giovedì 12 agosto 2010
Riflessione sul "caso" dei due vescovi irlandesi che prima si "dimettono" e poi cambiano idea e sull'ennesimo scivolone comunicativo della Santa Sede
Cari amici,
ho letto e riletto il post di Andrea Tornielli e mi pare che possiamo trarne alcune, preliminari, considerazioni.
Innanzitutto appare del tutto esclusa ogni responsabilita' del vescovo di Dublino, Mons. Martin, il quale non e' tenuto a spiegare una decisione della Santa Sede, tanto piu' che egli desiderava che i due vescovi ausiliari si dimettessero.
Spetta al Vaticano spiegare che cosa e' accaduto e perche' le dimissioni di Eamonn Walsh e Raymond Field non sono state accettate.
In una dichiarazione Padre Lombardi afferma che la Santa Sede rende pubblica la decisione di accettare le dimissioni di un vescovo, non di respingerle.
Ovvio, ma in questo caso occorreva un surplus di attenzione e un chiarimento esaustivo per non generare scandalo nei fedeli.
Forse nelle "sacre stanze" non si rendono conto della portata devastante che la notizia sta avendo soprattutto nel mondo anglosassone (Irlanda, Regno Unito ed Usa).
Consiglieri a chi di dovere di inserire le "parole magiche" su google e di verificare che cosa esce.
Da quanto scrive Tornielli sembra chiarissimo che i responsabili di tutta questa vicenda sono, in realta', i due vescovi irlandesi che, a dicembre, hanno presentato le dimissioni per poi mandare a Roma una sorta di memoria difensiva.
Non discuto sull'innocenza dei due, ma il metodo non mi piace per nulla.
Mandando al Vaticano una dichiarazione di innocenza essi hanno, di fatto, rinunciato a dimettersi o hanno ritirato le dimissioni (questo non lo sappiamo).
Non solo! I due vescovi si sono comportati in modo assolutamente scorretto perche' hanno addossato al Papa la responsabilita' di avere rifiutato le loro dimissioni.
Trapelata come e' trapelata la notizia, e' del tutto evidente che ora essi possono andare in giro a dire che sono ancora al loro posto per volonta' del Papa.
Se non sono emersi fatti che provino la colpevolezza dei due e se essi, di fatto e da tempo, non avevano piu' intenzione di dimettersi, il Papa non aveva altra scelta che lasciarli al loro posto.
C'e' pero' un particolare importantissimo che Tornielli sottolinea (copio ed incollo): "nella sua lettera al clero, l’arcivescovo Martin ha spiegato che gli incarichi dei due vescovi saranno rivisti e il loro ruolo ridimensionato: una notizia e una decisione - presa evidentemente dalla Santa Sede - alla quale non si è data sufficiente attenzione".
Il ridimensionamento e' stato quindi deciso dal Vaticano.
Questa e' una notizia importante che probabilmente da' il senso della decisione di mantenere i due al loro posto.
Cadute le dimissioni volontarie, in assenza di ogni elemento di colpevolezza, la Santa Sede ha preso l'unica decisione che poteva prendere: ridimensionare il ruolo dei due vescovi.
Sia chiaro: questo non e' un giudizio di colpevolezza. E' il metodo utilizzato dai due vescovi che non mi piace e che condanno.
Noto con profondo dispiacere che, ancora una volta (ancora ed ancora!) si e' usato il Papa per i propri scopi personali.
E' uno sport che va molto di moda nella Chiesa Cattolica e che consente a tanti prelati di scaricare ogni responsabilita' sul Santo Padre.
Questo giochetto, gia' visto centinaia di volta dal caso Williamson a quello Boffo, deve cessare.
Detto questo, mi auguro che la Segreteria di Stato si renda conto che e' il caso di dire due parole di spiegazione anche in vista del viaggio del Papa in Gran Bretagna.
Ho come l'impressione che si stia sottovalutando la difficolta' di quella trasferta.
Inoltre, come dicevo in un altro post, siamo di fronte ai soliti due problemi di comunicazione: sottovalutazione dell'impatto che certe notizie, se non spiegate, possono avere sui fedeli semplici e convinzione, puramente illusoria, che tutto si risolva da solo.
Mi pare ora di cambiare passo!
Si possono e si devono prendere decisioni controcorrente, soggette a critiche, anche feroci, non politicamente ne' mediaticamente o religiosamente corrette, ma si deve capire che esse vanno spiegate ai semplici.
Possibile che non si riesca ad afferrare questo concetto?
Possibile che ogni giorno siamo qui a ripetere le stesse cose?
Il clero, cosi' calato nel mondo quando si tratta di andare a cena con i politici e di mettere becco su tanti temi, sembra vivere sulla luna quando ci va di mezzo la credibilita' della Chiesa.
DRINNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN!! E' ora di darsi una svegliata.
Aspettiamo una delucidazione prima e non dopo...siamo gia' in ritardo di 24 ore.
R.
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25 commenti:
Cara Raffaella,
nel complesso apprezzo il tuo intervento. Ma, in tutta onestà, mi è parso piuttosto confuso (per me che non conosco i pensieri reconditi che sono passati per la tua mente al momento del tuo post) il periodo di due righe che comincia con "Ehnno! eccc." Può darsi che io non sia riuscito a comprendere (o ad afferrare) il senso di quel passaggio, ma sinceramente m'è parso poco chiaro, per cui ti chiederei gentilmente di "estenderlo ed eventualmente meglio specificarlo".
Quanto poi alle ragioni per cui i presuli irandesi, prima si siano dimessi (evidentemente invitati dalla Santa Sede e non per volontà propria, per motivi ritenuti conistenti), e poi si siano "autoprosciolti e ripristinati nei ruoli, con qualche diminuzione delle loro prerogative geografiche", senza voler vedere "il perverso recondito" in ogni avvenimento che riguardi la Chiesa, sono incline, purtroppo, a credere che "il vento sia cambiato". Passato l'attacco generalizzato e talvolta giustificato di molti media contro la Chiesa, il Vaticano deve aver pensato che era tempo di "chiudere" (chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto) con coloro che "avevano dormito fingendo di non sapere". La Chiesa perdona tutti, soprattutto i suoi esponenti, verso i quali talvolta usa "una morale più blanda (rispetto alle imputazioni ai comuni fedeli)" per sigmatizzare le carenze o devianze dei religiosi, specie se di alto rango.
Nihil novum sub sole!
Infatti faceva parte di una riflessione piu' lunga che pero' ho tagliato.
La frase non ha alcun senso messa cosi'...
Grazie per avermelo fatto notare.
Personalmente credo che nulla sia cambiato nell'atteggiamento del Papa che e' sempre stato coerente (fin dai tempi in cui era cardinale).
Purtroppo, pero', temo la "chiusura a riccio" clericale e la cosa non mi fa stare tranquilla.
Non c'e' cosa peggiore per la Chiesa di un atteggiamento da "doppia morale".
Il Papa lo sa. Il punto e': lo sanno anche gli altri?
R.
Anonimo,
sono d´accordo con te: sembra proprio che più si sale nella gerarchia ecclesiastica e meno valgano le regole.
Se questa è la politica del cambiamento nella lotta agli abusi (non solo sessuali) di preti sui minori, siamo messi bene.
Come al solito: parole, parole, parole.
Jacu
secondo l'helard irlandese il vaticano vive fuori dal mondo:
http://www.herald.ie/national-news/vatican-proves-its-out-of-touch-by-refusing-bishops-resignations-2294145.html
Articolo fra i piu' benevoli.
Ci sono, su altri giornali, insulti veri e propri al Papa ma, in fondo, a chi importa?
Se fosse stato preso di mira qualche cardinale si sarebbe mobilitato anche l'obelisco di Piazza San Pietro.
La pazienza di TUTTI ha un limite.
R.
Come ha detto giustamente Tornielli nel suo blog, un viatico straordinario per il prossimo viaggio in GB. Ormai il danno è fatto, eventuali interventi dalla Santa Sede ,sono ormai fuori tempo massimo. E' stato confezionato un assist straordinario per la stampa anglosassone e non si è ancora capito che dal punto di vista dell'informazione è meglio prevenire che curare. Allacciamoci le cinture di sicurezza boys and girls. Here we go again ( purtroppo....)
Gia', cara Sonny, a questo punto alzo bandiera bianca.
Tanto non vale la pena agitarsi.
Ieri siamo tornati a prima della lettera del Papa agli Irlandesi.
Oggi siamo arretrati ancora di piu'.
Domani chissa' che cosa accadra' nel silenzio totale di chi dovrebbe intervenire.
Rimediare? E' tardi.
R.
Perché l'arcivescovo Martin desiderava che i due ausiliari si dimettessero? Perché se non sono colpevoli di alcunché? Al contrario di te penso fosse suo dovere spiegare le motivazione del Papa, anche se non condivise. Sono molto contenta che la diocesi di Dublino sia stata inserita fra quelle di "visitare", se non ricordo male, mi pare che la decisione sia stata accolta da alcuni con una certo disappunto.
Alessia
qui addirittura danno a ratzinger la colpa di avere portato a roma il cardinale law:
http://www.irishcentral.com/story/news/periscope/pope-benedict-has-rewarded-irish-child-sex-abuse-coverup-100517029.html
Maxime, si riferisce a Giovanni Paolo II quel last pope (ultimo Papa).
Alessia
Cara Raffaella, non hai tutti i torti ad alzare bandiera bianca.
Sto valutando seriamente l'ipotesi di acquistare la collana completa ( li vorrei tutti e 80 SUBITO)dei Rosari di Maria, dei Santini e delle riproduzioni delle Madonnine.
O.T Ma avete notato che battage pubblicitario? Il mio edicolante di fiducia mi dice che vanno a ruba! Come mai?
Non c'è bisogno di acquistare alcunchè. Basta semplicemtente rivolgersi con fiducia a Maria Santissima tramite il rosario e non alzare alcuna bandiera bianca.
Alessia
vorrei fare brevi riflessioni,1)se la santa sede non accoglie dimissioni e i vescovi rimangono al loro posto ci sarà un motivo,probabilmente quei vescovi non sono colpevoli di ciò che la stampa indica e presume,il rapporto Murfy li ha trovati innocenti? bene allora si che parla la stampa anglosassone?forse ci si sta preparamdo per far fallire(col metro mediatico)il viaggio del papa in inghilterra?
2)il tempismo dell'arcivescovo Martin in poche righe non spiega nulla,mentre la lettera è ampia e parla di molto altro....Martin non poteva mettersi in contatto con il nunzio e spiegare bene la posizione della santa sede per quanto riguarda le dimissioni non acettate?
3)la diocesi di Dublino deve essere sottoposta a visita apostolica è un ispezione,e da questa dovranno discendere precisi cambiamenti e rilievi e da lì ricominciare un cammino su una strada nuova,bene forse anche i due ausiliari dovranno essere ancora oggetto di verifica...poi vedremo.la chiesa non dipende dai giornali nè tanto meno dall'opinione pubblica,deve fare precise verifiche e non nella stile di chi le tira la giacchetta.
4)credo che quelle dimissioni siano nello stile del"panico"esattamente lo stesso che ha preso i vescovi tedeschi...mi pare che il rapporto Murfy venga spesso citato ma superficialemnte facendo di tutto un fascio,credo che il rapporto abbia anche rilevato comportamenti virtuosi,ma nessuno ne parla...credo di poter dire che troppo il clero dipenda dal
"mondo"e una volta invischiati non ci si sà più difendere...
Cara Alessia, ovviamente stavo scherzando. Dio solo può sapere quanto prego Maria Santissima tramite il Rosario.
Martin ha infilato la notizia delle dismissioni respinte in una lettera pastorale su altre questioni, che, stranamente, è finita al giornale Irish Catholic lesto a fare lo scoop. E questo senza informare il portavoce ufficiale della conferenza episcopale irlandese che, preso alla sprovvista, aveva persino negato il fatto. Sono sempre i cattolici che per primi fanno le frittate senza curarsi delle conseguenze. Che, a leggere i media locali, sono proprio devastanti. Eufemia
http://www.independent.ie/opinion/analysis/latest-papal-diktat-spells-doom-for-peoples-church-2293557.html
Concordo!
Sono i cattolici i peggiori nemici di loro stessi.
C'e' chi non ha ancora capito che cammina su una fune.
R.
Guardate che "simpatica" maglietta hanno ideato quei "burloni" di protest the pope:
http://protectthepope.com/?p=571
http://www.cafepress.co.uk/protestthepope.459642830#
Alessia
Adesso l'Irlanda cattolica, che sta diventando più antiromana dei tedeschi, ha un capo Brady, azzoppato e silente, un altro, Martin, che smania per la rivincita e tutta l'opinione pubblica (almeno quella rumorosa) che si strappa le vesti per l'ennesimo scandalo. Senza minimanente curarsi che i due vescovi risultino innocenti, l'Irish Times, accusa Bertone (amico di Berlusconi) di manipolare quel rincretinito del Papa e imporre la propria antidemocrazia agli irlandesi da poco liberatisi, dopo il giogo inglese, anche da quello romano. Eufemia
Secondo questo articolo. un abusato all'età di 59 anni è morto per alcolismo. Ora il caso è triste ma mi sembra che. dopo tanti anni addossarne la colpa alla Chiesa e, di conseguenza, ai due vescovi, sia alquanto capzioso.
http://www.independent.ie/national-news/martin-didnt-tell-bishops-of-romes-resign-rebuff-2295591.html
Mi sa che tutta questa faccenda, abilmente manovrata dai media e da chi manovra i media, abbia mandato il cervello in cantina a un sacco di gente. Qui si cerca vendetta non giustizia, rivalsa per ambizioni deluse non il bene della Chiesa irlandese e dei fedeli.
Alessia
Anche i gesuiti americani danno man forte a Martin e ai poveri irlandesi e, finora, solo uno di loro, David Quinn, ha ricordato che i vescovi risultano innocenti. Eufemia
http://www.americamagazine.org/blog/entry.cfm?blog_id=2&entry_id=3176
http://www.independent.ie/opinion/analysis/case-against-bishops-lost-amid-the-hysteria-2295498.html
Da qualche notizia filtrata sui giornali sembra (dico sembra, con beneficio di verifica, sempre difficile da fare quando ci sono di mezzo i preti, che "tacciono come tombe")che i due presuli irlandesi non abbiano colpe dirette nelle faccende pedofile, ma abbiano "giocato molto al gioco (dei bambini) dei 4 cantoni", spostando cioè continuamente, da una parrochia all'altra, da una sede all'altra, preti chiacchierati per questioni di pedofilia.
Per la qual cosa prima si sono scusati pubblicamente ed hanno dato le dimissioni, salvo poi ripensarci forse sulla base della considerazione, non del tutto infondata, che il loro atteggiamento "di copertura omertosa" era ampiamente diffuso, conosciuto e praticato in larghi strati della Chiesa.
Ora, passata la "buriana mediatica contro la pedofilia della Chiesa", nel convincimento dei due presuli era forse giunto il momento di innestare la retromarcia.
Concordo con l'ultimo commento.
Spetta pero' alla Santa Sede spiegare quanto accaduto.
La sensazione altrimenti e' quella che non sia cambiato nulla.
R.
i giornali irlandesi e anglosassoni insistono ancora e ci sono vere e proprie offese al papa.
per me il last pope (ultimo papa) è ratzinger non il predecessore.
Usa la logica, Maxime, Benedetto è il Papa attuale, l'ultimo il predecessore. Il Papa regnante non viene definito l'ultimo. Certo che lo insultano, ma non facciamogli dire ciò che non dicono.
Alessia
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