venerdì 12 marzo 2010

Secondo Ansaldo ci sarebbe un progetto "segreto" del Vaticano per abolire il celibato in 50 anni

Clicca qui per leggere il sorprendente articolo di Ansaldo.
Perche' sorprendente? Per due ragioni: nel commento sembra quasi che il celibato sia un dogma. Non e' cosi'! E' una norma canonica ma non un dogma di fede e, come tale, puo' anche essere abolito. In questo senso il card. Hummes non disse nulla di nuovo e, soprattutto, nulla di "ardito".
In secondo luogo Ansaldo parla di revisione di norme che avvicinerebbero la Chiesa al mondo protestante. Di bene in meglio! A parte il fatto che il celibato non e' l'unica differenza fra il Cattolicesimo ed il Protestantesimo, non mi pare che le chiese riformate siamo messe molto meglio di quella romana
.
R.

6 commenti:

mariateresa ha detto...

e' un curioso e affascinante amalgama di non notizie, interpretazioni che si vogliono passare per furbe e informate.
Questo non articolo mi ricorda una fuminante ed esilarante battuta di Fortebraccio sulla vecchia Unità (chi ha la mia età se lo ricorda): bussano alla porta e non entra nessuno: è l'onorevole Tanassi.

Raffaella ha detto...

ahahahahhaahhaahah
:-)

Anonimo ha detto...

beh, sono almeno 40 anni che è in atto il tentativo di protestantizzare la Chiesa.

Da "Paolo VI segreto" di Jean Guitton:
«C´è un grande turbamento in questo momento nel mondo e nella Chiesa e ciò che è in questione è la fede. Capita ora che mi ripeta la frase oscura di Gesù nel Vangelo di san Luca: ´Quando il Figlio dell´Uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?´É Ciò che mi colpisce quando considero il mondo cattolico, è che all´interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non-cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all´interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa».
Sul cosiddetto "dogma" Ansaldo scrive un sacco di assurdità, ma che ci sia nella Chiesa chi medita di abolirlo è fuor di dubbio. Uno è Schoenborn, per esempio.
Alessia

Maria R. ha detto...

Quoto quoto quoto. La cosa peggiore è però che spesso siamo noi stessi fedeli a farci ingabbiare da articoli come questi, quando basterebbe leggere il CCC e "scoprire" che non c'è alcun dogma del celibato! Per questo che poi risulta facile dare le notizie come fossero dei vei scoop scandalistici.

Mi pare che in questi giorni i giornalisti siano fondamentalmente a corto di argomenti, se tornano a sparare queste robe trite e ritrite.

quirinus ha detto...

Chiunque abbia letto qualcosa di ciò che i tutti i papi e i concili hanno ripetuto per 2000 anni sul celibato, e con forza crescente negli ultimi 100 anni, sa benissimo che non solo il celibato è di origine apostolica, ma che la Chiesa è venuta comprendendolo sempre più profondamente come "dono" (in senso teologico) di Cristo alla Chiesa e negli ultimi decenni non è passata praticamente settimana senza che i Papi abbiano ricordato che si tratta della conformazione del sacerdote a Cristo e che la Chiesa è fermamente intenzionata a promuovere e rendere ancoar più salda la connessione tra celibato e sacerdozio come primizia del Regno dei Cieli e luce sulla sessualità creata immagine delle processioni divine della SS: Trinità.

Che sia normato come una "disciplina" è tecnicamente vero, ma la Chiesa continua a ripetere che il celibato non nasce da ragioni puramente "pratiche", per cui cambiando le circostanze può cambiare la "disciplina" ( e comunque la legge canonica non è pura formalità umana: la Chiesa insegna che le norme canoniche sono inspirate da una legge che le trascende, e che rimanda a Dio).

Come hanno insegnato Paolo VI, Giovanni Paolo Magno e ora Benedetto XVI - più concili e sinodi vari - il celibato non può essere compreso in termini meramente "funzionali", non è una decisione puramente umana, ma ci porta dentro il mistero del "già e non ancora", e ancor più dentro il mistero di Cristo-sacerdote e del sacerdozio "in persona Christi capiti", che si è venuto manifestando alla Chiesa fin dalle origini e nel quale la Chiesa si è immersa coll'approfondirsi del rapporto tra Cristo e la sua Sposa.

Il clero sposato NON è MAI stato "normale" nella Chiesa, e il tipo di clero sposato come nell'est è rimasto solo perchè il clero di Costantinopoli al tempo del "sinodo Trullano" (in città, visto che in campagna era già sparito) cedette alle pressioni politiche che miravano a controllare i preti. I documenti abbondano. Leggere i fondamentali testi di P. Cochini e del Card. Stickler su questo.

E' impossibilie leggere cosa la Chiesa continua a dire sul celibato e non rendersi conto che non cambierà, semmai la disciplina sarà resa più severa. E difatti anche tra gli orientali cominciano a chiedersi se non sia il caso di cominciare a limitare ancor di pù la possibilità di preti sposati. Il celibato è una gemma preziosissima del sacerdozio Cattolico, e della Chiesa Romana in particolare, è stato sempre e solo rafforzato, mai indebolito. Continuerà ad essere così, come ha spiegato benissimo P. Touzè recentemente http://www.zenit.org/article-21634?l=italian

quirinus ha detto...

Ho dimenticato di dire che Ansaldo scrive su Repubblica, il che lo squalifica automaticamente, anche se ci scrivesse solo ricette per i maccheroni.

Ricordate:

1) se è scritto su Repubblica è completemente falso

2) se non è completamente falso lò è per la maggior parte e quel che c'è di vero è grossolanamente distorto per fini malvagi e/o per la crassa ignoranza dei laicisti che pensano di essere tanto superiori a noi poveri "bigotti".

3) nell'improbabilissima ipotesi che Repubblica pubblichi, eccezionalmente, qualcosa di assolutamente vero, sarebbe certamente a fin di male: per esempio se un loro editoriale proclamasse che che Gesù Cristo è Dio Figlio Incarnato, vorrebbe dire che

A) la Chiesa si è ingannata per 2000 anni, il che non torna, oppure, più probabilmente, che

B) quel miserabile breviario del miscredente si sta preparando a presentarci qualche impostore come il Messia che torna cercando di convincerci che è Gesù, perchè è impossibile che Repubblica dica qualcosa di vero a fin di bene.

4) chi legge Repubblica danneggia sé stesso e gli altri, digli di smettere!