sabato 17 aprile 2010

Gravissime le affermazioni di Sergio Romano: il Papato è una monarchia, non una diarchia! A ciascun Papa la propria responsabilità

Clicca qui per leggere l'incredibile tesi di Sergio Romano secondo il quale il Papato di Giovanni Paolo II non sarebbe stato una monarchia ma una diarchia fra lui ed il cardinale Ratzinger. Al primo gli onori, al secondo il lavoro sporco!
Enno', enno'! Troppo comodo, signori miei!
Non e' ammissibile oggi scaricare su Papa Benedetto ogni responsabilita' mentre il lavoro d'ordine del Papato precedente finisce sul cardinale Ratzinger. Ma non ci si accorge che e' assurdo? Fra l'altro e' pericolosissimo perche' sminuisce fortemente la figura di Giovanni Paolo II. Fare affermazioni del genere (e Romano non e' il solo!) apre domande inquietanti. Ne parleremo...

R.

15 commenti:

A.R. ha detto...

Raffaellina non ti agitare. Romano non ha tutti i torti, anche se magari non si è espresso bene. La verità è che effettivamente Joseph Ratzinger è al lavoro in Vaticano ormai da 30 anni e arrivato al vertice continua a fare quello che ha sempre fatto. Il punto è che se già prima, cioè con Giovanni Paolo II, ne prendeva tante dai teologi e da chi veniva richiesto di spiegazioni o di ritrattazioni: era davvero il parafulmine del Papa. Ora il suo successore, il Card. Levada, non è minimamente della levatura del predecessore e non sta facendo abbastanza, almeno mediaticamente, per attirare su di sè l'attenzione. Dopotutto è la congregazione per la dottrina della Fede quella che continua a occuparsi degli abusi, non il papa direttamente. E invece tutti ora puntano contro il Papa e non c'è nessuno in curia che lo appoggi e lo assista in modo sostanziale come lui faceva con il suo amico Giovanni Paolo II.
Questo non vuol dire che c'era una diarchia, ma che Papa Wojtyla aveva delegato parecchio al buon Ratzinger tutto quello che riguardava la sorveglianza della Chiesa, sia in termini di fede, ma anche, come si vede ora, di disciplina. Purtroppo non è falso che il nostro amato Giovanni Paolo II guardava più all'esterno che non all'interno, con una caratteristica missionaria difficilmente eguagliabile. Ma questo comportava per forza un fidarsi dei suoi collaboratori per tutti gli affari ad intra. E questi collaboratori non erano tutti dei Ratzinger... non so se mi spiego...

Anonimo ha detto...

Giovanni Paolo II, a mio parere, e' stato un papa tendenzialmente conservatore. Che poi il l'abbia amato immensamente tanto da criticarlo pochissimo era che mi faceva pena (ma non e' certo giusto non criticare solo per empatia). Romano puo' aver qualche ragione se intende dire che Papa Ratzinger non ha quell'appeal di Woitila.
1) perche' non ha subito un'attentato (o non ancora speriamo)
2) perche' non si strascina nonostante una malattia invalidante (non ancora speriamo anche qui)
In definitiva Woitila sposava un'estroversione gioiosa con una visione severa (magari giusta! non so) della morale cristiana. Non dimentichiamoci che dicono si frustasse!
MA, A DIFFERENZA DI ROMANO, PENSO CHE WOITILA SULLA MORALE COMANDAVA LUI. E SE HA DELEGATO QUALCOSA A RATZINGER LO HA FATTO PERCHE' AVEVA LE STESSE VEDUTE.
....
Alberto 2
ps: comunque non ha tanto senso contrapporre due papi. La storia della chiesa e' bimillenaria. Io vorrei ad esempio che si analizzasse di piu' la figura di Alessandro VI e me lo si inquadrasse nella successione apostolica...

Marco ha detto...

Purtroopo quello che dice è vero. Nel senso che i due papi sono in perfetta continuità dal punto di vista della dottrina e non poteva essere altrimenti. Quello che ha scritto Kung qualche giorno fa vale per BXVI, ma lo stesso GPII non ha modificato nulla di quello che auspica kung. E perchè kung si permette di dire che BXVI ha fallito? Perchè non lo ha detto a GPII? GPII faceva un viaggio ogni due settimane e in un certo modo andavano in onda i suoi bagni di folla. ma sostanzialmente predica esattamente quello che predicava paolo VI e BXVI. E' vero che Ratzinger ha dato un grande aiuto a GPII ed è vero che non c'è ora il ratzinger di ratzinger.

Ma a me va bene così! Sono fiero del mio papa che si prende tutto sulle sue povere spalle, il passato ed il presente. E sta facendo splendere una luce meravigliosa, quella della verità. Domani nelle nostre chiese di Reggio Emilia si pregherà per il papa! Ideam nella diocesi di Parma. I cattolici piano piano stanno capendo che è una guida sicura e vera in un mondo cattivo!

Marco

Ecco il link della diocesi di reggio per le messe di domani:

http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/s2magazine/index1.jsp?idPagina=4462

Anonimo ha detto...

Concettualmente non è diverso da diverso da qullo di Ferrara. Più diretto! Con una sottolineatura: il problema non è la conservazione ma il conciliarismo!Cosa che Ferrara sottolinea in contrapposizione a quella di Romano.
Tutto ruota intorno al concetto di obbedienza. Ergo: GPII diceva e il Crad. Ratzinger eseguiva! Quindi il lavoro sporco è di entrambe in due contesti diversi: uno fuori dalla Chiesa e l'altro nella Chiesa! Nessuna diarchia quindi ma una perfetta obbedienza a Cristo!
Matteo Dellanoce

Maria R. ha detto...

BHè, forse ha usato termini forti, ma sostanzialmente è questa l'idea che ci siamo fatti in molti. Papa Karol sapeva di avere un fedele (veramente fedele, leale!) cardinale nella sua curia e quindi
si dedicava agli aspetti tipici del suo pontificato (come i viaggi).
Io, in ogni caso, non concepisco il Papato come una monarchia. Se fosse tale, ogni Papa farebbe brutto e cattivo tempo, invece, che ci piaccia o meno, la curia ha un suo peso innegabile. Al massimo, potremmo dire di essere davanti ad una monarchia parlamentare....

Maria R. ha detto...

Ps. questo non toglie che, come dici tu, ogni "capo di stato" abbia i propri e personali onori e oneri.

Anonimo ha detto...

Il problema rimane il 'conciliarismo' che rovinò la Chiesa dopo il Concilio di Basilea [tre papi] (e in altre occasioni) e rovina la Chiesa oggi dopo il V. II.
Ma la fantasia dello Spirito è senza misura, per cui calma e gesso: lasciamo fare a Lui che nel passato ha già dato prova di Sé; infatti chi si sarebbe aspettate le nomine papali di Giovanni Paolo I, G. P. II e soprattutto di B XVI?
Chi si sarebbe aspettato il 'ricupero' woitiliano nei confronti della sana Tradizione cattolica, dopo le scriteriate fughe in avanti di religiosi, suore, sacerdoti, vescovi e cardinali negli anni sessanta/settanta/ottanta (quando ci si diceva che il meglio era nel protestantesimo, e quando non lo si diceva lo si lasciava intendere, salvo poi far condannare dal Tribunale diocesano di Milano chi ebbe il coraggio di dire che nella Chiesa cattolica era in atto un tenativo di protestantizzazione) Chi se lo sarebbe aspetatto? Chi si sarebbe aspettato che gran parte dei seminaristi attuali sono serenamente ancorati alla Sacra Tradizione cattolica e aperti al recupero del patrimonio intangibile della Chiesa? La Chiesa non è interpretabile per mezzo di categorie di sociologia o di antropologia filosofica o, tanto meno, di politologia. La Chiesa è te-andrica: la Chiesa ha i piedi in 'due scarpe': un piede nel tempo e uno nella trascendenza: in Dio.
Ripeto calma e gesso e lasciamo fare a Signore risorto.
per quanto sta a noi, cerchiamo di non rovinare quanto Dio sta facendo: questo è quanto Lui ci chiede!
un sacerdote cremonese che, pro bono pacis, preferisce mantenere l'anonimato

anonimo ha detto...

Per Fr, Ar: Capisco Raffaella: in buona o in cattiva fede, si parla sempre in md scorretto del Papa

medievale ha detto...

bè, sapersi esprimere dovrebbe essere il primo requisito di un giornalista, ma tant'è... comunque non è che la figura di Wojtyla ne esca sommamente esaltata dall'idea che mentre lui, globetrotter di Dio, picconava il muro di Berlino, al contempo si disinteressava totalmente di ogni questione teologica, dottrinale e morale di quella Chiesa che era stato chiamato a reggere. E poi possibile che un uomo, come è sempre stato descritto, forte, deciso e dirompente, lo fosse solo durante i viaggi apostolici e gli abbracci ecumenici?

un passante ha detto...

scusate, se proprio vogliamo analizzare i personaggi e gli interpreti, ...Sodano non contava nulla ma proprio nulla? E Ruini per la chiesa italiana? E negli ultimi tempi...che dire del ruolo di Stanislao???
Ricordo di aver letto da qualche parte anni fa del cardinale Ratzinger che ingenuamente aveva parlato coi giornalisti di un peggioramento delle condizioni di salute del Papa. Loro avevano tratto conclusioni che avevano irritato Stanislao, al punto che avrebbe indotto Ratzinger a ritrattare, scusandosi quasi in lacrime. Ve lo immaginate oggi don Georg che fa altrettanto con un diarca del Vaticano?

Anonimo ha detto...

si vede che anche don GEorg non ha il carisma di Stan...

Anonimo ha detto...

per sacerdote cremonese:
la ringrazio per il suo post. Non conosco tutta la storia di Basilea e del conciliarismo. Come lei diceva ci sono stati tre papi (in alcuni tempi storici).
Come spiegare questo?
Io, potrei provare a dire (ma non ho mai approfondito ne trovato materiale sulla questione): Gesu' disse a Pietro che fondava su di esso la sua chiesa e le porte degli inferi non sarebbero prevalse (su quest'ultima).
Non puo' essere che e' la chiesa (ovunque si trovi) che rimane sino alla fine dei tempi, mentre Pietro o i pietro possano avere un cammino piu' travagliato e a volte incerto?
Alberto 2
Mi farebbe piacere una risposta
Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

rispondo all'anonimo delle 21.23 (Alberto 2) che mi onora della sua attenzione:
Gesù dice: "Tu sei Pietro (pietra) e su questa pietra fonderò la mia Chiesa" [Chiesa che è "mia", di Gesù, non una 'chiesa' qualunque, anche per questo io mi ostino a scriverla con la maiuscola] Per limitarmi all'immagine fornita da Gesù: Come sarebbe possibile, possibile proprio da un punto di vista statico, che un edificio stia saldo se la roccia su cui si 'fonda' non è stabile, ovvero ha un percorso "travagliato"? Imporre una distinzione di 'destino' tra la costruzione e il suo fondamento mi sembra davvero un 'sofisma'.
In ogni caso è storia che anche i papi meno degni (i Pietro di quel periodo) spesso si rivelano personalemnte moralmente indegni, ma dogmaticamente ed ecclesiologicamente irreprensibili... vorrà pur dire qualcosa! Non a caso si parla di indefettibilità della Chiesa, non per merito, ma per grazia [Egli, il Paraclito, vi guiderà alla verità tutta intera!] e la Chiesa ha tra le sue note caratteristiche la riconoscibilità (cioè si ripudia ogni figura di Chiesa spirituale o dei perfetti!), e questa trova nel 'Papa legittimo' [dopo il Grande Scisma d'Occidente si assistette alle dimissioni di un papa dichiarato non legittimo e la morte pressoché in solitudine dell'altro illegittimo, sicché il papa rimasto quello per intenderci 'di Roma', in alternativa a quello di Avignone e a quello di Pisa, fu riconosciuto da tutti come l'unico papa legittimo], il suo centro di unità visibile/riconoscibile.
cordialità
sacerdote anonimo cremonese
PS: la ricostruzione storica si fonda solo sulla memoria, qualche particolare potrebbe essere impreciso, la sostanza però è questa.

Vatykanista ha detto...

"E negli ultimi tempi...che dire del ruolo di Stanislao???
Ricordo di aver letto da qualche parte anni fa del cardinale Ratzinger che ingenuamente aveva parlato coi giornalisti di un peggioramento delle condizioni di salute del Papa. Loro avevano tratto conclusioni che avevano irritato Stanislao, al punto che avrebbe indotto Ratzinger a ritrattare, scusandosi quasi in lacrime."


Confermo, da fonti , allora, certe quanto vicine a Roma, che negli ultimi anni (seconda metà degli anni novanta in poi), Mons. Dziwisz sia stato una sorta di "papa di fatto". Penso che la vera diarchia non fosse Wojtyla-Ratzinger, ma Dziwisz-Sodano.

Anonimo ha detto...

per sacerdote cremonese.
La ringrazio per la risposta. Quando riusciro' voglio approfondire. Delle cose di cui abbiamo parlato non si parla mai. Eppure sono stato anni in tutti i movimenti ecclesiali. Fa in un certo senso ridere ridurre tutto all'oggi (diarchia ecc.) quando c'e' una bimillenaria storia di cui rendere conto, per essere credibili.
ps: quindi un successione apostolica legittima c'e' sempre stata?
cordiali saluti
Alberto 2