sabato 24 luglio 2010

Il Cardinale Hummes, Prefetto del Clero, ordina in Francia tre sacerdoti e otto diaconi della Communauté Saint-Martin

Clicca qui per leggere la notizia segnalataci dal nostro Vatykanista. Qui una traduzione.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccezionale comunità!
SdC

Anonimo ha detto...

Vorrei però correggere il Suo titolo cara Raffaella: la CSM non è semitradizionalista.

Loro accettano intergralmente il Concilio vaticano II e lo intrepretano nell'ottica dell'ermeneutica della continuità così cara al nostro pontefice attuale.

Per giunta, la messa è sempre e solo detta secondo la forma ordinaria, ma come avrebbe sempre dovuto essere detta.

SdC

massimo ha detto...

raffa ti segnalo:
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/07/24/da-boffo-alla-pedofilia-le-strane-giravolte-di-certi-cattolici-conservatori/

Raffaella ha detto...

Grazie ad entrambi :-)
R.

Vatykanista ha detto...

La mia ardita espressione "semitradizionalista" andava appunto letta nell'ottica della loro accettazione integrale del Concilio Vaticano II e sua intrepretazione nell'ottica dell'ermeneutica della continuità così cara al nostro pontefice attuale, nonchè della loro celebrazione del Novus Ordo Missae in una ottica di "riforma della riforma" (si badi che la Comunità ha origini genovesi sub Siri) .

Penso che non dissimile sia la Comunità san Giovanni, ben voluta per esempio da Caffarra, in questi anni.

sam ha detto...

Ho letto l'articolo segnalato da Massimo e raccolgo:
"Si consultino i blog, ad esempio quello detto “degli amici di papa Ratzinger” ove, come in tutte le piattaforme adottate dalla “democrazia della rete”, trova spazio anche l’esagitazione. Non è solo la costellazione conservatrice a farlo; vi è un’obiettiva convergenza con la mobilitazione “da sinistra” nella polemica nelle Chiese locali contro i vescovi, e a Roma contro alcuni ambienti di curia; gli uni e gli altri farebbero sorda “resistenza”, come dicono i giornali, all’azione papale riformatrice dei costumi.
Accanto alla sincera volontà di costituirsi come milizia accanto al pontefice, affiorano motivazioni che hanno radici in un’altra storia. Alle catene d’uomini che hanno governato le nostre Chiese dagli anni Settanta-Ottanta la costellazione “conservatrice” ha molto da rimproverare, fatte le dovute eccezioni: la scomparsa della dottrina (dogmatica e morale) nella pastorale, la banalizzazione della catechesi e della liturgia, le concessioni (anche solo di fatto) a tendenze democratizzanti nella chiesa, la presa di distanza da Roma sono certamente le imputazioni più condivise. E la difficoltà in cui molte Chiese locali si trovano oggi, in una dolorosa anamnesi alla ricerca del peccato gravissimo dei preti e dei suoi contesti facilitanti, rende vescovi e cleri particolarmente vulnerabili di fronte al severo consuntivo di errori e insufficienze che viene loro presentato, con riguardo ma senza tenerezze, da culture, come quelle “conservatrici”, tenute per decenni ai margini. Era da prevedere.
Comprendo la strategia: in nome del rigore del papa ottenere legittimi risultati anche su altri fronti, pastorali, liturgici, formativi. E preferisco, sotto ogni aspetto, la critica ai vescovi in nome di Benedetto XVI alla deprecazione antigerarchica e alla kermesse “dal basso”, come si era iniziato a fare. Ma il metodo e i consensi al metodo sono ancora una volta, come per la vicenda Boffo, sbagliati."

E' una bella cosa, Raffa cara, essere considerati e citati da fonti così autorevoli e intellettualmente qualificate.
E meno male che pare che De Marco ci consideri meglio di "Noi siamo Chiesa".
In fondo se certe istanze "conservatrici" sono state "tenute per decenni ai margini" nell'episcopato italiano, forse una qualche piccolissima e marginale responsabilità sarà anche delle Presidenze CEI, ma si sa che le assunzioni di responsabilità nella Chiesa spettano tutte al buon Santo Jospeh Ratzinger, mentre per gli altri si sprecano difese e avvocati d'ufficio.
Forse per questo il Card. Ratzinger, che di autorevoli difensori d'ufficio non ne ha mai avuti, ha sempre avuto tanti fans, fan club e blog di fan, già da Cardinale. Fans magari talora un po' esagitati, ma anche molto innamorati e, a quanto pare, con un discernimento spirituale mica male, visto che il Card.Ratzinger è diventato pure Papa! :-)
Suggerirei a Magister e De Marco di provare a fondare un "Il blog degli amici del Card.Ruini" o un "ruini.us". Tanto non è necessario pubblicare il contatore degli accessi....

Raffaella ha detto...

:-))
R.

gemma ha detto...

dal dizionario Sabatini Coletti:

esagitato [e-sa-gi-tà-to] agg., s.
• agg. In preda a forte agitazione: psicopatico e.
• s.m. (f. -ta) Persona scalmanata, turbolenta: un gruppo di esagitati

dì la verità lella, questa ancora ci mancava :)

sonny ha detto...

Felicissima di essere "esagitata"!

Raffaella ha detto...

Beh, psicopatica magari no, ma turbolenta forse si' :-))
R.