domenica 5 settembre 2010
Anche sulla scuola il Papa vede più lucido (Marco Bertoncini)
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Anche sulla scuola il Papa vede più lucido
di Marco Bertoncini
Curiosamente, ieri è stato giorno di giovani e Chiesa. Si è letto su Avvenire un editoriale, firmato Davide Rondoni, dedicato alla scuola, alle iniziative di Maria Stella Gelmini, alla necessità di «non speculare sui ragazzi».
È stato poi diffuso il messaggio di Benedetto XVI per la prossima giornata mondiale della gioventù.
Come sovente càpita, i mezzi di comunicazione hanno attribuito ai «vescovi italiani» quel che è invece sostenuto in un articolo sul quotidiano della Cei. Sussiste differenza tra una posizione ufficiale dei vescovi e le tesi di un singolo, che pure scriva sul foglio dei vescovi. Non sarebbe però sbagliato se vescovi e loro collaboratori tenessero presente un dato di fatto: scuola e università, dopo la riforma Gentile (ed essa esclusa), sono sempre state fattrici di posti di lavoro, per dare sfogo alla disoccupazione intellettuale, poco pagando e non troppo pretendendo dagl'insegnanti. Oggi, al punto di dequalificazione cui si è giunti, l'unica soluzione ragionevole sarebbe sopprimere il valore legale del titolo di studio, per decomprimere la pressione studentesca sugli istituti superiori e recare nell'insegnamento un minimo di qualità. Invece, in questi giorni abbondano le polemiche gratuite contro la responsabile del dicastero, accusata di portare ordine e risparmio in un settore che tanto ne avrebbe bisogno. Peccato che Avvenire non l'abbia capito. Chi, invece, ha saputo agire su un piano schiettamente pastorale e spirituale è il pontefice. Le sue parole non sono leggibili come pronunciate da chi si vorrebbe che egli fosse (e con lui l'intera Chiesa): un agitatore sindacale o politico. Il problema «del posto di lavoro e con ciò l'avere un terreno sicuro sotto i piedi» è «grande e pressante», ma ad altro il apa invita i giovani a guardare. Fede, spirito, valori. Esattamente quel che la Chiesa dovrebbe sempre indicare e predicare.
© Copyright Italia Oggi, 4 settembre 2010 consultabile online anche qui.
Rondoni ha cosi' dichiarato:
SCUOLA: RONDONI, STRUMENTALIZZATO ANCHE IL MIO EDITORIALE
(AGI) - Roma, 3 set. - Davide Rondoni che ha firmato oggi un editoriale su 'Avvenire' sui mali della scuola, ha voluto precisare che "non era rivolto contro il Ministro Gelmini o contro qualcuno tra i tanti adulti impegnati nella scuola. Era piuttosto un invito rivolto a tutti, ai politici, come agli insegnanti, stabili o precari che siano, e anche ai sindacalisti a tenere bene a mente qual e' lo scopo della scuola: i nostri figli. Vedo che paradossalmente il mio invito a non strumentalizzare la scuola e' gia' stato strumentalizzato". (AGI) .
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