martedì 27 aprile 2010

Pedofilia, sconvolgente ricerca negli archivi dei giornali: tutto era già scritto nel 2002 ma i media decisero di usare la carezza e non il pugno!


Il patto non scritto fra i media e la Chiesa: se il Papa è "simpatico" non lo attacchiamo o lo attacchiamo di meno!

Thompson in appoggio ad Allen: forse il Vaticano non difende adeguatamente Benedetto XVI per tutelare la memoria di Giovanni Paolo II?

Intelligentemente Allen si chiede come mai il Vaticano non racconti la vera storia della lotta di Joseph Ratzinger contro gli abusi. Che cosa o chi frena la Santa Sede? (Monumentale)

Carissimi amici, ho svolto una ricerca negli archivi di vari quotidiani.
Gli articoli che ho letto mi hanno sconvolto perche' e' chiaro che lo scandalo dei preti pedofili poteva scoppiare anni fa ma i mass media, che ora si vantano di avere fatto saltare il tappo, decisero di fermarsi.
Perche'? E perche' ora non si usa piu' la carezza ma il pugno direttamente in faccia a Benedetto XVI? Come mai tanta simpatia e comprensione in passato e tanto odio oggi?
Come mai il beneficio del dubbio a senso unico?
Sono davvero sconvolta, non mi capacito di certe ingiustizie.
Ho scelto di riportare gli articoli di Repubblica perche' sicuramente non e' un quotidiano che puo' essere accusato di "filopapismo".
Altro che preservare l'immagine della Chiesa, caro Giordano
!
C'e' da chiedersi perche' nessuno abbia parlato prima.
R.

Usa, il Vaticano sotto accusa Non punisce i preti pedofili

Repubblica — 20 marzo 2002 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA

MARCO POLITI

CITTA' DEL VATICANO

Santa Romana Chiesa fa quadrato.
Non ci saranno epurazioni di vescovi accusati di avere coperto preti pedofili. Né ci saranno dimissioni forzate per vescovi sospettati di avere intrattenuto rapporti omosessuali.
All' ondata di protesta, che sta montando in alcune diocesi degli Stati Uniti, e di fronte all' interrogativo se papa Wojtyla stia seguendo direttamente le questioni più scottanti o abbia abbandonato tutto nelle mani di collaboratori che temporeggiano, il Vaticano reagisce con irritazione. «Il Santo Padre segue ogni cosa con grande attenzione - commenta il portavoce vaticano Joaquin Navarro - e comunque ai vescovi sono stati trasmessi ordini precisi: ricordo in proposito il Motu proprio del 18 maggio 2001, in cui si stabilisce che qualora vi siano elementi fondati in vicende di pedofilia è necessario aprire un procedimento canonico». Aggiunge Navarro che «il processo canonico non va assolutamente considerato come sostitutivo dei processi civili e penali. E' una garanzia per tutti». Ma al di là delle dichiarazioni ufficiali filtrano dalla Curia due notizie importanti, che riguardano i dossier attualmente all' esame di Giovanni Paolo II.
La Santa Sede non ha intenzione di esercitare «alcuna pressione» per fare dimettere il cardinale Bernard Law di Boston, che la settimana scorsa ha dovuto impegnarsi a pagare 30 milioni di dollari come risarcimento alle 86 vittime di un sacerdote pedofilo.
Fonti autorevoli della Santa Sede affermano con sicurezza: «In Curia nessuno parla di dimissioni del cardinale Law».
Dalle mura vaticane proviene un' altra anticipazione clamorosa.
Gli ispettori della Santa Sede, che hanno investigato in Polonia sulla vicenda dell' arcivescovo di Poznan mons. Julius Paetz, accusato di molestie sessuali ai danni di seminaristi e sacerdoti, hanno maturato la convinzione che non vi siano prove concrete per incriminarlo. «Non è stato accertato nessun fatto di omosessualità», afferma uno dei collaboratori di papa Wojtyla che sta seguendo da vicino l' inchiesta. Tutt' al più, sostengono in Vaticano, l' arcivescovo Paetz potrebbe essere rimproverato per alcuni 'atteggiamenti' ' .
Insomma, dietro lo scandalo che sta agitando gli ambienti cattolici polacchi vi sarebbe solo fumo, ma niente arrosto.
In Segreteria di Stato regna un notevole malumore per quanto avviene negli Stati Uniti. «E' l' unico paese in cui per le colpe di un prete debba pagare il titolare della diocesi, cioè il vescovo. Ormai chiedere risarcimenti e patteggiare è diventato una questione economica», spiega una personalità che non intende essere identificata. Secondo i dirigenti curiali, i casi di cui si parla sulla stampa americana sarebbero minimali in termini statistici se rapportati a parecchi decenni.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/03/20/usa-il-vaticano-sotto-accusa-non-punisce.html

COMMENTO:

"Non ci saranno epurazioni di vescovi accusati di avere coperto preti pedofili. Né ci saranno dimissioni forzate per vescovi sospettati di avere intrattenuto rapporti omosessuali".

Politi nel 2002 scriveva una frase del genere senza commentare! Oggi ha decisamente cambiato atteggiamento. Da Benedetto XVI pretende non solo la tolleranza zero ma anche l'apertura di tutti gli archivi.

UDITE UDITE UDITE: Navarro, il 20 marzo 2002 cita espressamente il motu proprio del 2001. Ecco la prova incontrovertibile del fatto che non si tratta di un documento segreto.
Non cita la "De delictis gravioribus" perche' non e' un documento papale e quindi meno importante.
Sconcertante questo articolo se letto con i parametri usati per giudicare l'operato di Papa Benedetto.
Ecco, comunque, che fine hanno fatto il polacco Paetz e l'americano Law (purtroppo poi trasferito a Santa Maria Maggiore da Giovanni Paolo II):


Pedofilia, summit in Vaticano: "Via il cardinale Law"

Arcivescovo polacco si dimette è accusato di molestie ai seminaristi (Politi)

Ed ecco un altro articolo, interessante per lo scandalo negli Usa ma soprattutto per quello in Polonia. Santo Cielo, viene gia' citato Maciel!

Scandalo dei preti pedofili il Papa convoca i cardinali Usa

Repubblica — 17 aprile 2002 pagina 33 sezione: CRONACA

MARCO POLITI

CITTA' DEL VATICANO

Il Papa convoca d' urgenza i cardinali americani per un summit sulla pedofilia. L' iniziativa è senza precedenti, per di più su un tema così scottante che coinvolge direttamente azioni e omissioni di preti, vescovi e cardinali. Più esatto sarebbe dire che papa Wojtyla è stato costretto a convocare il summit. Infatti, sino alla settimana scorsa, era del parere che tutta la vicenda dovesse essere gestita solamente dall' episcopato statunitense. Così pensava soprattutto la Curia, desiderosa di lavarsi le mani dello sporco affare. Ma l' onda di sdegno e di sfiducia diffusa ormai negli Stati Uniti in seguito agli abusi sessuali commessi da preti e ai troppi silenzi dei vescovi, nonché la pressante richiesta di gran parte dell' opinione pubblica perché il cardinale di Boston Bernard Law si dimetta, hanno convinto il pontefice a prendere in mano la situazione.
Se il Vaticano pensava di trattare lo scandalo come 'vicenda locale' ' , si è sbagliato.
Il caso del prete John Geoghan della diocesi di Boston, responsabile di molestie sessuali a ripetizione ai danni di minorenni e per 14 anni lasciato nell' esercizio delle sue funzioni da Law, ha disgustato milioni di cattolici americani. Tanto più che il Boston Globe ha rivelato che l' arcidiocesi ha pagato dieci milioni di dollari per mettere a tacere una cinquantina di casi analoghi. La settimana scorsa il presidente della conferenza episcopale statunitense, mons. Wilton Gregory, era stato dal pontefice per chiedere una risposta globale della Santa Sede alla questione (soprattutto per quanto riguarda il modo di trattare i preti colpevoli), ma Wojtyla aveva replicato affidando ai vescovi americani la responsabilità di gestire l' affare. In quarantott' ore ha dovuto cambiare posizione.
Il summit dei tredici cardinali americani si svolgerà il 23 e 24 aprile e avrà all' ordine del giorno: 1) la mappa degli scandali, 2) l' indicazione di 'lineeguida' ' per rassicurare le famiglie, 3) una strategia per rilanciare la fiducia fra il clero e i fedeli. Da parte vaticana saranno presenti i cardinali Ratzinger della congregazione per la Dottrina della fede, il prefetto della congregazione dei Vescovi, Re, e il prefetto della congregazione del Clero, Castrillon Hoyos. Sull' agenda - tacitamente - c' è anche l' interrogativo se il cardinale Law debba dimettersi visto che nella sua diocesi la metà dei fedeli non lo vuole più. Tuttavia, non solo gli Usa si trovano nell' occhio del ciclone.
Nel Messico il sacerdote Alberto Athiè, segretario del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), ha denunciato l' omertà dell' istituzione ecclesiastica che in pratica protegge i preti pedofili (e gravi accuse in queste ore sono rivolte anche al fondatore dei Legionari di Cristo, Marcial Maciel).
Per tutta risposta due vescovi messicani, Leon e Obeso, hanno dichiarato che «non è compito della Chiesa consegnare alla giustizia i propri figli». E nel frattempo giungono dalla Polonia altre cattive notizie per il Papa. Già circolano voci su nuove liste di chierici e vescovi omosessuali (non pedofili, in questo caso) dopo lo scandalo del vescovo di Poznan Juliusz Paetz, costretto dimettersi il Giovedì Santo.
Monsignor Paetz, lasciando il suo incarico, si era vantato che il Vaticano gli aveva offerto un posto prestigioso a Roma e dal pulpito aveva lanciato l' accusa di essere stato calunniato.
Gli ha replicato Tygodnik Powszwechne il settimanale cattolico su cui da vescovo scriveva Karol Wojtyla con una documentatissima intervista ad un preteprofessore di grande prestigio, don Tomasz Weclawski della diocesi di Poznan, in cui si registrano i tentativi di insabbiare sin dall' agosto 2000 la scabrosa vicenda dei contatti dell' arcivescovo con una dozzina di seminaristi, sconvolti dalle avances del prelato. Il professor Weclawski conferma ufficialmente, in sintonia con il rettore del seminario di Poznan monsignor Karkosz, che quando il vescovo Paetz convocava nella sua residenza dei seminaristi «sono accadute cose inammissibili», cose che «in nessun caso dovrebbero succedere nelle relazioni tra un vescovo e un chierico».
Impressionante è scoprire che, mentre papa Wojtyla riceveva informazioni di prima mano già nell' ottobre 2001, la gerarchia locale manovrava perché venisse firmata da tutti i vescovi ausiliari e decani della diocesi di Poznan una ' lettera di solidarietà' ' per Paetz.
Nel maggio 2001 il nunzio vaticano Kowalczyk era già in possesso di testimonianze precise, ma non successe nulla.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/04/17/scandalo-dei-preti-pedofili-il-papa-convoca.html

Anche in questo caso Politi e' molto benevolo verso il Papa. Che cosa accadrebbe ora?
R.

Tolleranza zero per i preti pedofili (Politi)

Ecco la bomba:

Vaticano, scontro sui preti pedofili

Repubblica — 18 ottobre 2002 pagina 19 sezione: POLITICA ESTERA

MARCO POLITI

CITTA' DEL VATICANO

Non piace al Papa la legge "della clava", varata dai vescovi americani contro i preti pedofili.
'Un colpo e sei fuori' ' è la norma sancita lo scorso 15 giugno a Dallas sotto lo choc dello scandalo pedofilia esploso nella Chiesa d' oltreoceano. Ieri Giovanni Paolo II ha ricevuto il presidente dei vescovi Usa, monsignor Wilton Gregory, e stamane la Santa Sede pubblicherà una lettera di risposta all' episcopato statunitense, che aveva chiesto il riconoscimento vaticano per il nuovo regolamento, secondo cui «anche nel caso di un solo abuso sessuale ai danni di un minore, presente, passato o futuro» il sacerdote sarà immediatamente spretato.
Il documento vaticano, di appena due pagine, si ispira al pensiero del Papa che «non c' è posto nel sacerdozio e nella vita religiosa per chi potrebbe far male ai giovani», ma al tempo stesso ribadirà che le norme del giusto processo valgono per tutti, criminali compresi, e sono norme di diritto universale.

Sulla questione, che non investe soltanto il diritto canonico ma la stessa concezione liberal-democratica del diritto alla difesa, si è ingaggiato nei mesi passati un silenzioso braccio di ferro tra i vescovi americani e i dicasteri della Santa Sede.

Pressati dall' opinione pubblica a fare piazza pulita di sospetti e accuse, i prelati statunitensi hanno chiesto la deroga alla norma del Codice di diritto canonico, che regola la riduzione allo stato laicale in simili casi.
Ma nelle congregazioni vaticane c' è stata una levata di scudi. Sia il Consiglio pontificio per i testi legislativi sia la Congregazione per il Clero hanno manifestato una netta opposizione all' ipotesi di cacciare un prete soltanto sulla base di un' accusa e senza un giusto processo.
Non è in discussione il rigore - affermano in Vaticano - ma il principio delle garanzie processuali, che gli stati democratici concedono persino a chi si è dichiarato colpevole. Né pare giusto alle autorità della Santa Sede cacciare automaticamente chi decenni prima abbia commesso una sola colpa e poi si sia sempre comportato bene. E' un duello in piena regola fra diverse concezioni del diritto e della pena, ma in questo caso i monsignori vaticani rivendicano di avere dalla loro parte un principio basilare della civiltà giuridica anglosassone: la regola del 'due process of law' ' - delle giuste procedure - e della presunzione d' innocenza fino alla sentenza. Civiltà cattolica, la rivista dei gesuiti, prefigura nell' editoriale del prossimo numero il nocciolo della posizione vaticana: 1) il sacerdote sospettato deve essere immediatamente allontanato dal contatto con i minori; 2) provvedimenti assai rigorosi contro i colpevoli; 3) però in base ad un serio 'accertamento dei fatti' ' . I vescovi americani sperano che le loro norme possano essere approvate in via sperimentale almeno per due anni, ma probabilmente il documento vaticano si limiterà ad approvare 'la sostanza' ' della linea scelta dall' episcopato Usa, suggerendo che siano chiariti gli aspetti giuridici controversi, tra cui anche il concetto di "accusa credibile".

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/10/18/vaticano-scontro-sui-preti-pedofili.html

Mamma mia...mamma mia! Ma ci rendiamo conto? In questo articolo si parla addirittura di diritto di difesa, mentre, OGGI, si mette in croce il Papa se non sbatte fuori all'istante un prete pedofilo. Come cambiano i tempi o, meglio, come cambiano i Papi...
Sono sconvolta!
Avete notato che non si parla della Congregazione per la dottrina della fede?
Si fa riferimento al Consiglio pontificio per i testi legislativi ed alla Congregazione per il Clero, il che conferma in pieno non solo il dossier del NCR ma anche il famoso articolo di Peloso!


Pedofilia, il Vaticano stoppa la tolleranza zero

22 commenti:

mariateresa ha detto...

non sono meravigliata.Le benemerenze della stampa riconosciute anche da esponenti cattolici oltreoceano intervistatissimi sono fuffa.
Per fare massa critica e creare il caso mediatico occorrono precise condizioni: nel caso che tu hai esaminato quelle condizioni non scattarono. Perchè? Perchè sì.
L'interesse degli abusati è una foglia di fico.Parlo dei media naturalmente, non della gente comune e dei credenti che hanno schifo di quello che è successo a questi poveri disgraziati.
E' roba da vergognarsi quello che stai documentando.

Raffaella ha detto...

Io non sono mamma, ma sono figlia, sorella, zia e cugina.
Ho avuto a che fare con molti bambini perche' la mia e' una famiglia numerosa.
Mi fa molto male pensare che in fondo interessi poco delle piccole vittime.
Mi dispiace che esse vengano usate a seconda dell'utilita' del momento.
Soffro anche per il Papa che, in questa circostanza, e' egli stesso una vittima.
La violenza psicologica (che si e' riversata anche sul suo fisico) che gli e' stata riservata non ha eguali e questo non e' accettabile.
R.

Anonimo ha detto...

http://www.libertaepersona.org/dblog/articolo.asp?articolo=1785

Anonimo ha detto...

si potrebbe dire "meglio tardi che mai".
ma se il nostro unico intento è quello di esaltare la figura di un papa a discapito di un altro...chiunque sia l'altro.

massimo ha detto...

io credo di poter"dare"due motivazioni alle domande che si fà raffa nel suo post introduttivo alla ricerca che ci offre,
1)G.P.II era.è.molto amato,fare una campagna contro di lui era controproducente per i media,troppo rischioso.
2)Benedetto XVI,è un uomo che parla e le cose che dice(relativismo,europa,fede,chiesa,liturgia,africa,economia,etica,famiglia,islam)e denuncia con una chiarezza e una ragionevolezza incredibile,capite dal popolo,non si vuole che che sia ascoltato,cercano di tapparli la bocca,la verità fà male....
ecco dunque la reazione,al limite del grottesco.
non credo di poter esaurire e di dare risposte alle domande di raffa,ma almeno io credo di aver alcune idee chiare,al cosa è certamente più ampia e complessa.
occorre per un dibattito ricordare l'omelia della Messa pro eligendo pontifice che il card.Ratzinger pronunciò,ha sparso nei detrattori e nemici del cattolicesimo e cristianesimo il panico:"....quest'uomo ha capito !"si son detti,"...è pericoloso".
ecco poi anche una rilettura dei fatti della università la sapienza e ratisbona,la storia insegna,si vadano a leggere i discorsi del papa in africa,che furono appunto oscurati con il pretesto di una frase sull'aereo.....STORIA DOCET...
un grazie a Raffa per questa ricerca.
massimo

Anonimo ha detto...

I media hanno ampiamente dimostrato di fregarsene dei bambini, quando hanno tranquillamente esposto le tesi dei difensori ideologici del sesso dei minori e adolescenti(ad es. Der Spiegel, Stern), quando hanno fatto l'apologia delle tesi di Freud (miliardi di articoli), quando hanno glissato sulle identiche tesi espresse in passato dell'Unione Umanista (il cui consultore è Ministro Giustizia in Germania), sulla pedofilia nelle scuole pubbliche, sulla pedofilia nella Chiesa protestante, sulla pedofilia nella cultura islamica e in quella indù, sulla pedofilia tra i Rabbini. Quando hanno difeso il pedofilo Roman Polanski. Quando, infine, hanno fatto e fanno una campagna terribile di sciacallaggio contro il più strenuo difensore dei bambini: il Santo Padre Benedetto XVI.

Alberto

Anonimo ha detto...

Che schifo, ragazze! Che vergogna! Lo scandalo non scoppiò perché era in vigore il patto di copertura mediatica. Con buona pace degli abusati e delle loro famiglie.
Il Signore protegga e dia forza al nostro caro, grande Papa.
Grazie per il grande lavoro, Raffa.
Alessia

Anonimo ha detto...

La situazione è gravissima ... ma il silenzio che seguì a queste "bombe" nel 2002 non può essere giustificato con la simpatia, la mediaticità, il carisma e neppure con la malattia (come avevo pensato io in un primo momento) di un Papa rispetto ad un altro. credo ci siano cose molto più grosse e, quindi, più scandalose, sotto! Spero che la pulizia di Papa Benedetto non riguardi solo i preti pedofili che certo fanno molto male alla Chiesa, ma non più di quanto ne facciano gli assetati di potere. Maria Pia

sonny ha detto...

Raffaella, stai facendo un lavoro grandissimo. Ho trovato un'articolo che rende bene l'idea del perchè Benedetto sia così osteggiato ( eufemismo). Sulla risposta di Giordano che hai postato stamattina, preferisco non commentare. Straquoto dalla prima all'ultima riga quello che ha scritto Gemma.

http://www.informazione.tv/news.asp?id=8460

Breve biografia dell'autore:

http://www.progetto-rena.it/public/autori/cesare-cat%C3%A0.asp

Anonimo ha detto...

sarà la storia a inchiodare tutti alle responsabilità e per primi i mass media.

Anonimo ha detto...

Roman Polanski non è un pedofilo!
è stato condannato per aver avuto rapporti sessuali con una minorenne(17 anni) consenziente e sviluppata. In certi posti è reato, in altri no.essere pedofili è ben altra cosa.
cosi si mistifica la verità esattamente come fanno i giornaloni!

Anonimo ha detto...

Credo che Maria Pia abbia ragione. Quando l'allora card. Ratzinger parlò di sporcizia con tutta evidenza non si riferiva esclusivamente alla pedofilia.
Sono convinta che la pulizia intrapresa da Benedetto XVI sia a 360° per questo è tanto osteggiata, per questo si tenta in tutti i modo di attaccarlo nella sua credibilità.
Alessia

Anonimo ha detto...

Qui non si mistifica proprio niente caro Anonimo: Samantha Geimer aveva 13 ANNI:
"On 11 March 1977, Polanski was arrested for the sexual assault of a thirteen-year-old, Samantha Geimer"
http://en.wikipedia.org/wiki/Roman_Polanski

http://www.repubblica.it/persone/2010/04/23/news/polanski_23_aprile-3554650/

Prima di accusare, almeno documentati

Alberto

Anonimo ha detto...

Errore anonimo. La vittima di Polanski aveva solo 13 anni al momento dello strupro.
Alessia

Raffaella ha detto...

Alberto mi ha preceduto!
Qui parliamo di una ragazzina, una bambina, non una ragazza!
R.

mariateresa ha detto...

e mi risulta che è stata anche drogata prima dello stupro.

laura ha detto...

tutto era già noto. Vedi GMG del 2002 e mea culpa Giovanni Paolo II

Anonimo ha detto...

Vi legggo da fuori Italia.

BRAVO Raffaella per il lavoro che fai e le informazoni che ci dai leggere.

Vi dico che SOLO una cosa mi soprende andando in giro per blogs e siti cattolici. Dovunque leggo: "i media questo ... i media quello ..." ma mai leggo "il gruppo X proprietario di questo giornale ... la famiglia Y proprietaria di questa rete TV", mai mai si parla di quelli che tengono l'arma mediatica ben in mano. E' come dire "Una kalachnikov ha sparato Sig. Kaio nella schiena" o "il caro armato a sparato sul paese Y" senza mai nominare o volere nominare l'agressore.

NON TROVATE STRANO QUESTO ?

Forse meglio non nominare gli agressori mediatici che si nascondono dientro giornali, TV e radio e che sparano alla Chiesa cattolica ed a Benedetto XVI di paura di succitare un altra tempesta mediatica ancora piu violente.

Anonimo ha detto...

i mea culpa di Giovanni Paolo II non riguardavano i peccati dei preti pedofili

Anonimo ha detto...

vedo che la verità da fastidio..

Anonimo ha detto...

siete tanto bravi nel giudicare le persone...

Anonimo ha detto...

Naturalmente non si tratta di giudicare e condannare Polanski o chiunque altro. La Carità cristiana si estende a tutti.
Ma elogiare certi comportamenti e contemporaneamente fare il linciaggio alla persona del Papa è un'ipocrisia giornalistica veramente difficile da tollerare standosene zitti.
Alberto