mercoledì 2 giugno 2010
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Il "blog degli amici di Papa Ratzinger", già "Papa Ratzinger blog [3], vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione
1 commento:
Per amore della verità, bisogna dire che gli Istituti religiosi, i monasteri legati all'antico Rito romano di nuova fondazione e sparsi in varie nazioni Europee e non solo, non sono mai stati ai margini della Chiesa, per cui non mi pare giusto che Magister sostenga che detti Istituti religiosi o monasteri tradizionalisti hanno fatto pace con la Chiesa. Non mi pare vi fosse rottura nè sanzioni canoniche verso questi Istituti o monasteri tradizionalisti. Lo stesso Cardinale Ratzinger ebbe modo di visitare e celebrare presso l'Abbazia benedettina francese di Le Barroux e fu amico dell'abate Dom Gerard Calvet di venerata memoria, prima ancora che detta Abbazia chiedesse alla Congregazione benedettina di Solesmes la propria aggregazione. Dom Gerard Calvet stesso iniziò la sua fondazione monastica con il Rito antico, grazie al sostegno di mons Lefevbre. Tutti gli altri Istituti religiosi elencati da Magister hanno avuto contatti o aiuti dalla Fraternità sacerdotale San Pio X in tempi in cui, prima ancora del Motu Proprio Summorum Pontificum, detti Istituti tradizionalisti erano guardati con sospetto e spesso denigrati ed emarginati dalle diocesi dove detti Istituti sono presenti. Mai e poi mai Mons Lefevbre ha imposto a questi monasteri ed istituti religiosi la "propria" posizione riguardo il Vaticano II, non c'è stato nessun "indottrinamento pro tradizione" da parte della FSSPX. Riguardo l'Ecumenismo, la FSSPX ha espresso da tempo il proprio orientamento, che sarà trattato nei colloqui in Vaticano tra FSSPX e commissione di teologi vaticani.
Si spera, per il bene delle anime e della Chiesa, che la FSSPX ottenga il riconoscimento canonico ed esorti al silenzio e alla prudenza alcuni propri membri intransigenti e dalla lingua troppo lunga e pericolosa. Ne approfittino, mentre la porta per entrare nella Chiesa è ancora aperta.
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