giovedì 4 marzo 2010

Ecco un perfetto segretario di Stato. Ma di un secolo fa (Magister)

Clicca qui per leggere il commento di Sandro Magister. E' noto come la pensa l'autore sul card. Bertone, tuttavia riporto questo passaggio su cui, come sapete, non posso non essere d'accordo avendone parlato piu' e piu' volte:

"Il caso più clamoroso di disordine esplode nei primi mesi del 2009, quando è revocata la scomunica ai vescovi lefebvriani senza che alla Chiesa e al mondo venga spiegato perché. Deve intervenire il papa in persona a riparare il disastro di comunicazione e di governo. E lo fa con la lettera ai vescovi del 10 marzo 2009, che è anche una severa denuncia della confusione che alligna nella gerarchia e nella stessa curia".

Voglio sperare che la celerita' con cui ieri si e' intervenuti nella prevenzione di un ulteriore scandalo sia il segnale di un rinnovamento.
R.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse la scelta del Card. Bertone non fu il massimo.Personalmente la ritenni improvvida. Ma "il convento" (la gerarchia ecclesiastica), a quel tempo, non offriva molto di meglio al Santo Padre. Va anche detto che il Card. Bertone, probabilmente non molto gradito dai "capoccia" della CEI, si è trovato abbastanza isolato e probabilmente poco aiutato dagli altri maggiorenti della Chiesa. Va pure aggiunto che si è trovato a gestire una situazione, diciamolo pure di sfascio ecclesiastico, con una CEI piena di "generali" con poca truppa (tra i fedeli) al seguito, condottieri della fede (si fa per dire)che nel corso del pontificato di Giovanni Paolo II, stante la malattia dello stesso,si sono molto preoccupati di crearsi dei loro spazi autonomi e differenziati, come, tanto per non fare nomi, a Milano, favorendo la Babele gerarchica, delle decisioni, delle forme (vestiario compreso).

sonny ha detto...

Egregio Sig. Magister, ma che le ha fatto il Card. Bertone a livello personale?

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
questa comunicazione non attiene alla problematica della segreteria.
Visto che sei tanto gentile ed operosa, vorrei invitarti a "riconsiderare" la denominazione del blog, che, mi sia consentito senza offesa o cattiveria, è troppo lunga, piena di complementi di specificazione, troppo contorta.
Ti suggerirei di semplificare così:
"Ratzinger friends", espressione più corta, sufficientemente semplice e individuata. Parlando di amici di Ratzinger non si può far altro, con la mente, che pensare al Papa. Gli altri Ratzinger, eventualmente in circolazione sul web, sono comunque personaggi meno noti del Papa.

Raffaella ha detto...

Caro Anonimo, prendero' in considerazione un eventuale cambio di denominazione a dicembre quando, per forza di cose e considerata la mole di post, dovremo traslocare su un quarto blog.
Accetto fin d'ora consigli ma preferirei una denominazione completamente in italiano :-)
Grazie per il commento.
R.

gemma ha detto...

d'accordo con te sul nome italiano Raffaella. Non è per campanilismo, ma siamo italiani, e siamo "amici", che male c'è'?

Anonimo ha detto...

Una denominazione del blog in inglese sarebbe occasione di accesso anche di fedeli di altre culture.
Il genitivo sassone, nella forma al plurale, ha il vantaggio di sintetizzare in 2 vocaboli, il contenuto, altrimenti "palloso" della denominazione del blog.
Peraltro è inutile citare Blog...., è evidente che si tratta di un sito blog.