Clicca qui per leggere il bellissimo editoriale di José Luis Restan segnalatoci da Alessia.
Mi permetto di riportarne solo una parte invitandovi a leggere tutto l'articolo:
"La settimana scorsa il “panico morale” teleguidato ha colpito per bene il suo obiettivo. La caccia si è concentrata su una preda più grande, lo stesso Benedetto XVI, il Papa che ha aperto le finestre e ha stabilito una serie di regole per la massima trasparenza, la cooperazione con le autorità e, soprattutto, la cura delle vittime. È stato il Papa che negli Stati Uniti e in Australia si è trovato faccia a faccia con coloro che avevano subito questa terribile esperienza, per chieder loro perdono a nome di una Chiesa di cui loro sono membri feriti, e meritano per questo una preferenza totale.
Le insinuazioni su Papa Ratzinger in questa materia meriterebbero semplicemente disprezzo se non fosse per il fatto che indicano qualcosa di importante su questo momento storico. C’è un potere culturale, politico e mediatico che ha messo Pietro nel mirino, senza vergogna e senza imbarazzo. Certamente non è la prima volta che succede, e conviene ricordarlo. Ma il furore e le armi questa volta sono, se non altro, più insidiose di prima".
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2 commenti:
SE NON FOSSE UN PREMIO ORMAI IN DECADENZA PIENA, QUESTO ARTICOLO SAREBBE DA NOBEL...
Impossibile. Il Nobel da decenni viene dato solo a chi esprime disprezzo nei confronti del Papa e della Chiesa. Inutile fare l'elenco.
Alberto
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