venerdì 5 marzo 2010

Il blog invita la sala stampa della Santa Sede a bacchettare severamente giornali ed agenzie italiane

Le prove sono qui.
Si prendano i provvedimenti necessari. Il blog ha fatto tutto cio' che era possibile, ma ora passa la palla. Non si dica pero' che non si poteva intervenire.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

La polemica diventera grande!

Maria R. ha detto...

Che gran porcheria, le si sta proprio tentando tutte....
Io mi auguro che veramente ci sia la solerzia che tu auspichi...

euge ha detto...

Anonimo a giudicare dal tono del tuo post..... mi sembri entusiasta di tutto questo schifo!

Cara Maria la solerzia non è una qualità della Santa Sede purtroppo!!!!!!

euge ha detto...

Anonimo a giudicare dal tono del tuo post..... mi sembri entusiasta di tutto questo schifo!

Cara Maria la solerzia non è una qualità della Santa Sede purtroppo!!!!!!

Anonimo ha detto...

Certo che la sala stampa deve intervenire.
Mi auguro che non lo fa ancora perchè sta preparando un comunicato chiarissimo in cui vengono punto per punto stroncate tutte le dicerie.

Antonio

euge ha detto...

Lo spero caro Antonio....... perchè sai cosa dice il proverbio?

" CHI TACE ..............."

Anonimo ha detto...

IL tono dipenda da colui che legge; è la limite della comuicazione con i messagi.
Assolutamente no! ho scritto che la polemica diventera grande perchè è cosi e mi fa male. Gia la Francia, la Svizzera hanno ripresa la notizia... E il sistema che si mete in movimento. Dire; frtatello del Papa, pedofilia e Ratisbonna sono tre parole esplosive!
Purtroppo la sala stampa vaticana non sara al altezza, ancora una volta.
Preghiamo!

gemma ha detto...

arrivo solo adesso e grazie al cielo mi sono persa il brutto della giornata. Vedo che come al solito ci sono amici di buona volontà su cui poter contare che hanno aiutato Raffaella a fare chiarezza. Grazie a tutti.
Purtroppo oggi molto danno sicuramente è stato fatto. Titolare chiamando in causa il fratello del Papa, così, senza certezze, è pura cattiveria e malafede. E' dare notizie un tanto al chilo, tanto perchè i buoi leggano e siano invogliati a farlo. D'accordo Repubblica, i suoi titoli e i suoi articoli, che conosciamo e spesso critichiamo, ma non mi pare che Libero (giusto per sondare l'altra parte) in questa occasione abbia tenuto atteggiamento molto diverso, onorandoci persino della pubblicazione della foto di don Georg (quando mai???). Mi chiedo solo se avrebbero pubblicato con la stessa fretta la foto di qualche altro fratello celebre, se mai qualcosa con cui ha avuto a che fare fosse stata sbattuta online in prima pagina. Togliamoci le fettine di zucchine dagli occhi per favore, e rendiamoci conto che da destra a sinistra non vi è alcuna differenza. E Dio ci guardi dagli inchini, buoni solo per il tornaconto del momento. D'altronde, non so voi, ma le trasmissioni di accusa più feroci nei confronti dei sacerdoti, io le ho intraviste più su mediaset che non su rai tre. "Anticlero sul 5" le ho ribattezzate: storie di catechiste maltrattate, preti pedofili o concubini...si esistono, ma mai una volta che si parli, a meno che non siano dissidenti, della miriade di religiosi o religiose che senza chiedere nulla in cambio si prodigano per gli altri. Libertà di stampa e di parola, certo, ma non ci si prenda poi in giro coi troppi inchini al cospetto del Papa. E soprattutto, si allontanino politici, politicanti, aspiranti tali e facoltosi cicisbei dalla corte del Papa. Si scelga di più tra il popolo, quello che nessuno conosce ai piani alti e che in altri tempi avrebbe campato gettando le reti.
Invocare la sala stampa cara Raffaella è inutile, ci sono meccanismi che non conosciamo e non capiremo mai. Noi siamo gente di pancia, in tanti dell'ambiente arricciano il naso di fronte a questi quattro fanatici che scrivono su un blog, ma la maggior parte della gente che sfoglia i giornali di carta o quelli online o guarda distrattamente la tv, putroppo, ha reazioni come le nostre. Si arrabbia, si indigna, ha reazioni immediate e non ha tempo nè voglia di capire, approfondire. Non si dovrebbe mai sottovalutare l'emotività del popolo, non dovrebbero farlo i politici che vivono nei salotti, ma nemmeno i religiosi delle alte sfere. E la sala stampa fa molto male a sottovalutare la pancia dei fedeli.
Se potessi umilmente parlare al Papa in questo momento gli chiederei solo di mantenere il timone, con fermezza e col coraggio di sempre. E di non aspettare troppo ad allontanare chi non merita di stare al suo fianco o serve due padroni, e di farlo prima che altri possano servirsene per fare del male a lui e alla Chiesa

euge ha detto...

Cara gemma hai perfettamente ragione il tuo post, racchiude molti pensieri che spesso si affacciano alla mia mente quando ci si trova incerte circostanze.
Questa sera per esempio il TG5 ha introdotto la notizia dicendo che avrebbero spiegato come la pedofilia è dilagata in Germania arrivando anche a colpire Ratisbona il coro delle voci bianche ed il fratello del Papa...... il tutto accompagnato da sorrisetto insopportabile e quasi sadico della Buonamici!!!! Ovviamente primo piano di Mons. Ratzinger e poi una breve spiegazione del fatto che i colpevoli furono allontanati e condannati...... ma, comunque il danno è fatto. Viviamo in un momento che non ricordo mai di aver vissuto. Condivido gemma soprattutto quando dice che le alte sfere ( vescovi e cardinali ) ed altri, dovrebbero più dar retta alla fede dei semplici fedeli piuttosto che ai smielati inchini insignificanti di uomini gentili, poltitici di schieramenti vari e persone che si ritrivano davanti al Papa non certo per devozione, rispetto o riconoscenza ma, soltanto pre stringere quella mano che comunque può in un caso o nell'altro, portare voti da una parte o dall'altra.
Continuo a ribadire che provo ribrezzo per chi tira in ballo una persona come Mons. Ratzinger per colpire il proprio fratello ed a vergognarmi per chi dovrebbe evitare che il Papa venga immischiato con membri della sua famiglia in certe storiacce squallide e non lo fa.

Raffaella ha detto...

Concordo con Euge e sono sconvolta per il comportamento della Bonamici. Credevo fosse una giornalista diversa...

Approvo e sottoscrivo il commento di Gemma, anche e soprattutto nella parte che riguarda le reti mediaset ed i politici di destra e di sinistra. Basta inchini e basta compromessi con la politica.
R.

euge ha detto...

Cara Raffaella io sono nauseata ti ringrazio per il post di chiarimento che hai appena postato scusa il giro di parole!!!!!!!!

RESTIAMO TUTTI UNITI AL NOSTRO PONTEFICE E SE POSSIAMO, DIAMOGLI UN SEGNO TANGIBILE DELLA NOSTRA SOLIDARIETA' E DEL NOSTRO AFFETTO.
MAGARI SCRIVENDO DUE RIGHE!
Grazie

gemma ha detto...

Io invece non mi meraviglio di niente care amiche e ho imparato che molto spesso tra i giornalisti si ritrova più obiettività in chi ha voglia di andare a fondo, magari anche apparentemente con trasmissioni nemiche, con giusto contraddittorio, che non con chi affronta gli argomenti buttando là la notizia, quando va bene, come quando va male. Quando va bene, caramellosi e amichevoli spargimenti di incenso, quando va male notizie fumose, giusto per non mancare la notizia. Certo, tutto può essere a questo mondo, ma ci sono situazioni sulle quali si sa benissimo che la rettifica poi non servirà, perchè non l'ascolterà nessuno. E siccome resterà solo la notizia, è giusto che la notizia sia fondata su prove e riscontri. In Germania credo si stia tentando di indagare a tutti i livelli, non solo nel coro di Regensburg, nell'intento di scoprire eventuali casi sommersi. In fondo, è anche il Papa ad averlo chiesto e a dettare questa linea.
Si dovrebbe però riflettere un pò anche sul possibile altro lato della medaglia, prima di sbattere il mostro in prima pagina. Mai come in casi così delicati servono prove e attendibilità nelle accuse prestando attenzione a che il tutto non diventi in qualche caso pretesto di vendetta, per qualche dissidio del passato, o miraggio di facile risarcimento .
Ci vuole cautela, almeno proporzionale all'infamia dell'accusa, e mi riferisco anche a quel che accade nelle cronache locali per i cittadini comuni, finiti coinvolti magari in qualche indagine solo con avvisi di garanzia, ma di fatto spesso bollati per sempre. Ricordo un papà diversi anni fa, accusato di pedofilia da medici che avevano visitato la sua bambina. Dopo tempo si è accertato che le accuse erano infondate, senza ombra di dubbio, ma per mesi è stato costretto a vivere da mostro.