Clicca qui per leggere il commento segnalatoci dalla nostra Alessia.
Dispiace anche a me per l'articolista, ma sbaglia quando afferma che chi e' legato all'antica liturgia e' un inguaribile nostalgico. La maggiorparte di coloro che chiedono l'applicazione puntuale di un documento pontificio, il Summorum Pontificum, ha meno di 40-45 anni e quindi non aveva ancora visto la luce quando gli antichi Messali furono mandati in soffitta e le balaustre di marmo smantellate. Come spiegare, allora, che la maggiorparte dei giovani con vocazione diserta i seminari diocesani per trovare altrove la propria strada? La "chiesa" di Milano ci rifletta sopra...prima che sia tardi!
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18 commenti:
Ho postato quanto segue anche nel thread segnalato sul blog 'Messainlatino'.
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FORSE IL TITOLO DEL THREAD E' SBAGLIATO.
Se andate sul link troverete in basso scritto "copyrights 2003 - 2008" o qualcosa di simile.. Cioè forse prima del Motu Proprio SP. Se è cosi questo articolo non può, per ovvie ragioni cronologiche, essere contro il Motu Proprio Summorum Pontificum.
Ho controllato.
Risulta impossibile risalire alla data dell'editoriale.
Anche se fosse stato scritto prima del 2007, cambierebbe poco: l'editoriale rimane pur sempre sul portale della diocesi (non chiesa) di Milano.
R.
Secondo me potrebbe trattarsi della riproposta di un articolo comparso nel 2003 e nel 2008.
Alessia
OT.
Intervista dell'Augsburger Allgemeine a Mons. Zdarsa: "Ammiro in Benedetto la chiarezza teologica e la forza di portare avanti la sua missione senza preoccuparsi di compiacere il mondo. Conservatore per me non è una parolaccia."
http://www.augsburger-allgemeine.de/Home/Nachrichten/Bayern/Artikel,-Ansichten-eines-Bischofs-_arid,2191734_regid,2_puid,2_pageid,4289.html
Alberto
Raffa, sia come sia, se l'articolo è anteriore al 2007 è sbagliato parlare di propoganda anti-mp, il titolo diventa automaticamente tendenzioso. Boh, non capisco.
Alessia
Raffa, sia come sia, se l'articolo è anteriore al 2007 è sbagliato parlare di propoganda anti-mp, il titolo diventa automaticamente tendenzioso. Boh, non capisco.
Alessia
E' l'editoriale del numero di settembre 2005
http://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.index&oid=284865
Grazie, a questo punto cambio il titolo del post.
R.
Solo due note:
1- la formula "Chiesa di Milano", come è già stato notato, è eretica.
Si tratta della Chiesa "in" diocesi di Milano (o ambrosiana, se si preferisce)
2- l'affermazione che il latino sia una "lingua morta", oltre che falsa, dimostra proprio la fuga dal Pontificato Romano che è tipica di ogni movimento ereticale: "Ubi Petrus, ibi Ecclesia"
Brava, Raffa. Mi spiace non mi sono accorta delle date del copyright anche perché non ho letto l'articolo dal link, ma dal sito. Meno male che Anonimo è un occhio di lince e pure BL non scherza.
Alessia
Ls chiesa di Milano è eretica:
-no Pietro
-tolta la Madonnina
-non credenti fanno lezione e imperano
...
Speriamo che non sia un discepolo del card Martini il futuro arcivescovo!!!
Intanto i giovani negli oratori milanesi imparano il gioco del calcio, la socializzazione, tutte belle cose, giuste e dovute da un ente sociale.
Il catechismo, chi lo insegnerà?
Pochi giovani parteciperebbero? E allora? La Chiesa faccia la Chiesa, gli altri enti facciano la parte che loro compete!
Bhè, che sia precedente o successiva al MP, poco cambia...la sostanza è quella....e mi associo al coro dei tradizionalisti non nostalgici, mai preso parte ad una Messa V.O. eppure spero di poterlo fare presto...
...quanto alla "Chiesa" di Milano... bhè, preghiamo per il futuro "papa" (eh, visto che non è diocesi...;)
Sbaglierò, ma ho la speranza che nella "diocesi" di Milano i non credenti, gli eretici, gli scismatici, i liberi pensatori (per i quali esiste solo la libertà di pensarla come loro)....siano stati radunati nel cortile dei gentili, con "la creatura" del cardinal Martini.
Tolti loro, si spera che nella chiesa si predichi e si "parli" cattolico, romano, apostolico ....
Andiamovci piano a parlare di eresia!!! Altro è la giusta critica di insufficienze pastorali!
Per Antonio Caterinato: sono andato molto piano a parlare di eresia. In diverse altre occasioni ho messo in risalto più gli aspetti storico-sociali delle questioni che quelli squisitamente dottrinali.
Ho affermato che la FORMULA linguistica "Chiesa di Milano" è eretica.
P.S. Siamo tutti debitori a una sana anima ambrosiana, che oggi fiorisce ad esempio nelle pagine della rivista "Il Timone"
E' vero, la dizione Chiesa di Milano è meno perfetta di Chiesa Cattolica che è in Milano; ma peggio è il sito della CEI, che è intitolato Chiesa Cattolica Italiana. Esiste la Chiesa Cattolica a Napoli, a Venezia, a Palermo e anche a Milano, ecc., ma non esiste una Chiesa Italiana: essa è solo l'organizzazione pastorale delle Chiese Particolari, che si trovino in comunione con il Successore di Pietro, che ha la sua sede nella Chiesa che è a Roma.
Si tenga poi presente che Martini e Tettamanzi li ha proprio voluti Woitila.
Per la precisione, l'infelice espressione"Chiesa Cattolica Italiana" è meno grave, perché significa "Chiesa Cattolica a coloritura italiana (=di lingua italiana)". Ciò che è grave è il diretto aggancio territoriale, che afferma una frammentazione della Chiesa in "Chiese" - in altre parole, afferma che i fedeli farebbero riferimento al Papa solo tramite il loro Vescovo
Cara Raffaella, la questione è esattamente quella che dici tu. Lo sanno tutti cosa si pensa realmente a Milano e in tanti altri episcopati sulla messa tridentina. In Francia i seminari cosiddetti tradizionali sono gli unici pieni, salvo eccezioni. Non capisco perché ce l'hanno con questa bellissima messa. Non capisco tutti i distinguo degli altri commentatori, distinguo che purtroppo suonano un po' troppo clericali (detto proprio alla Peppone di guareschisna memoria) e un po' troppo ecclesiasticamente corretti.
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