mercoledì 7 luglio 2010

Il garantismo e la prudenza dei media nei confronti del card. Danneels, ex primate del Belgio

Cari amici, fa davvero piacere constatare la prudenza con cui i media parlano dell'interrogatorio del card. Danneels durato oltre dieci ore.
Finalmente i media hanno capito che occorre fare attenzione prima di accusare una persona di avere coperto dei preti pedofili?
Ma quando mai!
Viene il sospetto che, come al solito, giornali e televisioni usino due pesi e due misure. Al progressista Danneels, che sognava di diventare Papa con il nome di Giovanni XXIV e che decise di non partecipare alla festa per l'elezione di Benedetto XVI, viene concesso (giustamente!) il beneficio del dubbio.
Stupisce il fatto che in questa occasione non si corra a rispolverare le definizioni di "conservatore" o "progressista".
Fa piacere questo "nuovo corso" dei media che pero' dovrebbe essere adottato SEMPRE e non solo nei confronti dei cardinali "simpatici" (a giornali e tv ovviamente).
Risale a sabato l'ultimo "godimento" dei giornali italiani, tutti impegnati a riportare l'articolo, smontato e smontabile, del NYT. Ma, si sa, Benedetto XVI non ha diritto ne' ad un anticipo di simpatia, ne' al beneficio del dubbio, ne', tantomeno, a doverose rettifiche
.
R.

11 commenti:

Arneb ha detto...

Forse il card. Daneels è "più simpatico", come dice Lei, ai giornalisti e a tanta gente perché testimone di Cristo Signore più credibile e coerente di quanto non siano conservatori e tanta gerarchia. Anche in questa situazione orrenda. Ce la si fa a prendere almeno in considerazione questa ipotesi?

Raffaella ha detto...

No, non ce la faccio!
Qui la differenza non e' tra conservatori o progressisti ma fra trasparenza e cultura clericale.
L'albero si riconosce dai frutti e la pianta lasciata in eredita' a Mons. Leonard e' in agonia.
R.

sonny ha detto...

Buongiorno carissima, sottoscrivo tutto dalla prima all'ultima riga. Ormai siamo abituati. A pensar male, tante volte.........

Fabio ha detto...

La situazione della fede in Belgio è veramente drammatica. La fede è ridotta al lumicino. Dove erano i Pastori del Belgio?
Il card. Daneels e i vescovi "progressisiti", hanno dimenticato il Vangelo con le sue esigenze morali e si sono aperti allo spirito del mondo dimenticandosi che il principe di questo mondo è Satana. Ora Satana li cucina a dovere!

Anonimo ha detto...

Che dire, Raffa, hai ragione.
Che bisogno hanno di attaccare altri quanto hanno sottomano il capro espiatorio per eccellenza a cui tutto addebitare tutto.
Per quanto riguarda Mons. Danneels è colui che ha portato il cattolicesimo belga alla decomposizione. Altro non vi è da dire.
Alessia

euge ha detto...

Concordo con il post di raffaella e di alessia.

euge ha detto...

Già...... visto che qualcuno la butta sulla solita storia di progressisti e conservatori, sembra di stare al parlamento io mi chiedo come avrebbero trattato i giornalisti se al posto del progressista Danneels ci fosse stato un tradizionalista? E comunque non è questo il problema.........! Danneels Papa perfetto? Ma non diciamo eresie!

Anonimo ha detto...

La gerarchia non è affatto conservatrice, se per conservatorismo non si intende clericalismo ma rispetto della millenaria Tradizione. Basta vedere quante opposizioni subisce il Papa in Curia e negli Episcopati ogni qual volta assume posizioni o decide nomine considerate "conservatrici" (vogliamo ricordare i casi Wagner, Mixa, Leonard, Pell, Anglicanorum Coetibus, Motu Proprio Summorum Pontificum ecc.?).
Questa resistenza liberal progressista al Pontefice è indubbiamente spalleggiata dalla quasi totalità dei media che non possono accettare che la trasparenza vada di pari passo con il recupero della Tradizione dottrinale e morale. Così si spiega come e perché cerchino di fare del Papa (che avevano sempre attaccato, da Cardinale, come un "duro" sulle questioni dottrinali e morali) il capro espiatorio delle colpe degli altri e perché si ostinino a sottolineare solo i veri e presunti riferimenti del Pontefice alla pedofilia e a cancellare del tutto quelli alle radici del problema, che più volte il Papa ha appunto indicato nel relativismo, nella deriva teologica liturgica e dottrinale, nella dimenticanza delle pratiche di preghiera e penitenza, nella secolarizzazione del clero. Vale a dire proprio in tutti i cavalli di battaglia del clero liberal progressista e dei vari vaticanisti e sedicenti teologi che professoreggiano sui media. Con qualche - purtroppo rara - eccezione.
Alberto

Miserere ha detto...

Il card. Danneels credibile e coerente? Con cosa? Con la distruzione della sua chiesa locale?

gemma ha detto...

il card Daneels, guida della Chiesa belga per un periodo non breve, dato il suo ruolo è anche lui "gerarchia". Ci saranno stati anche nel suo caso, sacerdoti sottoposti e fedeli che hanno subìto la sua linea senza condividerla del tutto, come accade solitamente con altre gerarchie non amate dai media. Ciò che vuol dire Raffaella in definitiva, è che stridono un pò i titoloni sparati contro la chiesa belga e il modo in cui viene quasi sussurrato il nome di chi per anni l'ha guidata. Colpa dell'ala conservatrice della gerarchia romana, testimone non coerente e credibile per definizione, anche stavolta?

Anonimo ha detto...

> Qui la differenza non e' tra conservatori
> o progressisti ma fra trasparenza
> e cultura clericale.

Raffa, grazie. Questa è una distinzione CA-PI-TA-LE.

JP