sabato 10 aprile 2010

Coperti in Canada ed in Vaticano gli abusi sessuali di un prete amico di Papa Wojtyla. Benedetto XVI lo ha "spretato" nel 2009


«Ratzinger spretò un religioso grande amico di Giovanni Paolo II»

Un giornale canadese rivela la storia di monsignor Prince, condannato a 4 anni

Il Vaticano e i vertici della Chiesa canadese hanno tentato negli Anni Novanta di tenere segreta la vicenda di un sacerdote accusato e poi condannato per atti di pedofilia.
È quanto ricostruisce il giornale canadese «The Globe and Mail» raccontando la vicenda di Bernard Prince. Proprio per tenerlo lontano dal Canada, venne perfino trasferito a Roma dove divenne Segretario Generale dell’opera missionaria.
Il sacerdote, accusato dalla Polizia canadese di aver compiuto abusi su almeno 13 minori tra il 1964 e il 1984, nella diocesi di Pemboke, nel 2005 venne giudicato colpevole e condannato a 4 anni di carcere, che sta ancora scontando. Bernard Prince, oggi settantacinquenne, è stato ridotto allo stato laicale da papa Benedetto XVI l’anno scorso.
Ma oltre dieci anni prima che la giustizia facesse il suo corso, sostiene il giornale citando diverse lettere al riguardo, le alte gerarchie vaticane erano al corrente delle sue colpe e fecero di tutto per coprire la vicenda.
Lo stesso giornale canadese rivela che Prince divenne un grande amico di papa Giovanni Paolo II, il pontefice polacco predecessore di Ratzinger per il quale è ora in corso una veloce pratica di beatificazione.
A inchiodare la Santa Sede, in particolare, una lettera del vescovo della diocesi di Prince, Joseph Windle inviata nel febbraio 1993 al Nunzio Apostolico in Canada, Padre Carlo Curis, in carica tra il 1990 e il 1999. Nella lettera si fanno chiari riferimenti alla necessità di insabbiare la storia, perché, scrive il vescovo, lo scoppio della scandalo «potrebbe avere conseguenze disastrose non solo per la Chiesa canadese ma anche tutta la Santa Sede».

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Pedofilia/ La Chiesa sapeva di accuse ad amico Papa Woytila

Monsignor Prince fu segretario di Propaganda Fide

La chiesa canadese sapeva della accuse di pedofilia rivolte a un sacerdote canadese e ne aveva informato il nunzio apostolico. Il caso riguarda Monsignor Bernard Prince che divenne alto dirigente Vaticano e amico di Papa Giovanni Paolo II. Lo dimostra una lettera scritta dal vescovo Joseph Windle di Pembroke, in Ontario.
Il vescovo Vindle scrisse nel 1933 una lettera in cui riferiva delle accuse a Monsignor Prince al nunzio apostolico in Canada nel 1933. Prince, nel frattempo, era a Roma dove, stretta amicizia con Giovanni Paolo II era stato nominato segretario generale della società pontificia per la diffusione della fede, carica che ricoprì dal 1991 sino al suo pensionamento nel 2004. Windle scrive nella lettera che discusse le accuse col suo arcivescovo già prima della promozione di Prince alla carica vaticana. Nella lettera si parla dell'importanza di tenere la cosa segreta. Nel 2008 Prince è stato condannato per aver molestato 13 bambini in Canada tra il 1964 e il 1984. Dopo la condanna è stato spretato e ora è in prigione.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma a Santo Spirito in Sassia la camarilla polacca ha già preparato la cappella per papa Woitila! Si aprano i vasi di quel pontificato...senza riguardi per nessuno,solo così potremo difendere papa Benedetto vittima innocente di queste infamie vere.