venerdì 19 marzo 2010

Politi, "sospeso" fra l'elogio e la denigrazione del Papa, dimentica gli articoli scritti in passato e l'anno di elezione di Benedetto XVI


Clicca qui per leggere l'articolo di Marco Politi segnalatoci da Alessia ed Eufemia.

Politi e' troppo intelligente per approfittare della situazione per lanciare strali su Joseph Ratzinger, eppure, anche lui, cade in tentazione.
Strano che si sia dimenticato degli elogi fatti a Giovanni Paolo II (e dell'allora cardinale Ratzinger) per l'emazione dei documenti del 2001, il motu proprio di Papa Wojtyla e la lettera "De delictis gravioribus", diretta conseguenza dell'atto pontificio, firmata da Joseph Ratzinger e Tarcisio Bertone.
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Caro Politi, capisco che sia fortissima la tentazione di addossare tutta la colpa di decenni (addirittura di secoli!) di abusi ad un unico uomo, Benedetto XVI, ma Le sembra davvero che la cosa abbia senso?
Chiedo a Politi ma potrei chiederlo ad una miriade di altri giornalisti e commentatori.
E' possibile che abbia ragione Kung e che Ratzinger sia il responsabile della copertura di decenni?
Ma chi e'? Matusalemme?
Strano che non sia stato incolpato di avere scritto il primo documento, quello del 1922, intitolato (come quello del 1962) Crimen Sollicitationis!
Ah gia'! Sarebbe un po' troppo visto che il Papa e' nato cinque anni dopo!
C'e' qualcosa pero' che non mi torna, cari amici, e vi prego di aiutarmi a capire.
Nell'articolo di Politi si da' atto al Papa avere "imboccato fin dall’inizio una strategia chiara e intransigente: non sottovalutare le denunce, rimuovere i preti colpevoli , assistere le vittime, collaborare con i tribunali".
E' una sacrosanta verita' e ci fa piacere che Politi lo riconosca, ma allora perche' lo si incolpa di tutto cio' che e' accaduto prima e dopo la sua elezione?
Giustamente Politi afferma che il merito dell'operazione trasparenza e' di Benedetto XVI. Fin qui ci sono ed e' esatto perche' la responsabilita' e' del Pontefice, nel bene e nel male.
Noto che il card. Levada, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, non viene menzionato e anche questo mi sta bene perche' gli atti del prefetto devono essere approvati dal Papa.
Ma...ma...ma...
Se siamo d'accordo su questo, come mai il cardinale Ratzinger, allora prefetto della Congregazione, diventa responsabile di tutto cio' che e' accaduto nella Chiesa nei decenni scorsi?
Come mai negli articoli leggiamo solo e sempre il suo nome? Ratzinger...Ratzinger...Ratzinger! Sembra un disco rotto.
Da quanti anni e' Papa Benedetto XVI? Cinque? E allora perche' non si fanno i nomi degli altri Papi i cui Pontificati coincidono con i periodi degli abusi? Parliamo di violenze commesse negli anni cinquanta, sessanta, settanta, ottanta, novanta e nei primi anni del nuovo Millennio.
Si puo' sapere da quanti anni regna Papa Ratzinger? Da oltre cinquant'anni?
No? E allora perche' si fa sempre il suo nome? Perche' egli deve essere responsabile di tutto?
Mi dispiace ma e' una questione di giustizia e non mi sta bene che sia Benedetto XVI a essere messo in tutte le salse perche', in fondo, e' lui che si vuole colpire!
Il Papa faccia proprie, COME SEMPRE, anche le responsabilita' altrui ma non nascondiamoci dietro ad un dito!
Per il resto (strategia difensiva di alcuni prelati e silenzio assoluto della Cei) non posso che concordare con Politi
.
Raffaella

9 commenti:

Anonimo ha detto...

carissimi io da cattolico vorrei solo sapere se il Papa quand' era prefetto della congregazione per la dottrina della fede che indicazioni ha dato agli ordinari diocesani in riferimento a casi concreti di pedofilia nelle varie diocesi.

Raffaella ha detto...

E' tutto scritto nel motu proprio di Giovanni Paolo II e nella lettera "De delictis gravioribus".
I delitti piu' gravi, compreso la pedofilia, sono "avocati" dalla Santa Sede per evitare insabbiamenti.
La Congregazione per la dottrina della fede puo' autorizzare la diocesi ad indagare.
R.

Anonimo ha detto...

effettivamente ha dato disposizione di denunciare all' autorità civile i responsabili o in vaticano tutto veniva insabbiato anche sotto la direzione del card. Ratzinger. Se non ci fosse stata omertà allora, e probabilmente insabbiamenti, ora non avremmo questi problemi. Voglio solo sapere.....e se qual'ora il cardinal prefetto dovesse giungere alla conclusione che fra i sacri palazzi c'è stata omertà dovrebbe dimettersi. Vedasi il caso di padre Marciel il fondatore dei Legionari.

Raffaella ha detto...

Una cosa e' il processo canonico, altra e' quello ordinario statuale.
Le regole possono cambiare. Vedremo in futuro se e come verra' previsto l'obbligo di denuncia per tutte le autorita' ecclesiastiche.
Per quanto riguarda il caso Maciel, si sfonda una porta aperta.
E' stato cacciato nel 2006, a pochi mesi dall'elezione di Ratzinger.
R.

quirinus ha detto...

Massimo Introvigne ha scritto articoli definitivi su questo. E poi basta leggersi il Motu Proprio, che difatti tutti i pennivendoli da strapazzo come Politi si guardano bene dal pubblicare integralmente e commentare con onestà.

Chi accusa il Papa, o i suoi predecessori di questi abomini è un serpente vigliacco, e spesso è promotore di quel laicismo anticristiano che è una delle prime cause della perversione sessuale di questi tempi. Come diceva Qualcuno che conosceva bene questo tipo di ipocriti: "Sepolcri imbiancati!", "Razza di vipere!"

Preghiamo per il Santo Padre, specialmente oggi che è San Giuseppe, potentissimo Patrono della Chiesa, purissimo custode del Redentore e sposo verginale della Tutta Pura Madre di Dio.

Anonimo ha detto...

State tranquilli che con tutti i nemici che ha Ratzinger, se da Prefetto avesse non dico insabbiato ma anche semplicemente sottovalutato o giudicato erroneamente un solo ed unico caso, oggi ne avremmo il resoconto su tutti i giornali del mondo
Alberto

Unknown ha detto...

Dai! Politi appartiene ai ma anchisti! E si sa da che parte derivano!
I soliti trasformisti! Comunisti ieri comunisti oggi!
Matteo Dellanoce

Anonimo ha detto...

hai ragione Alberto! e comunque, credo che ratzinger dovesse come prefetto della CDF darne conto al Pontefice che chissà perchè non viene mai nominato e sottoporre a lui il caso.
Mi rendo conto che ad ogni costo si vuole dare a ratzinger colpe che non ha! Raffaella hai ragione e sottoscrivo il tuo commento riportato come introduzione a questo post.

Maria R. ha detto...

Raffaella carissima, io credo che per quanto noi possiamo parlare e scrivere, purtroppo per noi, alcuni (giornalisti e non solo), continueranno a fare quel che fanno!
Per anni hanno vissuto, in un certo senso, all'ombra del "mito intoccabile" di Papa Giovanni Paolo II. E non lo dico in senso negativo, ma è innegabile che tutta la sua "storia" e quello che ha fatto o condotto a fare, anche in campo politico e sociale, ne ha creato una sorta di "mito vivente". E quanto questo sia vero, a mio avviso (per quanto all'epoca seguissi le cose molto dall'esterno), si è visto dal fatto che, Papa invecchiato= Papa attaccabile (su più fronti). Il Papa attuale paga lo "scotto" di questi anni di giornalismo (non di certo buono) "represso".
Ci si "riprende" la rivincita con lui!
A questo aggiungiamoci le lobby di cui tanto si parla in questi giorni e che su più fronti hanno interesse a remare contro la Chiesa...