mercoledì 2 giugno 2010
Visita apostolica in Irlanda, nuovo intervento nella linea della fermezza voluta dal Pontefice (Mazza)
Vedi anche:
Il metropolita Hilarion (Patriarcato di Mosca) smonta gli attacchi al Papa (Rodolfo Casadei)
Il Papa sbarca a Cipro. Slalom tra ortodossi, turchi, islamici e israeliani (Lorenzo Biondi)
Il coraggioso Kasper spiega che se Ebrei e Cristiani hanno fatto grandi passi il merito è del Concilio. E di Ratzinger (Prof. Israel)
Irlanda, dopo la Lettera la visita apostolica: ecco i nove "ispettori" di Benedetto XVI (Peloso)
Sul viaggio di Benedetto XVI a Cipro vigileranno i caschi blu dell'Onu. La prima volta di un Papa sull'isola (Pinna)
La succosa ricostruzione dello "schiaffo di Vienna" del settimanale laico Profil. Schonboen e Papa Benedetto contro la curia romana (Affaticati)
La scelta dei visitatori per la chiesa irlandese e la lettera del Papa all'arcivescovo di Vienna
Il Papa a Cipro: sarà una festa. Il programma illustrato da padre Lombardi (Sir)
Tolleranza zero contro i preti pedofili: la mano dura del Papa, le resistenze nella Curia (Ingrao)
Il Papa a Cipro fra l'abbraccio con gli Ortodossi e la questione mediorientale (Apcom)
Critiche a Sodano, il Papa scrive a Schoenborn (Tornielli)
A Cipro il Pontefice consegnerà l'"Instrumentum laboris" dell'assemblea speciale del Sinodo dei vescovi (Youssef Soueif)
Giovanni Paolo II? È ancora in mezzo a noi (Francesco Antonio Grana)
Cose turche. Il peana pro Papa del ministro degli esteri di Ankara (Magister)
Il programma della visita del Papa a Cipro (Osservatore Romano)
Conclusione del mese mariano con il Papa: video di Rome Reports
Abusi sui minori in Irlanda. Decisa la visita apostolica (Mazza)
Da venerdì 4 a domenica 6 giugno Benedetto XVI a Cipro: Un ruolo di pacificazione per cattolici e ortodossi (Eleuterio F. Fortino)
Intervista a "La Croix" del superiore del seminario di Orléans: La scelta del celibato è una dimensione della libertà (Osservatore Romano)
Presentato in Sala Stampa Vaticana il viaggio apostolico del Papa a Cipro, dal 4 al 6 giugno (Radio Vaticana)
Soddisfazione di mons. Diarmuid Martin, dopo la nomina dei visitatori apostolici per lo scandalo degli abusi nella Chiesa irlandese (R.V.)
Padre Lombardi: il viaggio del Papa a Cipro non cambia dopo l'assalto alla "flottiglia" turca. Il Santo Padre sarà protetto dall'Onu
Benedetto XVI a conclusione del mese mariano: la Vergine è l'esempio più limpido del cammino della Chiesa (Radio Vaticana)
Il giovane prete e teologo tedesco Hans Feichtinger (membro CDF) replica a chi contrappone Chiesa e Vaticano: "Perché abbiamo bisogno del Papa"
Mons. Fortino: il viaggio del Papa a Cipro si inserisce in una “atmosfera di positivo impegno” tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa
Padre Lombardi: C'è la "possibilità" che il Papa incontri dei rappresentanti della comunità musulmana di Cipro ma non vi è nulla di sicuro (Apcom)
Padre Lombardi: in Medio Oriente fatti preoccupanti ma il programma del viaggio del Papa a Cipro non cambia (Asca)
Padre Amorth: L’inferno per i pedofili? Va bene, ma adesso per favore attenti a non esagerare (Rodari)
VIAGGIO DEL PAPA A CIPRO: LE DIRETTE TELEVISIVE
Padre Umberto Barato: La Chiesa ortodossa cipriota ha approvato all’unanimità la visita del Papa
AP definisce il viaggio a Cipro "un campo minato" e conclude che sarà un banco di prova per verificare se il Papa ha trovato "il passo diplomatico"
Il Papa alla conclusione del mese mariano: la Chiesa per sua natura è missionaria (Sir)
Nove "visitatori apostolici", tra cui due suore. Al setaccio diocesi, seminari e istituti religiosi. Il Papa vuole "purificazione" (Bobbio)
Preghiera per il Santo Padre in occasione del viaggio apostolico a Cipro
Passo annunciato dalla Lettera del Papa
Quello di ieri un nuovo intervento nella linea della fermezza voluta dal Pontefice. Di cui la missiva del 19 marzo è segno incontrovertibile
Salvatore Mazza
DA ROMA
Prima gli incontri, ripetuti, coi vescovi irlandesi.
Poi la Lettera alla Chiesa d’Irlanda, densa e sofferta quanto chiara e dura, accompagnata dalle prime dimissioni di alcuni vescovi «colpevoli » di aver sottovalutato, o coperto, casi di abusi sessuali a danno di minori. E ieri l’annuncio della visita apostolica che, dal prossimo autunno, passerà al setaccio alcune diocesi e le istituzioni cattolica dell’isola, a completare quell’opera di «purificazione» così fortemente voluta e sollecitata.
Benedetto XVI continua dunque, come aveva promesso, a portare avanti la propria linea inflessibile rispetto a un problema che ha sconvolto la Chiesa d’Irlanda, e non solo quella. La nomina dei visitatori apostolici – scelti, come ha sottolineato padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, tra «personalità di altissimo livello » – è l’ultimo passo compiuto per completare quell’opera di bonifica ritenuta necessaria per evitare che quei «gravissimi delitti», come li aveva definiti lo stesso Papa nella sua lettera, possano ripetersi in futuro.
In questo senso, la Lettera del 19 marzo scorso ha segnato un vero e proprio punto di non ritorno, a suggellare da un lato il lavoro avviato dal Pontefice già dai tempi in cui era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e, dall’altro, a rappresentare un punto di riferimento preciso per tutti.
«Pentimento», «guarigione», «rinnovamento » sono, per Benedetto XVI, gli obiettivi imprescindibili, come egli stesso aveva spiegato due giorni prima della pubblicazione della Lettera ai fedeli in piazza San Pietro per l’udienza generale, definendo il testo un «segno della mia profonda preoccupazione preoccupazione» per affrontare «questa situazione dolorosa».
Prima di arrivare a questo, il Papa aveva voluto personalmente, e a più riprese, incontrare i presuli irlandesi: sia per analizzare i rapporti sugli abusi perpetrati in quelle diocesi, sia, soprattutto, per mettere molto bene in chiaro il punto forse più delicato: che, cioè, nessun tipo di tolleranza sarebbe stata applicata non solo, ovviamente, per i colpevoli diretti, ma anche per qualsivoglia condiscendenza o copertura fosse stata loro accordata in passato, da parte di chiunque, anche da vescovi, per qualsiasi ragione. A sancire che nessun «bene maggiore» o «prudenza» deve distogliere dalla solidarietà alle vittime.
Il risultato è stato una serie di dimissioni senza precedenti da parte di vescovi, che, a riprova di come la Lettera alla Chiesa d’Irlanda abbia un valore universale, non ha toccato solo quell’isola ma anche altre nazioni. L’ultima, ieri, la Nigeria.
© Copyright Avvenire, 1° giugno 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento