venerdì 12 novembre 2010

Mobilitazione per Asia Bibi, condannata per blasfemia. Aderiamo numerosi!

La tua firma per salvare Asia Bibi e il Pakistan (AsiaNews)

Riceviamo e doverosamente pubblichiamo:

CRISTIANI IN PAKISTAN

Mobilitazione per Asia Bibi, condannata per blasfemia

Da questa sera tutte le edizioni dei telegiornali di Tv2000 saranno contrassegnate da un logo con la foto di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte in Pakistan con l'accusa di blasfemia lo scorso 7 novembre.

Asia è stata arrestata nel giugno 2009, dopo una discussione con alcune "colleghe", lavoratrici agricole, in cui aveva difeso la sua religione. Le altre donne l'avevano spinta a rinunciare alla fede cristiana e abbracciare l’islam. Asia aveva risposto parlando di come Gesù fosse morto sulla croce per i peccati dell’umanità e aveva chiesto alle altre che cosa avesse fatto Maometto per loro. Queste avevano allora picchiato lei e le sue figlie e, spinte dall’imam locale e da un gruppo di uomini, l’avevano accusata di blasfemia. La polizia l’aveva presa in custodia, salvandola da una folla feroce. Dopo un anno e più di prigione è stata condannata a morte.

La sola speranza di Asia – la cui condanna è stata ieri duramente criticata anche dalla Conferenza episcopale indiana – è ora che l’opinione pubblica internazionale si mobiliti per il suo caso. La questione delle minoranze è rimbalzata anche sul tavolo dei rapporti tra Italia e Pakistan. Ieri il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, durante una visita di Stato a Islamabad, ha sollevato davanti al governo pachistano il problema della discriminazione dei cristiani, circa il 4% in questo Paese di 162 milioni di abitanti.

Il ministro delle minoranze, il cattolico Bhatti, dicono fonti della Farnesina, durante l’incontro con l’esponente italiano ha dichiarato che aprirà un’indagine sul processo di primo grado subito dalla donna prima che passi alla suprema corte per l’ultima istanza. Corte che, sostiene Bhatti, in Pakistan non ha mai confermato una condanna a morte per blasfemia. Nei colloqui bilaterali con il collega degli Esteri Mahmoud Kureshi, il responsabile della Farnesina ha dichiarato che «pur non conoscendo i dettagli della vicenda, l’Italia è in ogni caso contraria alla pena di morte ed è ugualmente contraria alla discriminazione delle minoranze religiose. Si parla di emendare la legge antiblasfemia – ha aggiunto Frattini – e noi chiediamo che vengano rispettati i cristiani. L’Italia crede profondamente nell’interculturalità, nel valore del pluralismo e nella salvaguardia della libertà religiosa. La presenza del primo cattolico della storia nel governo pachistano è già un passo avanti, ma ci vorrebbero quote per minoranze in ogni assemblea elettiva».

Il ministro degli Esteri pachistano Kureshi ha assicurato che Islamabad vigilerà affinché non vi siano abusi e la norma anti blasfemia non venga usata «in modo distorto», come strumento di discriminazione contro le minoranze religiose. «I cristiani in particolare – ha aggiunto il responsabile della politica estera pakistana – svolgono un ruolo molto attivo nel Paese soprattutto nel campo della sanità e dell’istruzione. E politicamente sono coinvolti nel governo: nella maggioranza con il Partito popolare, che ha vinto le elezioni, vi è l’Alleanza cristiana, alla quale appartiene lo stesso ministro Bhatti».

In vista del passaggio del caso all'Alta Corte di Islamabad, Tv2000 ritiene necessaria una grande mobilitazione in nome della libertà religiosa, con l'obiettivo di salvare la vita e restituire la libertà a questa donna così coraggiosa e di accendere i riflettori dell'opinione pubblica sulle persecuzioni di cui sono vittime in tutto il mondo tanti cristiani a causa della loro fede.

Chi volesse aderire alla campagna - informa una nota di Tv2000 - può scrivere un messaggio via sms al numero 331.2933554 o all'indirizzo di posta elettronica salviamoasiabibi@tv2000.it. L'auspicio è che la campagna si allarghi e che tanti si attivino, utilizzando ogni canale utile.

L'APPELLO DEL VESCOVO DI LAHORE

«Rivolgiamo un accorato appello al Santo Padre perché possa pregare, intercedere, spendere parole in favore di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte ingiustamente per blasfemia». È questo l'appello lanciato, attraverso l'agenzia vaticana Fides, da monsignor Bernard Shaw vescovo ausiliare di Lahore, la diocesi dove si è registrato il caso. «Chiediamo - aggiunge monsignor Shaw - che le venga garantito il perdono e sia liberata. Invitiamo la comunità internazionale ad alzare la voce, fare pressioni e operare a tutti i livelli per la salvezza della donna, che è un'innocente. Diciamo a tutte le madri pakistane: Asia è una mamma come voi, difendetela, non lasciate che i suoi figli diventino orfani».

http://www.avvenire.it/Chiesa/asia+bibi_201011121149460570000.htm

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi associo volentieri e con grande partecipazione alla mobilitazione per Asia Bibi, e prego intensamente affinché la mano di Dio fermi la condanna a morte.
Restiamo forti nella fede e grandi nell'amore.
Francesco De Lucchi.

sonny ha detto...

Io ci sono!

Areki ha detto...

Preghiamo per questa coraggiosa martire testimone della fede e preghiamo per tutti i cristiani perseguitati nel mondo.
d. Bernardo.

Piero ha detto...

Mi unisco anch'io

Anonimo ha detto...

Già fatto. E anche su facebook si sta facendo girare molto la notizia. Con la speranza che la libertà religiosa e di religione nel mondo non siano più soltanto un bel principio, ma la civile realtà per ogni uomo. Buona giornata a tutti. Maria Pia

massimo ha detto...

mi associo,ma sono molto scandalizzato dall'atteggiamento dei soliti soloni,ho controllato repubblica e corriere cartaceo,a meno che mi sbagli,vorrei che fosse così di questa ragazza e della vicenda non parlano,ma di Sakined han parlato e molto(giustamente ma a senso unico)abbiamo visto gigantografie,municipalità sdegnate,raccolta firme,fiaccolate,mozioni,interpellanze,presidenti e ministri fare appelli,intelettuali che si stracciavano le vesti,uomini di"cultura"pontificare,giornalisti famosi che scrivono fondi struggenti e ridondanti.ora silenzio.questa ragazza è cattolica?io sono un malizioso?
o qualcuno è più uguale e più politicamente corretto degli altri?....intelettualoni e soloni del patrio relativismo,battete un colpo!!!la vita è relativa alla religione all'appartenenza a un gruppo?a una minoranza?a una religione?.............

laura ha detto...

Mi unisco volentieri, Inviati e diffuci e mail ed sms.

Confido nel senso umanitario e nello spirito di civiltà del governo pakistano. ora più che mai è importante salvare la libertà religiosa

massimo ha detto...

ciao Raffa,tosatti è l'unico che si dà dafare per Asia.
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=1062&ID_sezione=&sezione=

Anonimo ha detto...

Se è vero che il martirio rende una grande testimonianza al martire,è altrettanto vergognoso e offensivo per la comunità che si permette di uccidere una figlia di Dio che egli sia chiamato Dio o Allah! Chiedo ai giudici di respettare anghe essi il Sogno di Dio che aveva già visto in Asia Bibi una mamma e una moglie. Signori e signore lasciate in pace e in vita questa donna!!!

Anonimo ha detto...

Mobilitiamoci tutti cristianamente ed offriamo la celebrazione eucaristica.

Mc_Phill ha detto...

L'ho saputo per caso , su televideo! Nei Tg di stamattina , nessun accenno ... è una vergogna!!
Se l'Islam vuole la libertà di religione deve anche garantirla agli altri! Incriminare Asia Bibi è una bestemmia contro Dio ... anche stare zitti .. lo è!