martedì 27 aprile 2010

Il patto non scritto fra i media e la Chiesa: se il Papa è "simpatico" non lo attacchiamo o lo attacchiamo di meno!


Pedofilia, sconvolgente ricerca negli archivi dei giornali: tutto era già scritto nel 2002 ma i media decisero di usare la carezza e non il pugno!

Cari amici, la risposta di Giordano alla intelligente missiva di una lettrice di Libero ha aperto una sorta di varco nella mia mente.
Pur non approvando in nulla, la risposta di Giordano, credo che egli abbia colto il punto: la bufera mediatica si e' scatenata ora, contro Benedetto XVI, e non prima! La domanda, che esige una risposta, e' semplice: perche'?
Mi piace l'espressione della nostra Gemma: "Non importa ciò che la chiesa è, che i sacerdoti sono, l'importante è che sappia divulgare la sua immagine, che ci sia un Navarro che sappia gestire i suoi rapporti con gli uomini.., poi se ci sono preti che insidiano i figli degli uomini e vescovi che li proteggono, pazienza, purchè si sappia comunicare. Sta tutto lì il problema. Una specie di patto comunicativo tra il papa e i media che garantisca l'immunità, che ora evidentemente è saltato".
Ecco il punto!
E' assolutamente vero e ho trovato anche qualche prova della veridicita' di questa espressione. Tutto, cari amici, era gia' scritto nel 2002!
Tutto era gia' a disposizione dei media. Il tappo era pronto a saltare. Sarebbe bastato che i media facessero qualche pressioni in Irlanda, in Germania, in Austria e tutto cio' che stiamo vedendo oggi sarebbe gia' accaduto anni fa.
Leggeremo, amici, degli articoli sconcertanti.
Attenzione: non sono sconcertata per il contenuto degli articoli o per i firmatari degli stessi o per la testata che li ha pubblicati ma perche', letti ora, lasciano a bocca aperta!
Si scriveva tranquillamente che il Vaticano non pretendeva la testa dei vescovi insabbiatori ed i giornalisti non battevano ciglio!
Si parlava di quelle congregazioni (non della CDF, guarda caso!) che non gradivano la tolleranza zero nel senso della cacciata di un prete senza processo!
Ora quei dicasteri e chi li reggeva sono sotto accusa.
Ma perche' nessuno ha scritto nulla nel 2002?
Il tappo stava per saltare ma, probabilmente, il patto comunicativo ha ricacciato il sughero con forza nella bottiglia.
Non c'e' altra spiegazione!
Tutto era scritto...non mi capacito di questa realta'!
Fra poco segnalero' gli articoli
.
R.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

questione di preferenze. i giornali non sono enti statali tenuti all'imparzialità. sono soggetti a mille pressioni differenti, e questo da sempre. quando scrivono cose che ci piacciono va tutto bene, quando scrivono altro(quindi bugie)gridiamo allo scandalo.
nulla di nuovo.

euge ha detto...

Sì ma nel 2002 il Papa non era Ratzinger! Era un Papa mediatico simpatico ai giornalisti ed il resto non contava...... Il cattivone invece era sempre lo stesso il card. Ratzinger sempre rponto a prendere i ceffoni al posto di altri; sempre ignorato dalla stampa oppure chiamato in causa solo per essere criticato oppure offeso con nomignoli odiosi ma, che divertivano tanto gli stessi giornalisti che oggi gli rovesciano addosso senza nessuna vergogna tonnellate di fango e di menzogne.
Il patto c'era eccome....... e forse dico forse sarebbe durato se Benedetto XVI invece di difendere con forza e determinazione la verità, la dottrina e la tradizione cristiana compresi i famosi principi non negoziabili, avesse dato più importanza al modo di porsi, di ridere, di parlare e magari anche di atteggiarsi durante le riprese televisive; questo non è accaduto ed allora giù critiche, volgarità, insulti e manipolazioni di ogni genere e grado ed ovviamente, che avrebbe dovuto in qualche modo non dico stoppare ma, rimandare al mittente tutto questo con forza e determinazione, si è limitato a rimanere in un vergognoso e deplorevole silenzio. DEel resto, perchè darsi tanto da fare per difendere un Papa scomodo e non congeniale ai signori giornalisti? Troppo rischioso............... Peccato che questi ben pensanti hanno trascurato l'affetto dei semplici e la loro gratitudine ad un Pontefice che continua a pagare inesorabilmente, gli errori catastrofici di altri!

Anonimo ha detto...

Simpatia, antipatia.. Ridicolo! Ogni giornalista di qualunque giornale del pianeta sa bene che se su un suo articolo c'è la parola Papa questo deve essere approvato dalla direzione e dalla proprietà. E' un attacco tutto politico. BXVI non è stato attaccato frontalmente fin dall'inizio del suo pontificato, ma gli ettacchi violenti e personali di tipo giacobino (su pretesti precedentemente individuati e studiati) sono cominciati esattamente in corrispondenza dei pieni poteri di Obama e poco dopo il caso Eluana.
Sono i grandi elettori del faraone nero che guidano tutto ed hanno,da sempre, come quinte colonne, molti prelati cattolici americani e nordeuropei.
Chissà quante altre cose, cui prima nessuno prestava alcuna attenzione diventeranno improvvisamente esiziali per tutto il pianeta.(Quante persone comuni conoscevano un anno fa la FSSPX?) Leggete le cronache di come i primi giornali massoni del settecento quotidianamente irridevano, calunniavano e ridicolizzavano i sacerdoti più santi e fedeli al Papa e "salvavano" quelli "aperti ed amici". Niente di nuovo sotto il sole. Si chiama giacobinismo scientifico. C'è un solo modo per venirne fuori. Rispondere ad alzo zero come faceva PIO IX. Così chi ci sta ci sta ed i furbastri che cercano vantaggi interni di carriera, imbarazzati, dovranno desistere. In politica si chiama "scrollamento del melo" per far cadere le mele marce" In questo è maestro Berlusconi.Se non l'avesse capito da subito avrebbe fatto la fine della DC. L'attacco a Benedetto XVI è politico dunque si impari dalla politica. Ci fu un altro XVI che per anni cercò di essere cauto e di superare pian piano gli eventi si chiamava Luigi ed abitava a Parigi.
Mazzarino da ALMA PREX

laura ha detto...

Per noi il Papa è il Vicario di Cristo e il Succesore di Pietro. Il Papa si ama e a Lui si obbedisce, sempre, senza discutere su nulla