei burocrati.
A me non interessa nulla dei giochi e dei giochetti di potere che possono esserci o esserci stati in Vaticano, ma mi importa moltissimo del rispetto che i giornalisti devono al Santo Padre.
Dipingerlo come un "vecchietto" che ha bisogno di un "badante" e che "ormai" lavora poco e' un'offesa gravissima su cui ESIGO che la Santa Sede intervenga.
Lo dico chiaramente: ormai non sono piu' delusa, ma disincatata e non faccio che scuotere la testa. Prego i collaboratori del Papa di non costringermi a dare ragione a Vito Mancuso
.
R.

16 commenti:

Fabio ha detto...

La stragrande maggioranza dei fedeli cattolici non sa nulla delle vicende interne alla Curia Romana. Chi le segue sono una minoranza, la quale conosce qualcosa della vicenda Boffo dai giornali e internet.
Personalmente ritengo che il silenzio, per non alimentare ulteriori e inutili polemiche, sia la scelta migliore.
Le polemiche, le calunnie nei confronti della Chiesa e del S. Padre ci saranno sempre: “Guai a voi
quando tutti parleranno bene di voi” (Lc 6,26) - Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi” (Gv 15,18-20). Infatti il principe di questo mondo è Satana.
Sicuramente, poi, il Papa non starà con le mani in mano ma farà qualche significativo cambiamento all’interno della Curia. A mio giudizio, ad esempio, considero importante che il Vicario di Roma sia anche il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Il Segretario di Stato vaticano non può fare tutto da solo. Su questo a ragione Magister.

sonny ha detto...

Che schifo! Ormai Rep. è sprecato anche per incartare il pesce!

gemma ha detto...

a parte che sui si dice potremmo costruire un articolo anche sugli eventuali pannoloni di Scalfari, la sensazione è che a chi scrive piacerebbe tanto che le cose stessero così. Alludo al Papa anziano e debole che vive estraniato in un mondo tutto suo fatto di omelie e liturgie. A parte che le omelie di un papa non sono mai il nulla. Scrivono tutti editoriali su editoriali in cui ripetono i si dice e raccontano ciò che gli piace vedere come verità rivelata, non si capisce perchè debbano essere irrilevanti le omelie di un Papa ai fini del suo pontificato. In quale altro modo parla il Papa coi fedeli? Incontrando lui personalmente i rappresentanti di governo e dell'opposizione? (non avrebbero critiche da muovere in tal caso, ci sarebbe da giurarci, anche se a farlo fosse l'ennesimo salesiano collocato in curia da Bertone). Si rassegnino una volta per tutte, il Papa non fa politica, non come e quanto hanno da sempre voluto farci credere, almeno. E nemmeno si scandalizza più di tanto, nè per gli scandali ecclesiastici, nè per i confratelli che si divorano e si sbranano (parole sue, no?). In tanti anni alla CDF c'è da immaginare che ne abbia viste delle belle e che conosca quasi a menadito i punti deboli di alcuni. A cosa servirebbe adesso agitare l'ascia e falciare la curia lasciandosi trasportare dall'onda del momento? Quelli sono provvedimenti che possiamo auspicare noi, presi dallo sconcerto degli eventi, non certo un padre che di ogni gesto deve valutare i pro e i contro. E, diciamocelo, forse ha cose più importanti da pensare che il gossip Boffo-Vian e la politichetta italo-berlusconiana, visti gli impegni che lo aspettano nei prossimi giorni con i vescovi irlandesi e il dramma degli abusi del clero sui minori. Evidentemente, ci sono dossier che meritano la priorità rispetto ad altri. La si smetta per favore di farci apparire quelle odierne come cose mai viste nella chiesa. La storia del papa vecchio e manipolato abbiamo già cominciata a sentirla almeno un decennio prima della fine del precedente pontificato. E con l'aiuto dello Spirito Santo, che sarebbe meglio non sbeffeggiare se non ci si crede, Giovanni Paolo II è riuscito a mantenere fino in fondo la sua forza nonostante la debolezza fisica e la necessità di demandare su molte cose. Forza riconosciutagli, naturalmente, solo da morto. Piacerebbe a tanti che il Papa di fatto non governasse la Chiesa. Come lo si possa dire di uno che sta cercando di ricomporre seppur a piccoli passi la sua unità, e come la intende lui, non si capisce. O meglio lo si capisce dal momento che non è questa l'unità auspicata da molti. C'è da scommettere che se l'apertura agli anglicani fosse stata fatta uniformandosi alle loro riforme, avrebbero scritto che questo è un papa che governa. Nulla di nuovo sulle pagine di repubblica

massimo ha detto...

Raffa;ciao anche il corriere a firma di rossi guido oggi attacca il Papa.
hanno paura del Papa
la sua statura morale e intelettuale li impaurisce
ciao mas

Anonimo ha detto...

da un lato mi fa piacere sentire che tutti invocano interventi diretti del Papa su ogni tema, vuol dire che pensano che solo lui può dare risposte e proposte; dall'altro un po' mi dispiace, mi rendo conto che è proprio un "uomo solo al comando", almeno parlando terrenamente. Prego per la sua salute, per la sua forza, per la sua fede e per la durata di questo pontificato.

Anonimo ha detto...

e te pareva che non venisse chiamato direttamente in causa il papa, invece durante il precedente pontificato chi si faceva il paiolo era il cardinale ratzinger, cioè sempre lui stesso medesimo.

mariateresa ha detto...

brava Gemma. Condivido la tua indignazione, Raffaella. Le parole di Statera sono quelle di una povera persona.
Che pena e che vergogna su certi commentatori. Noi siamo felici (e orgogliosi) che Benedetto scriva le sue omelie.
Quanto al casino in Curia sono molto pelose queste premure esterne.Che poi siano un inedito la raccontino a mia nonna.
Vedo che il pettegolezzo non cessa sui giornali sul caso Boffo e chi l'ha riesumato , per quello che mi riguarda, porta una grave responsabilità, qualsiasi siano state le intenzioni. Perchè ha creato una sinergia con altri che quelle intenzioni non condividono ma che sta usando la vicenda per la fiction Curia stile Borgia.
Ci ripetono da giorni lo stesso lamento ipocritamente virtuoso.
Credo che uscirsene con commenti ora non abbia più senso, se mai ne aveva prima. L'unica è parlare coi fatti. Ma dobbiamo dare per scontato che illazioni continueranno a fioccare ancorchè cretine. Come quella che il papa non ha la rassegna stampa completa perchè non gli fanno vedere gli articoli più polemici (corriere di oggi). Si dica chiaramente cosa il papa non sa o gli è stato tenuto nascosto perchè non credo che leggendo gli articoli di Politi ne avrebbe saputo di più.Ma di cosa stiamo parlando?
Quanto a statera con la minuscola, l'essere umiliati non è repellente nella scala dei valori di un cristiano, anzi.E' chi umilia che si qualifica da solo.

Anonimo ha detto...

Raffa, si tratta del solito ritornello di repubblica. Statera altro non fa che il proprio sporco lavoro. Notare che nelle stesse pagine che occupano questo articolo meschinello e con nulla di nuovo , vi è anche il pezzo sulla condanna del Papa alla pedofilia. Allora, il Papa governa o non governa? Lo fa, ma seguendo determinate priorità. Certo che se per repubblica il governare significa fare scelte politiche di personaggi a loro graditi, allora non ci siamo, il Papa non si presta a questi giochetti. Il compito del Papa non è quello di governare come un monarca, per questo ci sono o dovrebbero esserci, i suoi collaboratori. Compito del Papa è essere maestro e testimone di fede, predicare la parola di Cristo e confermare i propri fratelli. La migliore conferma di come il nostro Papa svolga splendidamente questa sua missione sta proprio in questi stupidi articoli livorosi. Essì il nostro Papa proprio non si comporta come rep vorrebbe, il cattivone.
Raffa, ieri ho visto parte della trasmissione di Lerner e devo purtroppo constatare che Messori e Amicone non mi sono sembrati all'altezza, speciamente quando si è affrontato il discorso su Vaticano Spa.
Ps: povero Georg, sabato novello 007, oggi declassato a badante. repubblica dovrebbe imparare a essere coerente nelle proprie esternazioni e ricostruzioni fantasiose.
Alessia

don Marco (omileta papale) ha detto...

Ma ti meravigli Raffa??
Sta gente è abituata a guardare il Grande Fratello, dove tutto si vede da un impietoso occhio delle telecamere, e quindi ne hanno messo pure uno virtuale negli appartamenti del Papa, ma pare che non funzioni a dovere e allora vale la regola che quello che non si sa lo si inventa.
Infatti il papa potrebbe essere un grande "omileta" e non un cuoco di uova, ma questo è un discorso diverso!!

don Marco (giornalista) ha detto...

Avete visto ieri l'Infedele su LA7? Io a pezzettini, ma mi è parso un deja vu.
Anche Messori..... ovvia una frase di senso compiuto la poteva dire!!

euge ha detto...

Condivido e di santa ragione la tua indignazione Raffaella per le considerazioni pressappochiste e francamente offensive sul Pontefice e sulla sua indiscussa attività.
Vorrei far notare a questo signore che sinceramente un Papa che si occupi di inciuci di palazzo invece di far conoscere attraverso i suoi atti di magistero e le sue tanto vilipendiate omelie come perdite di tempo, non è un Papa ma, diventerebbe un personaggio da gossip pronto a riempire non solo i giornaloni che oggi si stracciano le vesti e accusano Benedetto XVI ma, anche quei giornaletti da quattro soldi, dove la gente stufa del quotidiano, frustrata da una vita senza più valore, si rifugia alla ricerca di una emozionante spy story inesistente oppure, di qualche racconto " piccante " che solletica la fantasia.
Non voglio neanche commentare il pezzo in cui si legge che il segretario farebbe da " badante " al Pontefice perchè l'ignoranza e la maleducazione che emarge da questa espressione, si commentano da soli.
La realtà come sempre abbiamo affermato, è che questo Papa sta sulle corna a molti e cioè a tutti quelli che per più di venti anni in Curia hanno fatto il bello e cattivo tempo creando una lobby di potere trasversale con i media che in parte è stata abbattuta dall'agire coraggioso del Pontefice altro che bdante! E' normale quindi, che se si pesta la tesa dello scorpione, questi si rivolterà spruzzando veleno in ogni dove!
P.s ORGOGLIOSA DI AVERE BENEDETTO XVI COME PONTEFICE!

Karol ha detto...

Tutti a occuparsi delle "alte" gerarchie della Chiesa cattolica, perchè ingolosicono gli "scontri di potere" i "complotti" quando non le supposte "ruberie" (la trasmissione di Lerner ieri sera è stata da manuale...con tutti quei soloni, anche cattolici, a strologare per ore sul nulla).
Mai nessuno che si occupi di ben più sotterranei "tradimenti" quali si consumano, ad esempio, nelle mille e mille parrocchie, dove, tra compassioni moralistiche e assordanti silenzi su scottanti questioni etiche (il mio parroco non ha fiatato una sillaba dal pulpito domenica scorsa, Giornata della Vita) è in atto uno scisma tanto silenzioso quanto allarmante, se qualcuno volesse dedicargli una parola e buttarci un occhiata....

sonny ha detto...

Straquoto tutti dall'inizio alla fine, ma sono talmente schifata, che ho deciso di stare zitta almeno per oggi. Sono troppo arrabbiata per scrivere e non voglio scadere nel volgare. Un'abbraccio virtuale a tutti, specialmente al Santo Padre.

euge ha detto...

Per Karol: Hai toccato un punto dolente che, come cittadina della diocesi del Papa, lamento ogni volta che posso.
Io però, non posso dare la colpa solo ai parroci ma, la divido con il vescovo responsabile della mia zona, nonchè con il Vicario del Papa per la diocesi di Roma. Io, non sono mai stata una Ruiniana ma, ad onor del vero rimpiango Ruini. Sì perchè almeno quando c'era da scendere in campo per il Pontefice lo faceva e si notava. Non scorderò mai l'ipocrita frase che Il Vicario del Pontefice per la città di Roma, ebbe il coraggio di dire dopo l'increscioso attacco dei vescovi per la tanto biasimata revoca della scomunica ai lefrevriani. Disse che tutta la Diocesi di Roma, aveva sofferto con lui....... Ma de che? Nessun segno di vicinanza ne dai movimenti ne nelle parrocchie silenzio assoluto; nessuno che abbia spiegato ai fedeli, il perchè di quella revoca; nessuno che a tutt'oggi, spieghi ed illustri, gli atti di magistero ai parrocchiani come le encicliche. Questo è inaudito ed inaccettabile. Il Mio parroco titolare arrivò perfino nel giorno della Divina Misericordia, a contrabbandare santini di Giovanni Paolo II ma, all'anniversario dell'elezione di Benedetto XVI, neanche una parola una esortazione di preghiera per il suo pontificato.
Mi dispiace karol ma, il pesce come si dice puzza dalla testa!
Voglio dire che il boicottaggio a Benedetto XVI, viene prima dai cardinali, poi dai vescvo ed infine dai parroci. Così siamo ridotti.

Maria R. ha detto...

Mi accodo all'ultima frase di Euge, anche se è veramente forte nel suo significato.
Se ci si dimentica del Papa nella Chiesa è ovvio che all'esterno si possa dire tutto e il contrario di tutto.
Se nelle alte sfere ci sono "Velini" piu' velini del "Velino", addio segretezza e rispetto.
Se nelle parrocchie i parroci si scordano di spendere anche una sola parola sul Papa e sul suo magistero, addio conoscenza ed amore per questo nuovo Pontefice, e via di rimando con il "rimpianto sentimentalistico" del precedente (nulla in contrario sull'amore per tutti i Papi, se no che cristiani saremmo? ma occorre amarli, appunto, tutti, non uno si e l'altro no!) TUtto questo -e qua rispondo a Fabio- innesca un meccanismo di "Si dice che" anche nei fedeli cattolici che delle cose interne della Curia non sa niente di vero, ma si imbottisce di televisioni e giornali. Cosi' la frase cult diventa :"E questa sarebbe la Chiesa"???????

Anonimo ha detto...

Statera, che può anche vantarsi di aver portato Epoca al fallimento, è l'ennesimo vaticanista di Repubblica. Si vede che risparmiano sulle trasferte. Eufemia