Secondo Citati la coscienza del peccato, che colma il cuore di Benedetto XVI, può essere pericolosa (Repubblica). L'autore legga Messori!

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Come giustamente ha scritto qualche giorno fa Vittorio Messori, Benedetto XVI puo' essere addolorato e rattristato, ma non e' di certo angosciato.
Francamente mi pare bizzarro il commento di Citati. Che cosa si aspetta? Che il Papa faccia tutta una serie di capriole da una fontana all'altra di Piazza San Pietro? O che faccia montare un trapezio nel cortile interno di Castel Gandolfo? Potrebbe anche mettersi un naso finto ed un paio di occhiali lampeggianti per intrattenere il pubblico. Andrebbe bene per Citati? Il Cristianesimo e' gioia ed il primo a ricordarcelo e' proprio Benedetto XVI che, non a caso, ha dedicato la prima enciclica all'amore e la seconda alla speranza.
Smettiamola, quindi, con i luoghi comuni. E' il tempo della consapevolezza del peccato che e' anche (non solo!) dentro la Chiesa. Non e' piu' tempo delle parole trionfanti. Fare finta che tutto vada bene non solo non risolve i problemi ma li aggrava. Cerchiamo di sostenere il duro lavoro del Papa e di non rimproverarlo perche' parla del peccato. Ovviamente, se non lo facesse, lo si accuserebbe di vivere fuori dal mondo....mi pare chiaro! Sembra che in questo momento ci sia un generale godimento nei media nel parlare di Papa "affaticato", "rattristato", "angosciato", "solo". Niente di tutto cio'...basta guardarlo! Ma i media ascoltano davvero il Papa?
R.