venerdì 19 marzo 2010

Il New York Times cerca di gettare fango addosso all'allora vescovo Ratzinger ma conferma in pieno quanto affermato dall'arcidiocesi di Monaco

Clicca qui per leggere l'articolo. Qui per la traduzione.

Caspita! Ma i giornali non hanno proprio niente a cui appigliarsi? Le dichiarazioni di questo psichiatra confermano esattamente quanto detto dall'arcidiocesi di Monaco.
Il dottore spiega di avere riferito ad un vescovo, Mons. Heinrich Graf, morto nel 2000 (che combinazione!), le modalita' di "cura" per padre "H", ma di non avere mai avuto contatti ne' scritti ne' orali con l'allora arcivescovo Ratzinger. Quindi risulta perfettamente confermato quanto dichiararo dalla diocesi di Monaco.
E poi che cosa cambierebbe se anche il cardinale avesse letto le raccomandazioni del medico? Questo confermerebbe, anzi, la decisione dell'allora card. Ratzinger di ordinare che a questo prete non venisse piu' affidato alcun incarico pastorale.
Dove sta la notizia? Qui abbiamo solo conferme di quanto gia' noto.
Questi tentativi di coinvolgere il Papa puntando sempre e solo sul caso di padre "H" sono cosi' banali da risultare ormai noiosi. Tutto basato sulle ipotesi, le illazioni, le schizzate di fango e proprio alla vigilia della pubblicazione della lettera agli irlandesi
.
R.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando sarà finita, perchè finirà, ricordiamoci da dove sono venuti gli attacchi. Lo dico soprattutto agli ingenui fissati col "pericolo musulmano". Se c'è qualcuno che si astiene dal maramaldeggiare contro BXVI e la Chiesa, in questo momento, sono proprio loro. O sbaglio?

mariateresa ha detto...

sì ne parla Teresa Benedetta. Infatti non c'è niente.
Ma possiamo così avere anche conferma che hanno sguinzagliato una muta di cani scatenati per cercare "qualcosa". o di lupi...
C'è un gruppone militante all'opera.

Raffaella ha detto...

Non mollano l'osso, cara Mariateresa, anche a costo di giocare con le date.
Lo dico io a NYT: il cardinale Ratzinger rinuncio' alla diocesi di Monaco il 15 febbraio 1982.

Caro Anonimo, hai assolutamente ragione!
Ci sara' da ricordare da dove sono partiti gli attacchi e da tenere presente chi, in questi giorni, si distingue per un assordante silenzio.
Sui Musulmani hai assolutamente ragione!
R.

Anonimo ha detto...

Dopo la "lite" post Ratisbona i musulmani dimostrano profondo rispetto per il nostro Santo Padre e la Chiesa. Peccato che lo stesso non si possa dire di coloro che in questi giorni si stanno esprimendo contro un importante avvenimento che si terra in ottobre in vaticano. anche questo deve essere tenuto presente nel quadro generale della situazione.
Hai letto il pezzo di Politi sul Fatto? Che ne pensi?
Alessia

Raffaella ha detto...

Non ho letto, che dice?

Anonimo ha detto...

Ondivago a dir poso. Da un lato dà atto al Ratzinger Papa di aver combattuto con chiarezza contro al pedofilia, dall'altro lo accusa di aver tenuto una posizione difensiva da cardinale. Penso che presto apparirà su finesettimana. Si intitola La Chiesa deve spiegare 30 anni di silenzio.
Alessia

Anonimo ha detto...

Ragazze, la prossima botta sarà la "scoperta" di nuovi "casi" a Monaco in un certo periodo scelto a caso.
Alessia

Raffaella ha detto...

Enno'!
Non appena esce l'articolo gli sbatto in faccia che cosa ha scritto negli anni scorsi su Repubblica!
Ratzinger e' stato eletto trenta anni fa?
R.

Anonimo ha detto...

SECONDA ALLERTA
Gent.ma Sig.ra RAFFAELLA,
Tramite questo Blog, così prezioso, desidero allertare tutti i Vescovi italiani, spagnoli e portoghesi (sperando che ogni tanto vengano a leggere queste pagine in difesa del Papa e della Chiesa). Ho saputo confidenzialmente da alcuni amici degli Stati Uniti quanto segue:
Tutto il clamore suscitato in questi giorni in Germania, Austria e Paesi Bassi, fa parte di un progetto di attacco a tutto campo sferrato contro la Chiesa cattolica di tutto il mondo da delle "Associazioni Americane in difesa dei bambini e contro la Pedofilia dei Preti Cattolici", sostenuti da generose offerte degli Evangelicals for Jewis e dai lauti introiti dei risarcimenti di tutti i processi intentati negli Stati Uniti contro le Diocesi e conclusosi con accordi milionari extragiudiziali.
Queste Associazioni utilizzano una strategia formidabile: indagare presso i tribunali penali del Paese in oggetto di esame, ricercare le sentenze contro preti cattolici condannati per abusi sui minori, ricercare le vittime, interrogarle, promettere laute ricompense (dando degli anticipi) per raccogliere quanto più notizie e poi dietro pagamento chiedere ai giornali del Paese di pubblicare queste loro ricerche sensazionali. La tattica di attacco sta funzionando bene: dopo gli USA ed il Canada, queste Associazioni mandarono dei legali e giornalisti in Australia, dopo l’Australia in Irlanda dopo l’Irlanda in Germania e così via discorrendo. I prossimi Paesi dove cominceranno le loro ricerche sono la Spagna ed il Portogallo, per poi, iniziare la stessa tattica in Italia alla fine del dicembre di questo anno e gli inizi del 2011. Il Vaticano era stato allertato mesi fa, e come al solito certe segnalazioni sono state prese alla leggera da coloro che avrebbero dovuto vigilare. Il piano riesce perfettamente, perché dietro il panico mediatico i Presuli cominciano a rilasciare interviste e dichiarazioni (l‘importare è salvare il proprio buon nome degli altri chi se ne fraga!!!!) e la trappola mediatica continua a svolgere il suo ordito tragico e perfido, per giungere all’incriminazione del Papa, che a tutti i costi si vuole coinvolgere in questa pattumiera di episodi esecrandi. I fatti parlano da soli, casi già giudicati, rei che hanno già scontato la pena, vengono riportati alla ribalta come se fossero appena accaduti per suscitare risentimento e condanne, senza appello, della Chiesa cattolica. In maniera subdola mirano a creare il "senso di colpa collettivo" della gerarchia ecclesiastica e muoverli così alla "pietas" verso le povere "vittime di abusi" che necessitano di lauti risarcimenti per tentare di riparare almeno il minimo degli abissali danni provocati da un abuso sessuale! Fino a quando staremo a guardare? Non sarebbe ilc aso di cominciare il contrattacco?
Ad es. la CEI non potrebbe preparare un documento di condanna della pedofilia e dire quanti casi si sono verificati in Italia dal 1950 ad oggi e dire ancora cosa si intende fare per prevenirli? Queste decisioni spiazzerebbero i scompliglierebbero i progetti di queste Associazioni. Facciamoci furbi: è il denaro della Chiesa ed il suo discredito che si sta perseguendo e null’altro.
Con simpatia Leandro WALLEY

mariateresa ha detto...

ma leggete ancora Politi? Che stomaco ragazze

Raffaella ha detto...

Carissimo Leandro, grazie a te per i commenti.
Sono interessata alle tue riflessioni e vorrei chiederti un consiglio su come pubblicizzare il tutto sul blog.
Mi puoi contattare via mail?
Grazie
Raffaella