mercoledì 7 aprile 2010

Politi accusa il Vaticano di essere reticente, ma nemmeno lui è molto chiaro sul "caso" Maciel

Clicca qui per leggere l'articolo segnalatoci da Alessia ed Eufemia.
Ricordiamo tutti l'entusiasmo di Politi nel 2002, quando si parlo' del De delictis gravioribus. Ora pero' il Nostro ci sembra un po' prigioniero del "dico e non dico".
Invece di essere diretto come Magister, Allen e Thompson, Politi preferisce mantenersi sul "vago". Il "caso" Maciel e' stato risolto da Benedetto XVI. Non giriamoci tanto intorno! Nel 2004 parti' un'inchiesta segreta per volonta' dell'allora cardinale Ratzinger che svelo' molte verita' scomode. Lo si dica! Di che cosa si ha paura?
Stamattina abbiamo aggiunto un tassello in piu': siamo venuti a conoscenza addirittura di un tentativo di corruzione.
Che cosa devo aspettarmi? Indagini dei media o silenzi?
Do' atto al Fatto di avere parlato di Maciel (uno dei pochi giornali!!) ma la verita' e' ben lungi dal venire a galla. In questo i media possono essere di grande aiuto.

R.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Se si vocifera che i narcos finanziavano Maciel, e che uno dei suoi seguaci è proprietario del palazzo sede del Nyt che aveva problemi a pagare l'affitto, forse qualche conto torna. A questo punto, non si deve criminalizzare i Legionari, ma c'è una bella differenza fra i reati dei singoli preti pedofili (magari anche trattati con riguardi e incertezze) e una organizzazione ramificata e paramafiosa. Eufemia

anonimo vaticano ha detto...

http://www.cdbchieri.it/rassegna_stampa_2009/legionari.htm

http://loccidentale.it/articolo/l%27imperatore+latino-americano+della+telefonia+mette+le+mani+sul+new+york+times.0057701

2+2=4

Raffaella ha detto...

Come ho sempre sospettato, la chiave di tutto potrebbe essere Maciel.
Per questo insisto tanto!
R.

Anonimo ha detto...

Dietro a tutto questo ci sarebbero loro e i loro amici e agirebbero per bloccare lo smantellamento del movimento?
Questo da Magister
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1342691
Alessia

Anonimo ha detto...

attenti perchè di dietrologia ci si può davvero ammalare...
sinceramente non capisco cosa voglia dire Raffaella insinuando che dietro tutto ci sia il caso Maciel. In che senso?

Raffaella ha detto...

Vedi i due link segnalatici dall'anonimo del vaticano?
Leggili insieme! Confermano quanto ci ha scritto Eufemia.
Nessuna dietrologia, ma c'e' qualche stranezza di troppo...
R.

Anonimo ha detto...

Forse come dice Cardini, non un grande complotto ma tanti piccoli complottini. A parte il fatto che Der Spiegel e il Nyt hanno anche scambi di articoli (come El Pais e Repubblica), accusare il Papa e fratello di filopedofilia è ancora più proficuo della HitlerJugend. In un'epoca che ha legalizzato l'aborto i pedofili sono il male assoluto. Eufemia

Anonimo ha detto...

bah, francamente resto perplesso. Più che complotti e complottini che magari ci sono, credo che il vero problema sia quello di una società globale LARGAMENTE secolarizzata.
Questa società in mano a potentati politico/economici viene scalfita solo da una cultura veramente libera come lo è quella rappresentata dalla Chiesa Cattolica.
Il problema è che anche all'interno della Chiesa Cattolica vi è una larga fetta di uomini a loro volta impregnati di questa cultura secolare.
Qui sta il problema.
Pedofilia o altri scandali sollevati contro la Santa Sede alla fine sono soltanto strumentali alle varie correnti teologiche e filosofiche che mirano a ri-fondare la Chiesa.
In questo panorama sarà scomodo ammetterlo, ma ve ne fossero di congregazioni come quella dei Legionari che, dal punto di vista della dottrina sono molto più orotodossi di tante altre.
E di ortodossia Dio solo sa quanto ve ne sia bisogno in un contesto di diffusa apostasia della fede.

Anonimo ha detto...

Complottone o complottini, cambia poco, la "testa" è la stessa. E non possiamo neanche dire di non essere stati avvertiti per tempo.
Però:
... Ed io ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa ...
Alessia

Anonimo ha detto...

Sintesi perfetta, Alessia. Stiamo uniti al Santo Padre nella Chiesa.
Alberto

un passante ha detto...

ora l'obiettivo di Politi è Sodano, ma nel 1978 non credo ci fosse Sodano e nemmeno Ratzinger a "smistare" la corrispondenza. E quante volte hanno scritto e riscritto questi denunciatari di Maciel! Fino al 97, quando finalmente, per la teoria evidentemente cara a Politi, il Papa era ammalato, si occupava di geopolitica e lasciava al "trio di tutte le colpe" l'amministrazione. Eh già, magistero e disciplina della chiesa, sono amministrazione...
E nel 2000 tornava in forma e autoritario giusto per eventi del Giubileo e mea culpa, con un bel calcio al tiranno Ratzinger e al suo probabile disappunto teologico al riguardo. Ma ci fanno o ci sono questi qua? Ma è impronunciabile che probabilmente lo stesso Giovanni Paolo II aveva in buona fede malposto la sua fiducia in una persona indegna come Maciel? Coi suoi mea culpa ci ha dimostrato che la chiesa qualche volta ha sbagliato, solo lui non può aver sbagliato nemmeno una virgola del suo pontificato senza che la colpa ricada su chiunque gli stava attorno e si occupava dell'"amministrazione"?
Ecco perchè Ratzinger fa il "monaco" solitario, e ne ha ben donde. E tra la dottrina e la disciplina, anche volendo occuparsene, ben poco gli resterebbe forse per la geopolitca

Anonimo ha detto...

trovo francamente disgustoso che politi voglia proteggere a tutti i costi un papa a scapito di un altro.
ma che cosa avrà mai questo giovanni paolo ii?

Raffaella ha detto...

Mi dispiace ma la politica del male minore non fa per me.
Sul caso Maciel va fatta chiarezza ed i risultati della visitazione apostolica potranno dare molte indicazioni.
Non basta essere in linea con il Magistero, occorre dimostrare coerenza e testimonianza.
Non mi pare che Maciel sia stato ne' coerente ne' testimone.
R.

sam ha detto...

Ragazzi, ma perchè nessuno vuole ricordare la geopolitica di quei tempi?
La guerra fredda, l'ostpolitik, l'attentato al Papa, il "dialogo" con la Massoneria (interrotto bruscamente da Ratzinger il 26 novembre 1983), i servizi segreti, la mafia, la P2, Marcinkus/Villot, lo Ior, il Banco Ambrosiano, Solidarnosh, la caduta del muro di Berlino...
Lo scandalo pedofilia che oggi fa fracasso, il caso di Maciel coi suoi scandali e coi suoi tanti tanti soldi, si situa tutto in quel contesto, anche se emerge solo oggi a scoppio ritardato.
I casi con cui il mondo ci aggredisce in questi giorni risalgono a quel medesimo periodo oscuro e misterioso della storia del mondo e della Chiesa.
Impossbile per noi dirimere la matassa e giudicare, ma il Vangelo ci illumina insegnandoci che il buon grano e la zizzannia crescono sempre insieme e che Giustizia certamente sarà fatta, o prima, o poi.

sam ha detto...

Maciel è stato un farabutto, senza se e senza ma. Forse persino infiltrato. Spero per lui che si sia sinceramente pentito di fronte a Dio prima del trapasso, in tal caso ringrazierà le preghiere della Chiesa.
I suoi rapporti con Roma saranno stati certamente oliati dalla sana dottrina e dal successo vocazionale della "Legione" e dai tanti soldi, che anche in quel momento servivano per tante buone cause. Tutte queste cose potevano essere facilmente confuse per buoni frutti e gli interessi, parlo di quelli legittimi, della Chiesa potevano incentivare anche inconsciamente tale confusione...
Per questo, se ci siano stati errori, superficialità o addirittura complicità, non siamo in grado di saperlo.
Certo è che l'unico che anche questa volta ha dimostrato perfetto discernimento è stato, tanto per cambiare, Jospeh Ratzinger.