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Il "blog degli amici di Papa Ratzinger", già "Papa Ratzinger blog [3], vuole essere un omaggio al Santo Padre, Benedetto XVI. Si tratta di una iniziativa personale che non ha alcun riconoscimento ufficiale. Non è un prodotto editoriale. Qui è possibile consultare una nutrita rassegna stampa e scrivere commenti soggetti a moderazione. Il materiale contenuto in questo blog è a disposizione di chiunque. Esso non ha scopo di lucro. Buona navigazione
4 commenti:
“...di instaurare un’alleanza in Europa per difendere i valori tradizionali del cristianesimo, per ridare un’anima cristiana all’Europa”, contro il secolarismo e il relativismo."
Non mi piace la parola alleanza. Fa pensare a qualcosa di politico. La Chiesa di Cristo non è un'alleanza di schieramenti.
Berith, Diatheke, Testamentum, Alleanza: non vedo proprio cosa non vada nella parola "alleanza". E' un termine primario della cultura ebraico-cristiana. Basta intenderlo per quel che davvero significa: è il Dio che ha parlato sul Sinai e si è mostrato in Cristo che rende possibile qualsiasi alleanza tra coloro che sono suoi. La politica( che pure non è una parolaccia) non c'entra.
l'alleanza di cui parla il primate russo non ha niente a che vedere con l'Allennza sul Sinai, peraltro protata a compimento dalla Nuova ed Eterna Allenza in Cristo.
E' una collaborazione morale e politica che coinvolge la prassi in circostanze difficili e che esula totalmente dalla Dottrina, cioè dalla Verità, l'unica a fecondare e dar senso a qualunque prassi perché portatrice della Presenza del Signore: il che avviene in pienezza nella Chiesa cattolica, quella non inquinata da modernismi e luteranesimi o giudaizzazioni varie...
anch'io quando leggo le dichiarazioni di mosca, parlano sempre e solo di alleanze strategiche, la parola da usare è "comunione". L'alleanza sianitica, come quella messianica di solito si riferisce al rapporto tra Dio e gli uomini. Noi cristiani in quanto membra di un solo corpo dobbiamo essere in comunione, non in alleanza. Non a caso il patriarca di Costantinopoli(il cui potere ahimé é quasi irrilevante) parla sempre di comunione, quello di mosca, che detiene il vero primato politico, guai a calpestargli i piedi, col cavolo cerca una communione con Roma, che vorrebbe dire ridurre drasticamente la propria influenza. Col potere anche temporale che ha ripreso con Putin, sinceramente non la vedo molto interessata a un dialogo dottrinale. Non a caso a Ravenna, dove fu riconosciuto il primato petrino mancava proprio e solo il patriarcato di mosca.
Max
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