martedì 6 aprile 2010

Mentre un Papa viene coronato di spine sulla pubblica piazza internazione, il suo predecessore viene mediaticamente osannato e glorificato dalla rai


Cari amici, non voglio fare alcuna polemica, ma c'e' qualcosa che mi ha dato molto fastidio in questi giorni.
Piu' che altro ho notato una certa incoerenza ed una mancanza di obiettivita' nella trattazione di certi temi.
Da un lato abbiamo assistito alla Via Crucis di Papa Benedetto, alla sua flagellazione mediatica con conseguente coronazione di spine, come ha giustamente affermato Mons. Fisichella.
Dall'altro lato in questi giorni in televisione non si e' fatto altro che confezionare trasmissioni su Giovanni Paolo II.
Su raiuno saranno andati in onda almeno una decina di speciali ed approfondimenti. Silenzio invece su Papa Benedetto.
Per carita'! Nessuno ha nulla da dire. Siamo a cinque anni dalla scomparsa di Papa Wojtyla (e, non dimentichiamolo, a cinque anni dall'elezione di Benedetto XVI!) ed e' doveroso realizzare documentari ed approfondimenti.
Non vi nascondo una cosa, pero', cari amici: ho provato un certo disagio.
Si', perche' da un lato c'e' stata questa "beatificazione mediatica" di Giovanni Paolo II e dall'altro giornali e televisioni non fanno altro che demonizzare il suo successore.
Ho avuto la sgradevolissima sensazione dei "due pesi e due misure".
Sembra quasi che il problema della pedofilia nella Chiesa debba ricadere solo sulle spalle di Papa Ratzinger. Non importa che gli abusi di cui riferiscono i giornali si siano verificati dieci, venti, trenta, anche quarant'anni fa.
Nessuno ha interesse a fare chiarezza, anzi!
Sembra che ci sia la corsa a preservare la figura dei predecessori di Papa Benedetto.
Mi dispiace ma io non ritengo giusto un simile atteggiamento.
Va bene il ricordo mediatico (vero Vespa?), ma ci vorrebbero approfondimenti anche sulla questione della pedofilia in modo che i telespettatori siano informati di quanto il card. Ratzinger ha fatto e di come Benedetto XVI si stia muovendo.
Al contrario, in questi giorni, abbiamo visto la demonizzazione di un Papa e la glorificazione del suo predecessore.
Provo un grandissimo disagio, cari amici!
E' inutile fare gli ipocriti e fingere che tutto vada bene. C'e' una specie di "cartello" dei media per cui pare che tutta la piaga della pedofilia nasca e muoia con Ratzinger.
Non siamo nati ieri e la politica dei "due pesi e due misure" inizia ad andare stretta a molti. Benedetto XVI non puo' e non deve caricarsi di tutto quanto accaduto nella Chiesa da Pio XII a Giovanni Paolo II. Non e' giusto e non e' onesto
.
R.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravissima Raffaella,un commento davvero bellissimo ,te l'ha ispirato il Signore.Papa BENEDETTO percorre con la grandezza,la solennità dei Pontefici,dei Dottori,dei Santi e dei Martiri la Via Crucis.E' la Grazia piu' grande che il Signore ha fatto alla Sua Chiesa e noi non la meritiamo.Ma non meritiamo neppure questa sporca corsa ai due pesi e alle due misure che ci propinano ogni giorno,di questo Giovanni Paolo Secondo delle televisioni e della stampa e d i tante omelie e riviste di chiesa...non se ne piuo' proprio piu'.Non è giusto,non è vero,non è bello.FACCIAMO CORDATA COL PAPA CHE SALE AL CALVARIO E IMPARIAMO DA LUI CHE COME GESU' E' MITE E UMILE DI CUORE.Questi come disse Mons.Maggiolini di V.M. hanno confuso la redenzione con la Ricreazione e noi non ci stiamo,la ricreazione è finita ed anche il Circo delle celebrazioni pontificie.Deo Gratias.un parroco di campagna.

Maria R. ha detto...

Carissima, quando ieri sera ho visto che davano lo speciale di Porta a Porta, non ti nego che ho subito pensato a te...ed alle tue stesse conclusioni. Porta a porta è un programma di approfondimento? E allora perchè non approfondire le questioni attuali, cosi' come venivano approfondite le vicende di altri noti personaggi (VIVENTI!) politici e mischiati in chissà cosa? Semplice: li' c'era da pettegolare a SFAVORE, del Papa bisognerebbe parlare a FAVORE.
Ma non solo, che non mi vengano spiattellando l'appellativo di "DEVOTI" con riguardo a gente che vive palesemente in "Non-Comunione" con la Chiesa, perché mi viene solo da ridere, ormai tutti siamo devoti, per esserlo basta andare appresso a qualcuno che è morto. Poi che si faccia vita cristiana o meno, è solo aria fritta....

Anonimo ha detto...

Come per la beatificazione di papa Giovanni XXIII si aspettò di fatto un cambio di generazione, così mi auguro avvenga per Giovanni Paolo II.
La vita della Chiesa ha esigenze che vengono prima della beatificazione di un pontefice.
A Porta a Porta, eccetto Messori, Vespa non ha racimolato nessuno di autorevole...
Non è che scrivano per far soldi...
e parlino dicendo sempre le stesse cose?

laura ha detto...

Ratzinger è stato sempre colpevolizzato e criticato dai media, prima , per la "severità" ora per la falsa colpevolezza di omissione. La verità è che era, al momento dell'elezione, ed è, più che mai ora, l'Unico in grado di reggere e guidare la barca di Pietro in questa tempesta.

don Marco (giornalista) ha detto...

Condivido pienmente Raffa, ieri guardavo Porta a Porta e speravo un qualcosa, un cenno, una parola......, NULLA!! Solo un giornalista, del quale mi sfugge il nome, alla fine ha fatto un riferimento a Ratzinger molto bello, è parso più un incidente di percorso che non una espressione condivisa.

Luisa ha detto...

L`antipatia verso Papa Benedetto di chi è ai comandi nei posti strategici nei media, cartacei, radio e tv, è viscerale e inguaribile.
Disturbano il suo Magistero, la sua fermezza sui temi morali e etici, l`ascolto che sembra avere presso i fedeli e i potenti, anche se poi non è seguito nei fatti.
Chi lo attacca, anche in modo subdolo e vile paragonandolo a Giovanni Paolo II, chi lo fa oggi come lo ha fatto ieri e lo farà domani, se ne infischia del tema del momento, oggi se ne infischia delle vittime dei pedofili.
Hanno forse fatto prova costoro dello stesso accanimento verso i pedofili noti, il turismo pedofilo, gli uomini politici pedofili, lo scandalo della pedofilia nel mondo? No. Silenzio stampa, quando non è sostegno verso gli accusati.
Hanno forse denunciato la pedofilia presente nelle altre comunità religiose? Nelle altre religioni? No. Quello che vogliono è la "peau", la pelle di Benedetto XVI. È talmente evidente che dovrebbero vergognarsi, ma per vergonarsi dovrebbero avere una coscienza retta.
Che in questi giorni si insista più del solito su Giovanni Paolo II, al dilà del quinto anniversario della sua dipartita, non deve stupire.
Sapete che cosa ha detto de Carli in un documentario trasmesso da ARTE, la settimana scorsa? Che per introdurre il celibato bisognerà aspettare il prossimo Papa e che dovrà venire da un altro continente, non una parola sul fatto che il celibato non è da collegare con la pedofilia!
Malgrado la tua, le nostre preoccupazioni, sii serena, Raffaella, noi piccoli non siamo ingenui, vediamo tutto questo accanimento, come anche tanti troppi silenzi di chi non manifesta la sua solidarietà con il Papa, senza dubbio c`è chi si lascerà infuenzare, ma meglio un gregge piccolo e compatto, che segue veramente il Successore di Pietro, e non dietro ipocrite facciate di obbedienza altri maestri e altre vie, un gregge che uscirà rinforzato dopo le prove, anche se in questo momento è scosso, forse confuso, a tratti disorientato.

Luisa ha detto...

L`antipatia verso Papa Benedetto di chi è ai comandi nei posti strategici nei media, cartacei, radio e tv, è viscerale e inguaribile.
Disturbano il suo Magistero, la sua fermezza sui temi morali e etici, l`ascolto che sembra avere presso i fedeli e i potenti, anche se poi non è seguito nei fatti.
Chi lo attacca, anche in modo subdolo e vile paragonandolo a Giovanni Paolo II, chi lo fa oggi come lo ha fatto ieri e lo farà domani, se ne infischia del tema del momento, oggi se ne infischia delle vittime dei pedofili.
Hanno forse fatto prova costoro dello stesso accanimento verso i pedofili noti, il turismo pedofilo, gli uomini politici pedofili, lo scandalo della pedofilia nel mondo? No. Silenzio stampa, quando non è sostegno verso gli accusati.
Hanno forse denunciato la pedofilia presente nelle altre comunità religiose? Nelle altre religioni? No. Quello che vogliono è la "peau", la pelle di Benedetto XVI. È talmente evidente che dovrebbero vergognarsi, ma per vergonarsi dovrebbero avere una coscienza retta.
Che in questi giorni si insista più del solito su Giovanni Paolo II, al dilà del quinto anniversario della sua dipartita, non deve stupire.
Sapete che cosa ha detto de Carli in un documentario trasmesso da ARTE, la settimana scorsa? Che per introdurre il celibato bisognerà aspettare il prossimo Papa e che dovrà venire da un altro continente, non una parola sul fatto che il celibato non è da collegare con la pedofilia!
Malgrado la tua, le nostre preoccupazioni, sii serena, Raffaella, noi piccoli non siamo ingenui, vediamo tutto questo accanimento, come anche tanti troppi silenzi di chi non manifesta la sua solidarietà con il Papa, senza dubbio c`è chi si lascerà infuenzare, ma meglio un gregge piccolo e compatto, che segue veramente il Successore di Pietro, e non dietro ipocrite facciate di obbedienza altri maestri e altre vie, un gregge che uscirà rinforzato dopo le prove, anche se in questo momento è scosso, forse confuso, a tratti disorientato.

Caterina63 ha detto...

Ho seguito ieri sera il Porta a Porta ed ho provato lo stesso disagio descritto da Raffaella...

Avevo 16 anni quando fu eletto Giovanni Paolo II e passati i 40 quando è morto, figuriamoci dunque se non lo porto nel cuore...
tuttavia è davvero imbarazzante questo continuo martellamento mediatico chiamando per altro personaggi che osannando quel Pontefice, di fatto non lo sostengono nel suo Magistero...

In tutta la puntata di ieri sera neppure una sola parola alla battaglia di Wojtyla a favore della vita....neppure una parola sulla sua battaglia a favore della Famiglia...in compenso il prurito e il chiacchiericcio della sua amicizia con la signora Wanda, pare abbia riscontrato un ottimo successo...

Certo lo confesso, mi ha sconcertata e messa a disagio udire che il Pontificio per la Famiglia nasce da una idea di tale signora che a quanto pare fungeva da consigliera del Pontefice...insomma, una TUTTOFARE all'interno del Vaticano...scoprire che le innovazioni portate da Wojtyla nascono dalle idee di questa signora, bè, mi lasciano molto l'amaro in bocca...non per altro, ma per la mancanza, a quanto pare, di uno studio invece più teologico ed ecclesiale delle novità, a vantaggio di pareri PERSONALI di una persona perchè molto amica di un pontefice...come se Wojtyla non avesse idee in merito...

Nello studio di Vespa hanno interpretato il tutto in tono favorevole, io francamente no...

Devo dire che dalla persona dalla quale meno mi sarei aspettata accenni e sostegno all'attuale pontificato, è giunta un briciolo di giustizia e di realtà dei fatti, da Galeazzi vaticanista de La Stampa...il quale per ben due volte ha rimarcato l'importanza di questo attuale pontificato proprio per poter parlare di quello passato...

La tenendenza a separare Wojtyla facendone un feticcio ed un IDOLO culturale, non gli rende giustizia e non si rende giustizia neppure sull'attuale Pontificato...che se interpretato alla luce dell'idolatria al suo predecessore da parte dei FANS, è ovvio che lo si rende offuscato e grigio...

Mi ha deluso un pò Messori, motivo per il quale ho visto la puntata altrimenti non l'avrei vista!
A parte un paio di constatazioni brillanti, si è visto che pesava moltissimo le parole, bravo è stato invece Galeazzi....pietosa la soubrette ex di a sua immagine, patetica e sciocchina, melensa nei suoi ricordi personali come Al Bano e l'attore interpellato: i loro ricordi su Wojtyla erano davvero terra-terra, tutti atti a solidificare l'idolatria e il culto alla persona senza testimoniare minimamente il suo patrimonio magisteriale dalla Centesimus Annos all'Evangelium Vitae....

don Alessandro ha detto...

Condivido il disagio provato da tutti voi, poichè anch'io, purtroppo, ho contribuito a far fare "ascolti"a Vespa!E' talmente vero quanto tutti voi avete scritto, che vorrei solo aggiungere, a conferma, il fatto che una sola volta Vespa chiama in causa l'attuale Pontefice, all'inizio della trasmissione, chiamandolo Joseph Ratzinger e non come deve essere chiamato, BENEDETTO XVI! Il disgusto per il chiacchiericcio becero sembra non voler colpevolmente cessare
don Alessandro

Anonimo ha detto...

A taluni cristiani piacce il Papa, a patto che sia un Papa "morto".

gemma ha detto...

Caro papa Benedetto, gli voglio un gran bene, e nella difficoltà ancora di più :)
Così poco comunicatore, dicono, ma l’unico capace di destare interesse in una capa tosta come me, una che per convincersi ha bisogno di ragionare, di credere anche con la testa. Alcuni miei "ex amici" dicono che anche per questo è così pericoloso, perchè può indurre al dubbio anche gente così
Così timido nei gesti da non indurmi a pensare nemmeno di allungare la mano verso la sua per stringerla nella mia, una delle volte in cui trovandomi in prima fila avrebbe potuto accadere.
Ma così ho potuto guardarlo meglio negli occhi, una luce azzurra che non dimenticherò, a fronte di quello sguardo arcigno tanto propagandato
Cosi impacciato nei gesti, da faticare a tenere la scena con le battute o addirittura da impigliarsi talvolta nelle vesti, ma questo me lo rende ancora più caro :)
Siamo in pochi, ma ci sono anche quelli come me, che considerano la timidezza e la parsimonia nei gesti una forma di pudore e una riserva di sorprese, "difetti" che anziché allontanarmi mi stimolano ad una maggior conoscenza
Così ostinato nel chiudersi nel suo modo di vivere e agire quasi monacale, come chi in fondo ripone il proprio operato solo in Dio, da apparire incomprensibile agli stessi suoi collaboratori anonimi, che resteranno anonimi, perché nel bene e nel male ha deciso di caricarsi la chiesa solo sue spalle. Coi tempi che corrono, in un’epoca quasi da resa dei conti, più male che bene..., ma fa parte del modo di concepire la sua missione e il rapporto con chi lo ha preceduto. Mi dispiace sapere che oggi non ci sono attorno a lui rocce su cui appoggiarsi, ma allo stesso modo l’assenza di presunte eminenze nere, grige o rosa attorno alla sua persona è qualcosa che mi rassicura. So che tutto viene da lui e da solo andrà incontro alle responsabilità, fino alla fine. E anche oltre
Così teologicamente cauto da prendersi gli strali di chi vuole sempre il guizzo di genio o il mea culpa purificatore al momento giusto, quello di massimo ascolto. Ma se tacere significa non costruirsi alibi durante i riti della Pasqua del Signore, o evitare di caricare chi lo ha preceduto o chi arriverà dopo con giudizi e precedenti ingombranti, ancora una volta gli voglio bene
E a differenza di quel che pensano alcuni di voi, non auspico nessuno interessamento dei media di intrattenimento per il papa. Non è un magistero da intrattenimento mediatico il suo, né da prima né da seconda serata. Semplicemente mi accontenterei che non venisse relegato alla cronaca e che i professionisti del confronto fra papi, la smettessero di bacchettarci quando anche a noi, sfiniti, capita di cadere nella tentazione della parzialità, come in questo blog

Raffaella ha detto...

Grazie, Gemma :-)
R.

sonny ha detto...

Brava Gemma, grazie per quello che hai scritto.

Anonimo ha detto...

Concordo con le affermazioni di Raffaella e ho provato il medesimo disagio.
Premetto che a mio avviso tutti i papi, a partire dal XX secolo sono santi. Però, per onestà bisogna anche affermare che certe derive, certi episcopati, certo lassaiz faire si è sedimentato proprio durante il pontificato del Santo Subito GPII. E lo dico con tutto l'amore che provo verso quel pontefice. Sarà che egli, troppo coinvolto nell'agone mediatico mondialista si sia disinteressato di ciò che accadeva intra moenia, sarà che taluni colloboratori non sono stati tanto leali quanto Ratzinger (Re? Martino?...Sodano?) il fatto è che certe piaghe durante l'ultima parte del suo pontificato si sono fatte purulente (che dire di certe nomine episcopali fatte "in articulo mortis", francamente imbarazzanti), sta di fatto che oggi la croce la deve portare Ratzinger e non abbiamo nessun "cireneo" che se ne faccia carico. Certo Ratzinger non fa roteare il bastone alla Charlot a beneficio dei telecamera, non fa la hola, ma, ragazzi, quando parla fa tremare le vene ai polsi!

laura ha detto...

Grazie Gemma. Non so scrivere come te, ma provo i tuoi stessi sentimenti. Voglio un bene immenso a Papa Benedetto

Anonimo ha detto...

Cretede, chi ama un papa morto invece di quello in carica, nella migliore delle ipotesi, è solo in posizione ideologica. Giovanni Paolo II caverebbe loro gli occhi.
Di santi papi ne è costellata la storia della Chiesa. Per lo poù dimenticati.

Anonimo ha detto...

Se sono ancora parte della Chiesa cattolica è merito dell'allora card. Ratzinger e di quell'autentico dono di Dio che è oggi Papa Benedetto XVI. Sì, il fatto che Ratzinger sia diventato Papa mi fa credere che il Signore non ha abbandonato la sua Chiesa e che tramite questo grandissimo uomo e Papa la farà uscire dalla tempesta più forte e unita. Amo Benedetto perchè è semplice e umile e nel contempo forte e rassicurante. Un meraviglioso testimone di fede e maestro. Per moltissimi versi mi ricorda Papa Paolo VI, a me molto caro, anche lui vittima di incomprensioni, calunnie e iniqui confronti.
Non ho guardato la trasmissione di Vespa, non lo faccio mai, come evito come la peste le cronache di RAI Vaticano, tutto è troppo scontato e blasfemo nella sfrenata popalatria nei confronti di Wojtyla a cui non rendono giustizia, al contrario.
Alessia

Anonimo ha detto...

Sia lodato il Cielo che abbiamo un papa che non fa roteare il bastone alla Charlot, e che non brandisce la croce pastorale come un trofeo!
Era pur ora di tornare alla normalità.

euge ha detto...

cari amici, mi sento di condividere tutti i vostri messaggi ma, in particolare faccio miei quelli di gemma, forse perchè anch'io ho avuto la stessa esperienza e quello di Alessia.
Non voglio aggiungere altro......! I miei sentimenti per Papa Benedetto XVI sono di riconoscenza, di devozione profonda e di immensa gratitudine; delle celebrazioni mediatiche non me ne importa nulla anche perchè non ho mai visto di buon occhio, la mediaticità sposarsi con il Sacro.
TI VOGLIO BENE PAPA BENEDETTO....... L'HO DETTO E CONTINUERO' A DIRLO A COSTO DI ESSERE NOIOSA E RIPETITIVA. TIVOGLIO BENE, TI PORTO CON ME SEMPRE POERCHE' SEI L'UNICA PERSONA CHE MI HA AIUTATO A RIAPRIRE LE PORTE DEL MIO CUORE A CRISTO.

Miserere ha detto...

Forse un giorno si parlerà obiettivamente dei Papi. Ma forse è un mio sogno...
Stiamo a vedere come si parlerà di B16 in questi giorni del V anniversario, quanti programmi dedicheranno a lui e se si parlerà solo di pedofilia.

Anonimo ha detto...

la cosa più scioccante per me è che era venerdi santo, e il tg1,ma anche il tg5, non hanno detto nulla a riguardo,neanche i soliti servizi sulle processioni del Cristo morto nel mondo, idem per pasqua(madonna che scappa ecc) Niente di niente.per halloween cominciano a martoriarci 15gg prima. Il tg1 ha detto testulmente: oggi, come tradizione, il papa parteciperà alla via crucis. Ma oggi é una data importante perchè il 2 apriledi 5 anni fa.. e vai con 4 minuti di filmato ecc. poi servizi a non finire su tutte letrasmissioni di intrattenimento del pomeriggio. Questo mi ha fatto capire che il problema non è tanto che si usino 2 pietre e 2 figure,ma semplicemente voler annientare poco a poco il sentimento cattolico nel paese,e Woytila tanto è stato più osannato, quanto più si parlava dopo di ratzinger e pedofilia. Il silenzio impressionante di quest'anno sui riti della settimana santa e sulla partecipazione popolare, che nella mia regione é stata straordinaria, ma penso anche altrove, fa parte di questo piano: dare l'idea di un popolo ormai distaccato dalla chiesa cattolica e dalle sue tradizioni.

Max

Anonimo ha detto...

Bravissima Raffaella !
Mi hai fatto commuovere !
Anche io credo che dietro alle tue ispirate parole ci sia lo Spirito Santo !
Grazie !!!
Andrea Carradori
www.missaleromanum.it